ROMANELLI: «I SOLDI NEGATI A SAT SONO UN BENE PER LA TOSCANA»
Il Consigliere regionale di Sel Mauro Romanelli commenta le recenti novità sulla nuova bocciatura della Tirrenica e auspica accordi più convenienti per la collettività. «Penso che con un po’ di innovazione si potrebbero pensare ad accordi migliori, più convenienti per la collettività.» Non ha peli sulla lingua il consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli, 42 anni, fiorentino, da sempre vicino ai temi ambientali e della sostenibilità economica, parlando del mancato finanziamento dell’autostrada tirrenica da parte del Governo Renzi.
Consigliere Romanelli, la realizzazione del prolungamento dell’A12 da Vada a Civitavecchia non è contenuta nel decreto “Sblocca Italia” e non verranno quindi versati gli oltre 270 milioni di euro alla Società Autostrada Tirrenica (SAT). Lei pensa che questo sia un bene per la viabilità della Toscana?
Potrebbe essere in effetti un bene se finalmente questo convincesse i decisori politici a procedere nella direzione di quanto previsto fin dai tempi del Governo Amato, oltre venti anni fa, e richiesto dalla provincia di Grosseto e dai Sindaci del territorio, ovvero la risistemazione dell’Aurelia. E’ incredibile e vergognoso che una simile infrastruttura non sia ancora in sicurezza, con quegli incroci a raso pericolosissimi, e che invece di procedere a risistemarla, si dia priorità ad un’autostrada che di fatto è un suo doppione. Pensate che nell’ultima Finanziaria del Governo Letta come Sel avevamo presentato emendamenti al bilancio dello Stato trovando i fondi per la messa in sicurezza dell’Aurelia , e che il Governo ce li ha bocciati: probabilmente si è pensato che mettere in sicurezza l’Aurelia avrebbe evidenziato l’inutilità della nuova autostrada e che quindi fosse preferibile non farlo. Mi pare evidente che si tratta di una logica davvero perversa.
Il Presidente della Regione Toscana ha dichiarato, dopo l’annuncio del decreto: «C’è un buco sulle carte geografiche europee tra Rosignano e Civitavecchia che deve essere riempito. (…) Dopo sessanta anni, questo è importante, questo problema va risolto perché senza soluzione la Costa è destinata davvero alla marginalità e al sottosviluppo.» Lei condivide questo giudizio?
La costa è destinata a marginalità e sottosviluppo se non risolve il problema della Lucchini, se non investe nelle modernizzazione dei porti e nelle autostrade del mare, attingendo ai fondi europei stanziati appositamente, e appunto se non rimette in sicurezza l’Aurelia. Se invece rovina quanto ha di bello, territorio e paesaggio, nel sottosviluppo ci finisce diritta e filata …
La politica regionale e locale ha abbinato il finanziamento di SAT per l’A12 al prolungamento della SS 398 fino al porto di Piombino. Secondo Lei è giusto inserire opere strategiche nel mercanteggiamento verso una società privata?
No, non è giusto, credo che il collegamento con Piombino sia necessario e debba essere garantito a prescindere
Cosa pensa della prassi di prendere una infrastruttura pubblica (la Variante Aurelia) e di cederla a titolo quasi gratuito a un privato (la SAT) per trasformarla con i soldi del Governo in una strada a pedaggio senza, di fatto che i residenti abbiano reali agevolazioni?
Già, ma non era un project financing? O non doveva mettere tutto il privato? Invece ci si ritrova di nuovo ad aspettare i soldini, tanti soldini, dal Governo … Sono prassi che mi piacciono poco. Vogliamo far investire un privato nella realizzazione di un’autostrada? Concediamogli in cambio di solarizzarla tutta con specchi fotovoltaici, in modo che possa incassare dalla produzione di energia, o di gestire stazioni di sosta, ad esempio. O gli spazi pubblicitari. Penso che con un po’ di innovazione si potrebbero pensare ad accordi migliori, più convenienti per la collettività.
L’anno prossimo si vota per le regionali. Lei si ricandiderà? E cosa pensa dell’operato, soprattutto su ambiente e infrastrutture, dell’attuale giunta Rossi?
Sono al primo mandato, quindi penso di ricandidarmi. La Giunta Rossi ha fatto cose buone, tipo investire risorse inedite contro il dissesto idrogeologico, sul trasporto pubblico locale, fare un piano energetico avanzato, bloccare l’estrazione di CO2, aprire alla geotermia pulita, fare un piano paesaggistico più severo, bloccare le costruzioni nelle aree a rischio esondazione … Però ha anche proseguito senza batter ciglio su scelte effettivamente già intraprese da altri e dal livello nazionale, quindi non facili da ridiscutere, Tunnel Tav a Firenze, appunto la Tirrenica, terza corsia dell’A11, aereoporto di Peretola, senza una visione critica su un modello di sviluppo non più sostenibile. Noi non rinunciamo al dissenso chiaro su quello che non ci torna, come non manchiamo di sottolineare quanto di buono è stato fatto. Poi a breve dovremo avviare un procedimento democratico interno di ampio dibattito e riflessione su quali scelte fare in futuro. Non è comunque un tema banale, allo stato attuale non so fare pronostici.
Andrea Panerini