M5S SAN VINCENZO: «PARLIAMO DI TASSE, RIFIUTI E RICICLO, NON DI GOSSIP»
San Vincenzo (LI) – Il Movimento 5 Stelle sanvincenzino commenta il consiglio comunale tenutosi il 9 settembre e affronta temi quali la spazzatura, il riciclo, l’ambiente e il risparmio derivante da una politica attenta al complesso mondo del riciclaggio. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
«Attendendo il prossimo Consiglio Comunale a San Vincenzo ‒ iniziano i Pentastellati ‒, qui le nostre impressioni e contributi a quello che si è tenuto in data 9 settembre dove, all’attenzione della Giunta e opposizione, sono stati posti molti temi che cambieranno i costi, la tassazione per i cittadini, attraverso TARI, TASI, IMU e in una sola sigla, IUC. Altri temi e ODG sono stati portati in Consiglio Comunale, tra i quali la sospensione validità norme UT 7.9, convenzione tra i Comuni di San Vincenzo e Sassetta, mozione SAT ed altre tematiche tra le quali quella, presentata dalla lista civica Assemblea Sanvincenzina, di prendere posizione contro tutti i tipi di discriminazione razziale, che crediamo abbia messo d’accordo maggioranza ed opposizione e che approviamo, purché non si confonda, in nome dell’abusato “politicamente corretto”, il razzismo con legittime rivendicazioni quali il controllo dell’immigrazione che riteniamo indispensabile e che il Movimento5stelle persegue anche a livello nazionale e non si perda troppo tempo ad analizzare le parole degli altri in cerca di gossip e demonizzazioni mettendo in secondo piano i problemi reali e ben più urgenti del nostro paese… come le bollette che i cittadini si troveranno a pagare,per far fronte alla tassazione discussa ieri in Consiglio Comunale.
Un argomento che noi abbiamo approfondito ‒ continua il Movimento ‒, cercando di trovare alternative possibili, valide, è il problema rifiuti. Perché ci saranno aumenti su imposte da rifiuti? E in special modo, perché i 100.000 € ad ASIU? Vogliamo dare qualche indicazione e su come funziona la raccolta dei rifiuti in generale e non solo in ASIU; su come è l’approccio Toscano al problema e quali potrebbero essere le soluzioni; non giustificare ma fare e tracciare un quadro, dove il cittadino possa capire del perché questo avviene. Basti pensare che ogni tonnellata di rifiuti conferita in discarica, a noi costa… e secondo le ultime normative europee, non possiamo più conferire forsu in discarica, questo comporterà la possibilità di andare incontro a sanzioni per chi non ha seguito la normativa europea in merito alle limitazioni di conferimento di frazione organica in discarica. Per questo, molte città toscane trasferiranno il loro quantitativo di raccolta umida a inceneritori o in altre zone di deposito rifiuti e questo si tramuterà in costi aggiuntivi per la popolazione, non solo delle cittadine sanzionabili, ma probabilmente anche per quelle che ospiteranno i residui organici provenienti da altri lidi.
Questa potrebbe già essere una notizia che giustifica molto ‒ spiegano i 5 Stelle ‒, ma c’è solo un modo per ridurre i costi: creare materia prima secondaria ricavata dalla raccolta differenziata spinta e separare frazione organica umida da quest’ultima,producendo realmente compost verde, attraverso tecniche che possano rendere questo ammendante utile anche nei campi agricoli e non solo per aree verdi, giardini e orti. Non è vero che possiamo creare tutto quello che vogliamo con la plastica riciclata. Ci sono dei limiti costruttivi imposti dalla componente chimica di molte plastiche e in special modo, quella, per intendersi, con cui facciamo la maggior parte di oggettistica o flaconi per detersivi ad esempio… e poi ci sono le lobby dei plastificatori, ma questo è un altro tema.
Il pet è una risorsa sicura, invece ‒ afferma il Movimento ‒. Le tariffe aumentano per diversi motivi: perché normative prevedono che chi più inquina, più paga, ma non si tenta in maniera spinta di correggere questo errore, conviene di più incenerire e innescare un ciclo che porta quattrini a tutta la filiera che sta dietro a questa triste pratica… tralasciando il fattore diossina prodotto dagli inceneritori ad esempio e la sua ricaduta sulla nostra salute ecc. Ogni volta che conferisci spazzatura in discarica, il prezzo in bolletta per il cittadini aumenta; la politica con l’ambiente non va d’accordo e inoltre ci sono ancora miti da sfatare e le plastiche estruse da componenti chimici aggregati, non possono essere suddivise. In un primo momento si credeva di aver trovato il modo giusto di riciclare plastiche aggregate con multi-componenti chimici o più propriamente dette anche eterogenee, producendo parti come panchine, parchi giochi, recinzioni, arredi per la città, cartellonistica stradale, ma in realtà se questa selezione non è ben fatta tecnicamente, si rischia di non permettere all’amalgama dei composti chimici derivanti da questo riciclaggio, di risultare ottimale, con il risultato di avere componentistica scadente e che dopo poco tempo, si sgretola alle intemperie o al sole, producendo, tra l’altro, maggior inquinamento con la dispersione di particella plastiche nell’ambiente circostante.
Insomma, un mondo complesso, quello dei rifiuti e il loro riciclaggio, ma come detto in più occasioni, un buon punto di inizio è limitare la produzione di rifiuti, facendo cadere la normativa tari, che impone una tassa di smaltimento rifiuti per componenti di nucleo familiare; questo perché non si può dire a priori quanto inquina di più una famiglia di un’altra se non ci sono organi di controllo validi. Un nucleo familiare di tre persone non è detto che inquini più di una coppia senza figli. Quindi la tari è giusta nella normativa, ma non nell’uso che se ne fa, infatti serve un sistema premiante o almeno meritocratico. La riduzione degli imballaggi e quindi la riduzione attenta dei rifiuti, la loro differenziazione spinta, la separazione dei rifiuti differenziati dalla forsu (frazione umida), il riuso, lo studio delle tecniche di riduzione e riciclo, la filiera di compra-vendita differenziata, l’informazione, la riprogettazione di molti contenitori, oggetti, parti, con sistemi sostenibili e riciclabili, farà la differenza in bolletta e nell’ Ambiente, contribuendo, tra l’altro ad avvicinarsi al piano 20-20-20, riducendo le emissioni di CO2. Anche un Comune può singolarmente abbassare la sua quota da versare all’organismo che si occupa di nettezza urbana, quindi far risparmiare i cittadini, basta intraprendere la strada giusta e la nostra coscienza sarà certamente più pulita… e differenziata da altri ‒ concludono i 5 Stelle».
MoVimento 5 Stelle San Vincenzo