17 VOTI A FAVORE, DUE CONTRO: LA CONCORDIA SEMPRE PIU’ VERSO GENOVA

Il relitto della Concordia conteso dalle due città

Il relitto della Concordia conteso dalle due città

AGGIORNAMENTO: ARPAT ha partecipato alle riunioni istruttorie (tenutesi il 9 ed il 16 giugno) e quindi alla riunione decisoria del 25 giugno 2014 della Conferenza dei Servizi sul trasferimento del relitto della Costa Concordia alla destinazione finale per il suo smaltimento.

In tali sedi è stato evidenziato come ARPAT ha monitorato costantemente sia le operazioni di rimozione del combustibile sia le acque del Giglio e le altre matrici ambientali. Ha dato atto che le imprese che si sono susseguite ed hanno lavorato in tale ambito, lo hanno fatto in maniera responsabile. Ciò ha permesso di avere, grazie anche ai controlli pubblici dal gennaio 2012, una qualità delle acque sempre accettabile. Anche ARPAT quindi ha detto sì a Genova, ma valutando prima Piombino. Intervento integrale nel link sottostante.

anche Arpat dice sì a Genova… ma valutando prima Piombino – See more at: http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/concordia-arpat-dice-si-genova-valutando-prima-piombino/#sthash.YgQ36hKf.dpuf
anche Arpat dice sì a Genova… ma valutando prima Piombino – See more at: http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/concordia-arpat-dice-si-genova-valutando-prima-piombino/#sthash.YgQ36hKf.dpuf

http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2014/il-parere-espresso-da-arpat-sul-trasferimento-della-concordia

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La conferenza dei servizi decisoria convocata per valutare la proposta della Costa di portare il relitto della ‘Concordia’ nel porto di Genova non ha raggiunto come previsto l’unanimità. Toccherà quindi al governo lunedì prossimo, 25 giugno, decidere dove sarà trasferito e smaltito il relitto della Costa Concordia.  Hanno votato “no” la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto. I “sì” a favore di Genova sono stati 17, incluso il Comune dell’Isola del Giglio.

“Piombino non costituisce una valida alternativa” a Genova come destinazione finale della Concordia, “a causa dei ritardi sostanziali nelle operazioni di adeguamento del porto”. L’amministratore delegato di Costa Crociere, Michael Thamm, conferma che per la società non c’è alcuna possibilità che il relitto naufragato al Giglio possa esser trasferito nel porto toscano. “Confidiamo che il Consiglio dei ministri – dice Thamm – possa valutare positivamente la solidità del progetto presentato per la demolizione del relitto a Genova”.

La conferenza dei servizi decisoria, convocata per l’esame e l’approvazione del progetto per il trasferimento ed il successivo smaltimento della Concordia presso il porto di Genova proposto dalla Costa Crociere S.p.A., nonché per l’esame e il rilascio dei pareri, visti, concessioni e nulla-osta necessari, ha dunque approvato quel progetto.

“Mi appello affinché si capisca che lo ‘scontro’ istituzionale sulla questione Concordia non è una casualità, ma è il tentativo di far comprendere le ragioni di un territorio, quello toscano, e quelle dell’abbattimento di un serio rischio ambientale”. Lo ha detto il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, commentando l’esito della Conferenza dei servizi oggi a Roma sul trasferimento e lo smaltimento del relitto della Costa Concordia. “Mi aspetto che Stato e Governo – ha proseguito Giuliani – si assumano la responsabilità, non delegando ad altri, per ragioni economiche o di altro tipo, la decisione sulle sorti di una vicenda che è diventata un emblema negativo e che potrebbe trasformarsi in un ulteriore disastro. Per questo auspico che il Consiglio dei ministri prenda una decisione riesaminando tutte le concrete possibilità di smaltimento di quello che e’ diventato un rifiuto, e quindi anche la ‘soluzione Piombino’, dove si sta lavorando a ritmi forzati per rispettare una scadenza, quella di settembre, che per noi non è un miraggio, ma una certezza: a settembre il porto di Piombino è pronto per accogliere il relitto”.

Andrea Manciulli, deputato del Pd: “Non sottovalutare le implicazioni ambientali dell’eventuale trasporto del relitto della Costa Concordia a Genova; chiediamo al governo e alle autorità competenti di tenere conto del rischio che una scelta del genere comporterebbe per la tutela dell’ambiente marino. A questo proposito condividiamo pienamente l’appello del sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo”.
“Per la tutela dell’ambiente – prosegue Manciulli – ritengo che Piombino sia in assoluto la scelta piu’ sicura. Il ministero dell’Ambiente valuti il piano presentato da Costa Crociere applicando integralmente e con rigore il principio di precauzione rispetto ai rischi per l’ambiente marino. I timori in relazione a tali rischi, sottolineati anche dal presidente della Regione Enrico Rossi, sono oggettivi e non possono essere facilmente messi in secondo piano. Sono convinto che l’attenzione del governo sarà massima”.

Adesso sarà redatto un verbale, conforme alle risultanze della conferenza, che sarà consegnato al Consiglio dei Ministri che, entro sette giorni, anche nell’eventuale esercizio del proprio potere sostitutivo, assumerà le decisione formale definitiva.

Queste le date previste per la rimozione del relitto:   8 luglio fine della fase di allestimento dei cassoni,  12 e  13 luglio inizio dell’operazione di rigalleggiamento, 20 luglio attività di rimozione.

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Concordia, Rossi: “Ecco le ragioni del mio no a Genova”

FIRENZE – “Votando contro ho ottenuto che ora si vada al Consiglio dei ministri”. Di ritorno da Roma, dove si è svolta la conferenza dei servizi sulla rimozione della Costa Concordia, il presidente Enrico Rossi ha incontrato la stampa per spiegare le ragioni della sua opposizione. “Si è voluto escludere ogni valutazione comparata tra diversi progetti “, ha proseguito. “Da parte mia ho dichiarato la volontà di votare l’ipotesi Genova purché si accettasse una variabile minima, ossia che il giorno prima della partenza delle operazioni di rigalleggiamento si verifichi lo stato di avanzamento dei lavori al porto Piombino. La risposta a questa richiesta è stata che vale solo la proposta di Costa Crociere”.

“La mia posizione – ha aggiunto Rossi – non è mai cambiata dall’inizio di questa vicenda. Mi batterò fino in fondo per ragioni ambientali precise. La Concordia è un ammasso di ferro marcio dentro. Per due anni e mezzo è rimasta adagiata sulla costa del Giglio, contro gli equilibri ambientali e la fragilità dell’isola. Prima si è detto che sarebbe stata rimossa in sei mesi, poi è passato un altro anno e infine un altro ancora e il Giglio e la Toscana si sono dovuti sobbarcare questa situazione. Trasferire la Concordia a Genova è una sciocchezza ciclopica. Non si prende neppure in considerazione l’idea di valutare proposte diverse, assai ragionevoli come la nostra, che tiene conto del principio di precauzione, un principio al quale ci si ispira in tutta Europa anche in assenza di rischi. Si dice che la ‘finestra’ utile per trasportare la nave a Genova è ristretta al momento dell’alta pressione meteo, ma per portarla a Piombino, con un viaggio di un solo giorno, la ‘finestra’ sarebbe aperta tutto l’anno. Il governo deve riflettere sul tema della valutazione comparativa e sul principio di precauzione. Fossi il governo sentirei il rischio di una figuraccia mondiale”.

Rossi ha anche aggiunto che accetterà le decisioni del Governo che, ha detto, “sono rispettabili”.

“Se Piombino fosse pronta a settembre, come chiedo di verificare, non mi interessa chi dovrà fare i lavori, ma il tragitto non è questione privata. Si sono fatte riunioni numerosissime – ha detto il presidente riferendosi a quella di oggi – tutti quanti riuniti per dire sì a Costa Crociere. Mi sembra una rinuncia da parte dello Stato ad esercitare le sue prerogative su un bene comune”.

Il presidente Rossi ha anche affrontato il tema dei lavori al porto di Piombino: “Abbiamo fatto molto bene a investire su Piombino – ha detto tra l’altro – per realizzare l’escavo a venti metri e la banchina, opere che lo fanno diventare veramente competitivo. Questa scelta forse ha fatto risentire la portualità italiana. Noi siamo sulla strada giusta, che darà risultati indipendentemente dall’esito della vicenda della Costa Concordia. I lavori proseguiranno secondo cronoprogramma e poi l’Autorità portuale metterà a bando la realizzazione del bacino di carenaggio per la demolizione dei navigli europei e per il refitting delle navi da crociera. Oggi siamo l’unico porto Italia che ha le autorizzazioni per la rottamazione. Anche chi ha presentato una proposta per la siderurgia ha apprezzato questi investimenti e si è soffermato sulla valenza logistica del porto”, ha concluso il presidente riferendosi al recente incontro con Jindal South West.

Scritto da il 25.6.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “17 VOTI A FAVORE, DUE CONTRO: LA CONCORDIA SEMPRE PIU’ VERSO GENOVA”

  1. alessandro

    ma nessuno parla del fatto che con l’escavo dei fondali al porto stanno inquinando le acque della costa est e di follonica proprio nel pieno della stagione turistica? una cosa che in molti già sanno, ma che tutti tacciono. Un danno subito per una concordia che non verrà. E’ il caso di dire: il danno e la beffa.

  2. Platone

    Caro Presidente Rossi, lo sa che in Toscana ogni tanto si dice che uno ha perso l’occasione per stare zitto. Ecco, era meglio se tirava un sospirone piuttosto della bufala che abbiamo letto: l’unico porto che ha le autorizzazioni per la rottamazione!!!! Ma chi lo dice? Sarebbe in condizioni di fare i nomi delle Ditte? Sarebbe in condizioni di mostrarne ufficialmente le autorizzazioni? O crede che a Piombino basti l’ASIU? E magari qualche altra dittarella dei soliti compagnucci? E poi diamo pure il malaugurato caso che la Concordia arrivi a Piombino, cosa crede che si possa salire a bordo e cominciare a sbulonare? Si è oreoccupato di sapere se il tribunale ha dato il via libera o se la nave è sempre sotto sequestro? Un conto è spostarla, per problemi di sicurezza per il Giglio, e un conto è avere il permesso di salirvi a bordo. E se pure si potesse cominciare a sbulonare, secondo lei come si allontanerebbero quei rifiuti speciali con una processionaria di camion sulla monca 398? E, giusto per curiosità, in che modo, tanto per cominciare, si potrebbero smaltire 3500 materassi?
    Sa cosa le dico? Mandiamola a Napoli, lì sono capaci di asciugarli tutti e rivenderli a 10 euro!

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