SAN VINCENZO: COSIMI «SONO IO CHE VOGLIO LE SCUSE»
San Vincenzo (LI) – «Adesso voglio che sia il consiglio comunale a chiedermi scusa». Non demorde Luca Cosimi, consigliere di SiAmo San Vincenzo al centro della bufera da settimane per la vicenda delle sue frasi razziste pubblicate sul social network Facebook, offendendo i musulmani, gli africani e i napoletani e suscitando l’indignazione non solo delle altre forze politiche ma anche quella di numerosi cittadini.
Cosimi non si è scusato: in un lungo intervento di cinquanta minuti ha confermato le proprie posizioni dichiarando che esse non sono razziste, prendendo come numi tutelari papa Francesco, Silvio Berlusconi, Barack Obama e Oriana Fallaci. «Come si fa – ha proseguito Cosimi – a non provare un grande amore per la nostra cultura? Come si fa a non amare la nostra patria? Per me i venditori ambulanti abusivi devono essere fermati. È essere razzista ed estremista dire questo? Bisognerebbe bloccare anche i controlli per non essere tacciati di razzismo? Siamo di fronte alla terza guerra mondiale, come ha detto il Papa. Ci vogliono uccidere, ci vogliono riportare al medioevo. È razzista chi difende questi razzisti».
Il sindaco Alessandro Bandini si è risolutamente dissociato da ciò che ha affermato Cosimi su Facebook: «Bisogna differenziare – ha detto il Sindaco – l’abusivismo dall’immigrazione. Mischiare le due cose è un errore immenso. Sull’abusivismo bisogna intervenire sempre, ma quando si toccano questi temi devono essere usate parole di pieno rispetto per la vita umana e per la convivenza sociale. Si deve riflettere profondamente».
Nonostante la sua difesa, il Consiglio Comunale di San Vincenzo del 9 settembre ha approvato, con l’appoggio di tutti gli altri gruppi, una mozione di censura nei confronti di Cosimi che verrà trasmessa alla Prefettura di Livorno per gli accertamenti e i provvedimenti del caso che potrebbero arrivare sino a una lunga sospensione che impedirebbe al consigliere di prendere parte ai lavori del Consiglio Comunale.
Tra le note di colore, un’altra uscita “infelice” del consigliere Cosimi il quale sembra abbia detto alla moglie del gestore del gruppo Facebook “San Vicenzo, democrazia e libera opinione” che sarebbe stato contento quando il marito, dipendente comunale, fosse finito al cimitero, specificando poi in un secondo momento che si riferiva al trasferimento del dipendente ad altro incarico. Su questo Nicola Bertini commenta nel suo stile ironico: «Non c’è assolutamente consapevolezza del ruolo che si ricopre. Sfugge del tutto il fatto che essere pubblico ufficiale comporta prima di tutto dei doveri. Ma come viene in mente ad un Consigliere comunale di augurare ad un dipendente dello stesso comune di finire al cimitero?» si domanda l’ex consigliere.
Quello che pare certo è che questa sarà una lunga legislatura per San Vincenzo e per il consigliere Cosimi alle prese non tanto con delle gaffes ma con delle precise prese di posizione ideologiche che molti potrebbero ritenere estremiste.
Andrea Panerini