M5S: L’ASA DEVE A PIOMBINO OLTRE 3 MILIONI DI EURO
Secondo il Movimento 5 stelle di Piombino (e come avevamo già anticipato qualche tempo fa) risultano crediti non riscossi dall’amministrazione di Piombino per oltre 3 milioni di euro verso ASA, inerenti i canoni dovuti per la gestione degli impianti. Inoltre i consiglieri comunali hanno accertato che nessuna fattura di riscossione è stata emessa dal Comune, nonostante la delibera 10 del 10 giugno 2010 che fissava per il 30 Giugno 2011 il termine per la riscossione dei crediti. Non esistono reversali autorizzate (ovvero nullaosta formale a emettere fatture nei confronti di ASA) né, tantomeno, fatture o ratealizzazioni.
«Insomma – commentano i pentastellati piombinesi dopo lo studio del bilancio e delle mobilità di cassa comunali – ASA deve al Comune di Piombino oltre 3 milioni di euro ma né l’ex Assessore al Bilancio di Massimo Giuliani (attuale Sindaco) né nessun altro ha mai emesso fattura nei confronti di ASA per la riscossione di tali crediti. Perché? Stiamo adesso analizzando la situazione debitoria del Comune per verificare le situazioni di passività e proporre eventuali compensazioni attivo/passivo».
Dopo l’accordo già raggiunto per il “piano di rientro” che permetterá al comune di Suvereto di iniziare la riscossione del credito che vanta verso ASA (la societá che si occupa della distribuzione idrica nella nostra zona), il M5S in Val di Cornia vuole vederci davvero chiaro per consentire di mettere a bilancio subito delle somme di denaro che, in periodo di crisi, non rappresentano cosa di poco conto. Da questa semplice azione politica nasce la sinergia sovracomunale tra i consiglieri portavoce M5S di Piombino e Campiglia Marittima.
«Inoltre – ricorda il M5S – abbiamo visto come, nella gestione dell’acqua e del sistema tariffario, siano ancora presenti ONERI FINANZIARI aboliti col referendum 2011 sull’acqua pubblica. Abbiamo visto come le cifre richieste in bolletta, alla voce relativa alla depurazione, siano state imputate anche per le utenze servite da depuratori (tali cifre vengono rimborsate, attualmente, solo su richiesta degli interessati, mentre, essendo un palese arbitrio, tale operazione dovrebbe essere effettuata analiticamente in automatico, con scuse e interessi maturati). Tali azioni sono state possibili anche con l’avallo dei rappresentanti del nostro Comune in sede di Ato5 e di AIT. Ci attiveremo quindi per rimuovere tali azioni e per ottenere il recupero degli eventuali crediti che il comune vanta nei confronti di Asa. L’acqua é un bene comune. Tuteliamolo insieme».