TIRRENICA: ESCONO DI SCENA BARGONE E CALTAGIRONE

Antonio Bargone, presidente Sat

Antonio Bargone, presidente Sat

La Vianco del Gruppo Caltagirone è pronta ad uscire e Autostrade per l’Italia è in procinto di tornare a guidare da socio di maggioranza la SAT che oggi è costituita da tre soci forti, alla pari al 25%: Autostrade per l’Italia, Vianco che e’ il ramo autostrade della Vianini di Francesco Gaetano Caltagirone, e Holcoa che raggruppa le cooperative rosse emiliano-romagnole. Quote inferiori sono in mano a Montepaschi e alla Salt di Marcello Gavio. Palazzo Chigi convocherà a ore un incontro con tutti i soci della Sat, compresi quelli uscenti.

Lo scorso 20 giugno il commissario straordinario del governo per la realizzazione dell’autostrada Tirrenica, Antonio Bargone, che della Sat e’ anche presidente, si e’ dimesso dalla funzione pubblica mantenendo quella privata. Bargone ha accusato il governo di non credere nell’opera.

“Accogliamo con sollievo la notizia dei contraccolpi nell’assetto societario di SAT perché ci auguriamo che comporti una battuta d’arresto ad un progetto che riteniamo insostenibile: gli imprenditori mirano solo a realizzare una truffa ai danni dei cittadini e a realizzare, con costi irrisori, l’autostrada più cara d’Italia, per questo si sfilano dalla cordata societaria ora che, venendo a mancare il finanziamento pubblico, l’affare non è più conveniente”.

Lo afferma Samuele Segoni portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati e membro della Commissione Ambiente, Territorio Lavori Pubblici, a seguito delle notizie apparse sui giornali e che vedrebbero sia Bargone (Commissario straordinario per la realizzazione dell’Opera) sia Caltagirone (uno dei soci di maggioranza) uscire dal progetto per la realizzazione dell’Autostrada Tirrenica dopo che non è stato confermato nello Sblocca Italia lo stanziamento di 270 milioni previsto inizialmente per l’opera.

“Il progetto avrebbe un impatto devastante per l’economia locale, senza alcun beneficio per i residenti – continua Federica Daga, deputata M5S che segue l’opera soprattutto sul versante laziale – per questo il fronte del NO SAT si sta ampliando sempre di più, sia dentro le istituzioni (con un crescente numero di sindaci di comuni-chiave che si sono apertamente schierati contro l’opera) che nelle fila dei comitati”.

“Per il futuro non abbassiamo certo la guardia, anzi rilanciamo! Prima di tutto in Parlamento vigileremo affinché i 270 milioni di fondi pubblici non rientrino dalla finestra con un emendamento dell’ultima ora. Poi faremo pressioni affinché si rispolveri il progetto alternativo ANAS 2001 e affinché vengano rivitalizzati gli investimenti per la manutenzione ordinaria. Poi chiediamo apertamente al Presidente Rossi ed al PD toscano di sbilanciarsi e di chiarire pubblicamente se intendono schierarsi per la realizzazione a tutti i costi dell’opera o per la tutela del tessuto sociale ed economico locale. Infine – concludono i deputati – annunciamo una grande manifestazione per fine ottobre con lo scopo di aumentare l’attenzione mediatica su questa truffa, sperando di porvi fine.”

Scritto da il 19.9.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “TIRRENICA: ESCONO DI SCENA BARGONE E CALTAGIRONE”

  1. lino

    Da quel che si legge dopo Bargone può arrivare Anselmone. Al lavoro mai, magari a fare i parrucchieri in Senato ma sempre lì vogliono stare. Non si schiodono sono cozze attaccate allo scoglio. Possibile che siano spariti tutti i dentici, quelli con i dentoni che mordono e strappano le cozze.
    Ora dopo aver realizzato la 398 Anselmi si occupa della Due Mari. Stiamo benino !!!!!

  2. Astuto Cacciatore

    Repetita iuvant: “Accogliamo con sollievo la notizia dei contraccolpi nell’assetto societario di SAT perché ci auguriamo che comporti una battuta d’arresto ad un progetto che riteniamo insostenibile: GLI IMPRENDITORI MIRANO SOLO A REALIZZARE UNA TRUFFA AI DANNI DEI CITTADINI E A REALIZZARE, CON COSTI IRRISORI, L’AUTOSTRADA PIÙ CARA D’ITALIA, PER questo si sfilano dalla cordata societaria ora che, venendo a mancare il finanziamento pubblico, l’affare non è più conveniente”.Lo afferma Samuele Segoni portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati e membro della Commissione Ambiente, Territorio Lavori Pubblici. Pa de rien

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