PIOMBINO: IL «PESTE ROSSA» FA ROTTA VERSO GENOVA
E’ partito stamani, rotta Giglio Porto il rimorchiatore degli ormeggiatori del porto di Piombino “Phalesia” simpaticamente ribattezzato “Peste Rossa” con a bordo il segretario della federazione del Pd, Valerio Fabiani, il sindaco Massimo Giuliani, due operai della Lucchini, Valerio Pietrini e Carmelo Galimi, tre membri dell’equipaggio ed alcuni giornalisti che poi però sono scesi al Giglio.
Davanti ad un gruppo di militanti é iniziata poco dopo le nove la “missione” che la federazioni locale del PD ha organizzato sulla rotta che, dal Giglio a Genova, dovrà percorrere la Costa Concordia trainata da due rimorchiatori.
Scopo dell’iniziativa è documentare le possibili insidie che potrebbe incontrare il relitto neltrasferimento fino al porto ligure e quindi, di conseguenza, di rilanciare la candidatura del porto di Piombino per la demolizione della nave.
Il rimorchiatore viaggerà a due nodi l’ora circa(la stessa velocità della Concordia al traino).Il viaggio durerà cinque giorni e la “spedizione” sarà documentata sui social network all’indirizzo scelto dagli organizzatori #PESTEROSSAONBOARD .
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Leggiamo insieme il commento di Carmine Zappacosta, responsabile infrastrutture del Pd toscano, oggi in occasione della partenza del rimorchiatore con a bordo una delegazione del Pd della Valdicornia alla volta di Genova.
“Sosteniamo convintamente l’iniziativa del PD della Val di Cornia per tenere alta l’attenzione sulla vicenda dello smaltimento della Costa Concordia, che non può essere declinata solo secondo logiche di convenienza economica.
Chiediamo al governo che il primo elemento di valutazione sia una reale analisi che contenga i fattori di rischio ambientali e non solo. La Toscana non può solo pagare le conseguenze dell’incidente, dopo che con grande dignità ha sopportato per oltre due anni la presenza del relitto in uno dei luoghi più belli del proprio territorio e dopo aver gestito in maniera ineccepibile l’emergenza. E adesso si pone anche il problema del rischio ambientale. Questo elemento merita la massima attenzione e ai tecnici chiediamo di dirci fino in fondo quali sono i rischi del percorso verso la Liguria.
Per quanto riguarda Piombino, la regione Toscana e le istituzioni locali hanno avviato in tempi record i lavori di adeguamento del porto per accogliere il relitto che potrà così percorrere un tragitto ridotto rispetto a quello verso Genova. Siamo sicuri che il Governo non rimarrà sordo e porrà la massima attenzione sulla scelta più opportuna e più compatibile da un punto di vista ambientale.
Anche alla Costa chiediamo di ascoltare la voce della Toscana, come risarcimento morale per il danno fatto e per la capacità che in primis l’Isola del Giglio ha prodigato nell’accoglienza post emergenza”.
Giuseppe Trinchini
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ma se la Concordia è inquinante perché la vogliono a Piombino? stiamo diventano sempre più pattumiera d’Italia
Carmine Zappacosta, responsabile infrastrutture del Pd toscano, facendo riferimento alla sciagurata ipotesi di smaltire la Concordia a Piombino: “Anche alla Costa chiediamo di ascoltare la voce della Toscana, come risarcimento morale per il danno fatto”.
In pratica è come se a Chernobyl come risarcimento gli affidassero la gestione dello stoccaggio di rifiuti nucleari.