GIGLIO: DESTINAZIONE GENOVA PER LA COSTA CONCORDIA
Giglio – Destinazione Genova per la Costa Concordia. La nave sarà trasferita nel porto del capoluogo ligure. Il Consiglio dei Ministri ha assunto la decisione formale definitiva confermando conferenza dei servizi decisoria, che era stata convocata lo scorso 25 giugno, per l’esame e l’approvazione del progetto per il trasferimento ed il successivo smaltimento della Concordia presso il porto di Genova proposto dalla Costa Crociere S.p.A., nonché per l’esame e il rilascio dei pareri, visti, concessioni e nulla-osta necessari. Ricordiamo che in quella occasione votarono “no” la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto. I “sì” a favore di Genova sono stati 17, incluso il Comune dell’Isola del Giglio e l’Arpat.
“Comprendiamo coloro i quali speravano in altri porti”, ma la ‘Concordia’ non sara’ smantellata nel porto di Piombino – come ha fortemente richiesto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – ne’ in altri porti: andra’ a Genova. Matteo Renzi, presidente del Consiglio dei ministri, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, taglia definitivamente le ali all’ipotesi che il relitto venga smaltito in Toscana. C’e’ stato un acceso derby fra porti per ottenere la commessa, con l’attivismo di Rossi in primo piano, ma “credo che la discussione politica che c’e’ stata nelle ultime ore non puo’ mascherare o cancellare quello che e’ accaduto- avverte Renzi- e cioe’ che nei tempi previsti questa nave verra’ smaltita in Italia”. “Ovviamente”, conclude Renzi, “comprendiamo coloro i quali speravano in altri porti, ma la soluzione sulla quale i privati hanno convenuto, e che noi ben volentieri abbiamo semplicemente autorizzato, e’ quella che permettera’ di intervenire nel porto di Genova”.
“Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri del progetto di smaltimento della Concordia in un porto italiano come Genova viene premiata la linea del governo per la quale mi sonobattuto sin dall’inizio. Serviva uno scatto di orgoglio da parte del nostro Paese di fronte a un dramma che ha creato enormi danni all’Italia e oggi abbiamo creato, rispettando i tempi previsti, le condizioni per trasformare una tragedia in opportunità di rilancio”.
Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Ora – conclude Galletti – vigileremo perché tutte le prescrizioni ambientali vengano pienamente rispettate e perché si possa concludere questa vicenda senza alcun rischio ambientale”.
Grande delusione a Piombino. “Questo non e’ un Paese normale”, lo ha detto Mirko Lami delle Rsu Fiom Lucchini dopo aver appreso la decisione del Consiglio dei ministri di smantellare la Costa Concordia a Genova invece che a Piombino (Livorno). “Una scelta in cui non prevale la logica – ha aggiunto Lami – perche’ se ci fosse stata logica un relitto in quelle condizioni non si rischia di portarlo in un porto lontano, ma nel porto piu’ vicino”. Lo stesso Lami sulla sua bacheca di Facebook aveva postato ironicamente un ringraziamento a Renzi per quanto deciso: “Grazie a Renzi la Concordia a Genova”, aveva scritto.
Che questo non sia un paese normale ci vuole poco a capirlo basta guardare a Piombino la classe dirigente che governa a cominciare da Lami un sindacalista urlatore che non riesce a mettere i fila due parole senza fare una berciata da ignorante patentato.
Poi ci sono i politici come l’ex Anselmi, uomo del deserto, infatti non solo ha desertificato l’economia della città ma ha corso dietro tra le roventi sabbie anche a qualche tuareg nella speranza di ricevere regali in oro e argento. Un ghiozzo pari solo al governatore Rossi l’uomo che non l’indovina mai una.
Ora abbiamo Giuliani, l’innovazione che non si ferma. Bisognerebbe che qualcuno magari il Fabiani spiegasse a questo re dei bagnini (governa anche la cooperativa di soccorso in mare grazie alla presidenza della moglie) che qui non si tratta di sparare slogan senza senso ma di occuparsi della città e di farlo differentemente da come è stato gestito il bilancio del comune negli ultimi 10 anni perché altrimenti si fallisce del tutto ( sentire i revisori dei conti ).
A questi si aggiunge la Velo la cosiddetta quota rosa che poveraccia è proprio incompatibile con la politica.
Poi ci sono l’invisibile Manciulli che mai nulla ha fatto per la sua città ma molto si è prodigato per se stesso e la sua famiglia, e per finire Tortolini un “furbastro” di famiglia.
E Piombino non deve chiudere ?
concordo in pieno su tutto lino, ma in primis per quanto riguarda l’urlatore da strapazzo e le sue indegne figure televisive, però dico anche che qualcosa di “normale” lo abbiamo: cioè un quotidiano, questo, dove poterle scrivere certe cose a piombino su piombino
E ora ci aspettiamo tutti le dimissioni di Rossi!!!!!!!!!!!!!!!!
Pronti con il tappeto rosso?
In realtà dietro a questa faccenda della Concordia, da parte del PD, c’era e c’è soltanto la strumentalizzazione per mantenere e stabilizzare la propria rete di potere con la quale questo partito politico si identifica. Voglio dire che tutto il casino che hanno fatto per portare la Concordia a Piombino è stato solo strumentale a mantenere le loro strutture di potere che, ovviamente hanno bisogno del consenso del popolo bue, (il cui unico compito è quello di mettere il voto sul loro simbolo quando va alle urne). Illudere per creare consenso è il loro unico scopo. Il risultato è tenere in piedi la struttura di potere con tutti i bei posticini dove i burocrati di partito possono fare i loro interessi. Poi dell’ecologia, della salvaguardia del territorio, del mare, dei cetacei, della natura e simili (per loro) cazzate non gliene frega un bel niente. Ma purtroppo la gente ci crede…