SAN VINCENZO: COSIMI “CONDANNATO” MA “COMPRENSIBILE”
San Vincenzo (LI) – Riportiamo due interventi, della lista “Assemblea Sanvincenzina” e degli indipendentisti toscani sulla vicenda delle offese del consigliere comunale Luca Cosimi.
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ASSEMBLEA SANVINCENZINA: CONDANNIAMO SENZA RISERVE COSIMI
SAN VINCENZO (LI) – Assemblea Sanvincenzina si schiera contro le esternazioni del consigliere Cosimi (SiAmo San Vincenzo): «Riteniamo un fatto importante che anche il primo cittadino e il segretario del PD condannino le esternazioni del capogruppo di SSV. Per questo abbiamo voluto portare in Consiglio Comunale un ordine del giorno che richiama le istituzioni ai valori antirazzisti, egualitari e umanitari presenti nella nostra Costituzione. Derive come quelle a cui abbiamo assistito e l’attuale dibattito esploso sui social purtroppo lo conferma, sono pericolose e non vanno sottovalutate quando giungono da rappresentanti di tutti i cittadini.
Sappiamo bene come sia impossibile sfiduciare un Consigliere, cosa che non abbiamo mai chiesto nei nostri documenti e che ci stupisce sia stata recepita, non si sa bene come, dal nostro sindaco. Speriamo che in Luca Cosimi maturino riflessioni tali da portare alle scuse nei confronti dei napoletani, accusati di dover imparare a comportarsi da italiani, e della comunità islamica, definita – tramite immagini, commenti e “mi piace” – come cancro dell’umanità da eliminare con il lanciafiamme. La pericolosità della situazione è testimoniata anche dalla sollecitudine con la quale ambienti neofascisti stanno prendendo le difese di queste posizioni tentando di confondere legalità e razzismo.
In questi giorni, infatti, sui social leggiamo interventi del capogruppo di SSV che difende la sua posizione proclamandosi difensore della legalità denunciando gli “abusivi” e l’illegalità; vogliamo spiegare al Dott. Cosimi che nessuno di AS lo ha mai chiamato in causa sul tema dell’abusivismo e della legalità, tema sul quale sarebbe bene non strumentalizzare solo alcuni aspetti e approfondire meglio prima di fare certe dichiarazioni, ma abbiamo chiesto al Consiglio Comunale di prendere una posizione netta su alcune frasi e affermazioni inaccettabili espresse da un suo componente.
Come gruppo consiliare ci teniamo a rassicurare i cittadini che, oltre a schierarci su questa delicata e importante situazione, il nostro lavoro di opposizione non si è fermato: abbiamo presentato tra mozioni, interrogazioni e ordini del giorno già 8 documenti che verranno discussi in Consiglio e a breve fisseremo alcune serate a tema e incontri informativi».
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GLI INDIPENDENTISTI TOSCANI: I COMMENTI DI COSIMI «NON GIUSTIFICABILI MA COMPRENSIBILI»
FIRENZE – Toscana Stato, movimento indipendentista toscano, desidera esprime la sua opinione sul “caso Cosimi” con un comunicato molto duro: «Esprimiamo la più completa solidarietà nei confronti di Luca Cosimi, consigliere comunale di S.Vincenzo, che è vittima in questi giorni di un linciaggio mediatico e politico in seguito ad alcune sue dichiarazioni, più che altro sfoghi, sul social network.
Questo “linciaggio” avviene dopo le polemiche sull’elezione di Miss Livorno in cui una certa parte di stampa ha strumentalizzato alcuni (pochi) commenti fuori dalle righe, ma che hanno comportato la diffamazione e la calunnia di una intera città definita ingiustamente
come “razzista”. Si sono anche strumentalizzate le Leggi Livornine, facendo un parallelo fra l’immigrazione del XVI secolo (che attirò intellettuali e ricchi mercanti) con l’immigrazione odierna, che attira invece, spesso e volentieri, gente che vuole vivere alle spalle di altri.
La sinistra, come la definiscono gli ingenui, o meglio l’apparato economico coacervo di interessi personali e di cordata che governa la nostra zona , sta organizzando queste campagne mediatiche, evidentemente perché si sta intuendo che qualcosa nel nostro
territorio, nel profondo della società toscana, sta cambiando e si teme che questo cambiamento possa essere usato come vulnus per mettere in crisi la propria posizione di privilegio. Ormai è evidente presso tutti coloro che hanno a cuore la propria identità toscana o comunque europea, che qualcosa di grave sta accadendo. (…)
Il sistema politico italiano, di cui l’affaristica “sinistra” italiana fa parte (come dopotutto anche la destra) , soggiace inattivo ai mutamenti internazionali, ed è incapace di capire, per gretto interesse e per incapacità che non è razzismo ma difesa del proprio territorio e della propria società chiedere una rivisitazione in senso restrittivo delle politiche di immigrazione, soprattutto in ordine ai cosiddetti “rifugiati” , non solo clandestini. E quando arrivano, per caso, commenti esasperati, non giustificabili ma comprensibili, come quello di Luca Cosimi, perché molti sono esasperati, parte il consueto attacco denigratorio in stile fascista gridando al razzismo, e verso tutti coloro che manifestano perplessità in ordine ai sommovimenti internazionali a cui il nostro Governo è incapace o indolente a dare risposta.
Siamo esasperati perché vediamo tutti i giorni teste mozzate di cristiani in medio oriente, criminalità nelle nostre città dove prima non c’era (o quasi), povertà in seguito all’immigrazione, disprezzo della nostra identità e della nostra cultura, intercettazione del Welfare da parte degli immigrati a scapito dei nostri ultimi, “rifugiati” che beffardamente vivono in alberghi a tre, a volte anche quattro, stelle con 40 euro giornalieri dati in mano dai servizi sociali: diciamocelo sinceramente da quando ci sono gli immigrati, viviamo peggio , la qualità della vita è peggiorata. (…)
Alla luce di ciò – conclude la nota di “Toscana Stato” – manifestiamo la solidarietà a Luca Cosimi che è diventato il bersaglio dell’ennesima campagna mediatica di soppressione scientifica del dissenso: è un dovere civico e di democrazia difenderlo e non lasciarlo solo. L’intento di certi torbidi potentati è quello di neutralizzare e soffocare sul nascere ogni tentativo di opposizione, anche se questa parte da un consigliere comunale di provincia, rispolverando il vecchio refrain colpisci uno per educarne cento e, a tutto questo ci dobbiamo opporre».
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