PIOMBINO: TERMINATA LA MISSIONE «PESTE ROSSA»
E’ rientrato a Piombino mercoledi poco dopo le 17.30 (con un giorno di anticipo sulla tabella di marcia) il rimorchiatore Phalesia con a bordo il segretario di federazione Valerio Fabiani e il consigliere comunale Valerio Pietrini. Si è conclusa così l’operazione “#pesterossaonboard” organizzata dal Pd locale per dimostrare la pericolosità del viaggio che dovrà affrontare la Costa Concordia fino a Genova dove sarà demolità. Ad accogliere i due rappresentanti del Pd c’erano il sindaco Massimo Giuliani e il segretario cittadino Ettore Rosalba, insieme a un gruppo di militanti.
«Anche se i miei dati non hanno una base scientifica – inizia Fabiani – posso dire che con le condizioni meteo marine che abbiamo incontrato in questi giorni di navigazione, la Concordia si sarebbe dovuta fermare almeno tre volte, abbiamo testato tutti i richi che ci sono a portare la Concordia fino a Genova. Questi dal punto di vista ambientale sono enormi, in un tratto di mare che attraversa l’arcipelago toscano e il Santuario dei cetacei. Durante la traversata abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la precarietà e l’imprevedibilità delle condizioni meteo in questo tratto di mare – prosegue Fabiani – come ha dimostrato il forte vento di scirocco che al momento della partenza non era stato previsto. Nella scelta della destinazione mi auguro quindi che non ci si inchini agli interessi dei privati, ma si guardi piuttosto all’interesse generale, che in primo luogo è quello ambientale. Durante il viaggio verso Genova ci sono state almeno tre situazioni in cui la Concordia avrebbe dovuto essere messa a ridosso, e tra l’altro superata Capraia questo è impossibile».
«Questa è una battaglia della Toscana – conclude Fabiani – in cui chiediamo semplicemente al governo di non fare da notaio nei confronti di una decisione che è di Costa Crociere. L’errore è stato quello del Consiglio dei ministri che ha chiesto a Costa di presentare il progetto, meglio avrebbe fatto il governo ad assumere la titolarità di tutta l’operazione».
Ieri infatti un mezzo verdetto c’è stato, anche se non all’unanimità: Genova con 17 voti a favore e due contrari (Regione e provincia di Grosseto). Ora lunedì 30 sarà il Consiglio dei ministri a mettere la parola fine e a indicare definitivamente il porto di destinazione della Concordia.
Giuseppe Trinchini