OPPOSIZIONI A PIOMBINO: «IL PD DECADUTO NEI CONSIGLI DI QUARTIERE»
PIOMBINO (LI) – Le opposizioni alla giunta Giuliani sono all’attacco per le inadempienze del Partito Democratico, che governa il capoluogo della Val di Cornia, in quanto non avrebbe indicato nei termini previsti i consiglieri di quartiere secondo quanto prescrive il relativo regolamento comunale.
«Il 20 luglio 14 scadeva il termine per la nomina dei consiglieri di quartiere da parte delle forze politiche presenti in consiglio comunale» affermano in una nota congiunta Daniele Pasquinelli (M5S), Francesco Ferrari (FI), Fabrizio Callaioli (PRC) e Marina Riccucci (Un’altra Piombino). «Il PD è stato l’unico partito a non indicare i nominativi nel termine suddetto, depositando la propria lista con ben 19 giorni di ritardo, incorrendo pertanto nella decadenza prevista dal regolamento comunale (art.12). Il regolamento prevede che il numero di consiglieri originariamente assegnati al partito decaduto debba essere ridistribuito fra le altre forze politiche. Di conseguenza, nella mattina del 28 agosto u.s. i capigruppo di Movimento 5 Stelle, Ferrari Sindaco-Forza Italia, Rifondazione Comunista e Un’Altra Piombino hanno richiesto all’ufficio competente di poter surrogarsi al PD, come del resto prevede espressamente il regolamento, e nominare così altri consiglieri di quartiere al posto di quelli che avrebbero dovuto essere espressione del Partito Democratico, in modo da consentire finalmente l’insediamento dei consigli di quartiere, i quali, a norma di regolamento, avrebbero dovuto insediarsi entro 60 giorni dalla nomina del sindaco. Non possiamo mancare di sottolineare» conclude la nota congiunta dei partiti di opposizione «la grave negligenza del maggior partito di governo della città, che in un momento così difficile provoca gravi ritardi nell’azione delle istituzioni».
In effetti, l’articolo 12 quinto comma del Regolamento comunale per il funzionamento dei quartieri cittadini (consultabile qui), recita: «Nel caso una o più formazioni politiche non ritengano di presentare le proprie indicazioni o comunque non rispettino i tempi previsti, si procede all’assegnazione dei seggi vacanti tra le altre formazioni politiche sempre rispettando il quoziente elettorale». Una bella grana regolamentare ma anche politica nelle acque turbolente del Partito Democratico piombinese che si trova, in questa legislatura, un’opposizione coesa nel chiedere il rispetto puntuale dei regolamenti e dei propri diritti.
(A.P.)