TEMPO D’ESTATE: IL POSTO DEI “FURBI” SULLE SPIAGGE
Al di là e al di qua del canale di Piombino gli esempi di maleducazione balneare si sprecano: che una spiaggia sia rocciosa oppure sabbiosa, l’essere umano trova sempre il modo di insediarvisi irregolarmente a tempo indeterminato.
Ammettiamo che, sul litorale roccioso elbano di Chiessi, per fissare gli ombrelloni siano stati scavati dei buchi appositi; ammettiamo che due giovani arrivino con il loro ombrellone sulla spiaggia prima di tutti gli altri bagnanti e che, a spiaggia deserta, non trovino posto per piantare il proprio ombrellone perché tutti i buchi sono occupati da altri ombrelloni, di persone che arriveranno con calma nel corso della giornata, oppure che non arriveranno affatto, ma che intanto si sono garantite un posto su suolo libero ieri, oggi e domani.
Ammettiamo poi che la spiaggia sabbiosa della Principessa, nel primo pomeriggio di un qualsiasi giorno festivo, sia piena per metà di bagnanti e per metà di posti “prenotati” dalla presenza di un ombrellone e di sedie da mare; ammettiamo che due giovani appena giunti in spiaggia decidano di posizionarsi vicino a un ombrellone fantasma e non a persone fisicamente presenti e che quattro ore dopo arrivi la proprietaria del suddetto ombrellone a rivendicare lo spazio intorno al totem da lei lasciato, ripetendo «Sono qui da stamani» e sentendosi controbattere «No, il suo ombrellone è qui da stamani, lei è arrivata alle 18.00».
Contro la furberia dei bagnanti, molte piscine vietano di lasciare oggetti a bordo vasca in assenza dei proprietari e alcune danno al bagnino l’autorità di liberare sdraio “occupate”, dato che il divieto scritto nero su bianco è impotente. In spiaggia invece, ammettendo quanto sopra, non possiamo che affidarci al buon senso e all’educazione, due virtù che oggi come mai scarseggiano.
In questa eta’ moderna e ‘ ben difficile trovare persone educate. Sono veramente una rarita’.