I BOMBOLONI, BERLINGUER E UN INCUBO DOPO LA FESTA PD
Piombino (LI) – Non dovevo mangiare quei bomboloni o “frati” fritti alla festa del PD di Piombino. Per quanto saporiti, mi sono rimasti sullo stomaco e non riescono né ad andare su né ad andare giù, forse è stata la cottura? E ho fatto pure un brutto incubo, che sia stata colpa loro?
A ripensarci potrebbero essere state anche altre cose. L’incubo vedeva la sala conferenze della festa con quello sfondo rosso rosso, con il simbolo del partito così bianco vecchia DC e la faccia di Berlinguer sorridente. C’erano il Sindaco, la sottosegretaria, il sottosegretario e il ministro che parlavano del nulla e, ad un tratto, Berlinguer non sorrideva più, usciva imponente dal cartellone, faceva uscire dalla sua tasca una falce e martello oggi così retrò e la sbatteva in capo ai relatori… Poi mi sono svegliato ansante e sudato, forse per evitarmi un finale splatter. Questo incubo mi ossessiona da giorni e ho sempre dato colpa ai bomboloni.
Ma ora, ripensandoci, non sarà mica che ero arrabbiato per altro? Per il «mettere in grado le aziende di aumentare la produttività per essere competitive sul mercato globale e per questo il Governo sta pensando di riformare profondamente il mercato del lavoro» annunciato dalla Velo o per l’affermazione del sottosegretario Baretta che ha detto «la riforma Fornero bisogna correggerla senza cambiarla».
Un po’ come dire che per non essere depressi va conservato il buonumore. No, decisamente non sono stati i bomboloni.
Rutilio Namaziano
Ps.: per i pochi che ancora non l’avessero capito, questo è un pezzo di satira politica.
Su un aspetto concordo pienamente: tante parole per non dire nulla di nulla e riempirsi solo la bocca. Come sempre, d’altronde!