MAZZINIANI: INTERESSE PER LA CONFERENZA PUBBLICA SUL TEMA “LAICITÀ E ISTITUZIONI”
Piombino (LI) – Sabato 20 settembre si è tenuto nella Sala Consiliare Comunale, per il 144° anniversario della Breccia di Porta Pia, la conferenza pubblica sul tema “Laicità e Istituzioni” e la consegna degli attestati di benemerenza all’Ex Sindaco Gianni Anselmi, agli ex Assessori Anna Tempestini ed Ovidio Dell’Omodarme da parte dell’Avv. Alessandro Andreini dell’Associazione Mazziniana Italiana, promotrice ed organizzatrice di questa importante iniziativa dall’evocativo titolo “Sempre sulla Breccia”.
Un evento culturale davvero significativo per la Città, svoltosi sotto il Patrocinio del Comune e con la partecipazione del Sindaco Massimo Giuliani, degli Assessori Paola Pellegrini, Margherita Di Giorgi, Stefano Ferrini e del Presidente del Consiglio Comunale Angelo Trotta.
Soddisfazione per il successo che ha riscosso la loro iniziativada parte della locale sezione AMI “Giovanni Bovio” sebbene, come ha ricordato anche il Presidente Franco Calzolari nella sua introduzione, “La data del 20 Settembre, e l’avvenuta presa di Roma sotto il vessillo sabaudo, non rappresenta certo una data strettamente legata al Mazzinianesimo repubblicano. Essa rappresenta però il culmine del lungo processo storico che prese le mosse dalla Giovine Italia e che riuscì finalmente a dare al nostro Paese, con il sangue dei Caduti nelle varie battaglie, l’Unità e la Libertà fino ad allora negate, quindi è per noi doveroso celebrarla.”
E’ proprio con la suggestiva esecuzione del Silenzio di ordinanza ed un minuto di raccoglimento per i Caduti in nome della Libertà e dei Diritti Civili che si è conclusa l’intera giornata, al centro della quale si è svolta la conferenza in cui si sono succeduti gli interventi da parte dei “vecchi” e dei nuovi volti dell’Amministrazione Comunale, in una particolare formula di “tandem sugli scranni” tra ex ed attuali membri della Giunta. Tutti contributi di alto livello ed apprezzati dal pubblico, come sottolineato dai tanti applausi provenienti da una sala piuttosto gremita, e tutti particolarmente concordi nel sottolineare l’importanza della Laicità intesa come autonomia decisionale rispetto ad ogni tipo di condizionamento ideologico, morale o religioso e soprattutto fuori da ogni strumentalizzazione politico-ideologica e da ogni spicciolo ed anacronistico anticlericalismo.
«Essere “Sempre sulla Breccia” – ha ricordato infine Daniele Massarri, relatore della conferenza – per Noi mazziniani significa non solo essere portatori di un’etica inossidabile e di antichi principi di inalterata attualità, ma anche dare impulso alla ricostruzione di una nuova e comune coscienza civile, per restituire dignità al principio di Laicità dello Stato, nel suo significato di garanzia e rispetto della libertà di coscienza e del sentire di ogni cittadino, che si concretizza nell’espressione dell’assoluta autonomia dei principi, dei valori e delle Leggi dello Stato da qualsiasi tipo di Chiesa o di fede religiosa».
La città va in malora e questi si fanno gli omaggi fra loro pensando alla presa di Roma. Ancora non hanno coscienza di quale breccia hanno procurato al comune di Piombino. Roba da matti.
Ehm, .. lino, forse non sai che si tratta di una congrega “paramassonica”. Al comune di Piombino non si occupano posti importanti se non sei di quelle parti. Il loro “modus vivendi” si differenzia da quello dei comuni mortali. Mi dispiace solo per Mazzini…
Caro Direttore e cari lettori del Corriere Etrusco,
la mia natura di Mazziniano e la mia appartenenza all’A.M.I. mi obbliga ad intervenire – mio malgrado e di questo me ne scuso anticipatamente con tutti Voi – in questo tragicomico Thread.
SE infatti non intervenissi, Io verrei meno ad uno dei fondamentali precetti contenuti ne “I Doveri dell’Uomo” di Giuseppe Mazzini, che per noi dell’A.M.I rappresenta appunto la nostra “Bibbia” morale, etica e politica. Negli insegnamenti di Mazzini, si può infatti leggere:
“la vita vi fu dunque data da Dio perché ne usiate a benefizio dell’Umanità, perché dirigiate le vostre facoltà individuali allo sviluppo delle facoltà dei vostri fratelli, perchè aggiungiate con l’opra vostra un elemento qualunque dell’opera collettiva e di scoperta del Vero. DOVETE EDUCARVI ED EDUCARE, PERFEZIONARVI E PERFEZIONARE”
Ed allora mi occorre in tal senso porre un seppur tardivo ( ma l’ho visto soltanto adesso) rimedio ad aberrazioni e falsità quali “congrega paramassonica” e tutto il corollario soprariportato, che sicuramente si spiegano (seppur parzialmente) soltanto con una profonda ignoranza dell’autore, nel suo significato più letterale.
Solo la totale mancanza di possesso di nozioni e/o d’informazioni in materia così come di determinati avvenimenti storici può spiegare infatti l’uso di certe fallaci trivialità. Il resto, invece, credo siano fisime e malcelati preconcetti (ossia i figli legittimi e prediletti – appunto – dell’ignoranza)
Mi accingo quindi a compiere il mio DOVERE di educazione e insegnamento, tra l’altro lo posso fare in modo estremamente agile giacché utilizzerò un semplice copia incolla di un ATTO DI PUBBLICO DOMINIO, ovvero la storia della nascita dell’ A.M.I. ed il suo STATUTO (documenti accessibili sul nostro sito internet da parte di CHIUNQUE, non servono particolari Lauree) :
“L`Associazione Mazziniana Italiana, sorta nell`agosto del 1943 come organizzazione clandestina, ha partecipato alla cospirazione politica e militare contro il nazifascismo, temprando nell`azione le sue giovani energie contribuendo a riscattare l`Italia da vent`anni di dispotismo culminati in una guerra nefanda e crudele. Molti italiani cercarono allora una formula che potesse unirli nella ricostruzione […] a Milano diedero vita all`Associazione per lo studio e la divulgazione del pensiero mazziniano. Lo scopo dei promotori non era quello di creare una ristretta organizzazione a carattere culturale, “…ma un largo movimento, promosso con l`ardore di una missione, che renda familiari al maggior numero di Italiani di ogni ceto e di ogni tendenza i principi di virtù ,di giustizia sociali e di libertà politica, che dovranno ispirare la nuova Giovane Italia, se essa intende veramente riscattarsi dalla vergogna e risorgere in un modo purificato dal dolore e fraternizzato dal lavoro, per non perire più”.
Non una organizzazione a carattere politico (l`AMI accoglie tutti sotto le sue bandiere), bensì una tribuna dalla quale si cerchi di meglio interpretare e più attivamente diffondere il pensiero di Giuseppe Mazzini.[…]Nell`AMI non vi sono favori da ricevere, onori da distribuire, ricchezze da dividere, ma solo doveri da compiere, e tutti vi possono accedere senza pregiudiziali di sorta, che non siano di dignità morale. Così pure non vi è alcunché di segreto, di mistico, di rituale: tutto si svolge in una solare evidenza di metodi e di intenti. Risolti i problemi politico-istituzionale l`Associazione opera perché la Repubblica italiana si sostanzi nell`etica mazziniana per il raggiungimento di quell`unità europea auspicata da Mazzini oltre un secolo fa con la creazione della Federazione della nuova Europa.
[…] L`associazione è strutturata da un comitato Nazionale per il coordinamento dell`azione periferica (Sezioni Comunali) e da un Comitato regionale. Ha ottenuto il riconoscimento di Organizzazione Nazionale senza Lucro e di Utilità Sociale (O.n.l.u.s.) di cui al Dlgs. n.460/99.”
Tanto dovevo a Voi, per dovere di informazione, tanto dovevo all’A.M.I. per riparare le immeritate bassezze di cui sopra.
Grazie a tutti per l’attenzione,
Daniele Massarri
” DOVETE EDUCARVI ED EDUCARE, PERFEZIONARVI E PERFEZIONARE” . Infatti si vede come il nostro Comune sia stato”perfezionato”.
Va beh, come penitenza, passerò tutte le sere sotto il busto di Mazzini nell’omonima via e gli rivolgerò la preghiera di illuminare la mia anima di povero ignorante, visto che ci sono già tanti illuminati…
Voi Mazziniani con questa retorica da strapazzo pensate di prendere in giro il mondo e nel frattempo farvi gli affari vostri. Quello che vi tiene insieme non è uno slancio di generosità verso la società che vi circonda ma il fatto di poter fare affari […] approfittando di essere collocati nelle istituzioni. Quindi non diffondete certo il pensiero di Mazzini ma cercate di diffondere i vostri affari. […]
Invito Lino e Astuto Cacciatore a tenere un tono più moderato nell’esprimere le proprie valutazioni. Non mi stancherò mai di ricordare che questo è un giornale e non un gruppo sui social network.
Altrimenti sono costretto a moderare i commenti.
Saluti,
Giuseppe trinchini
Caro Giuseppe, scusa se a volte eccedo, ma non mi sembra di averlo fatto in questo caso.
Vorrei solo aggiungere un proverbio, alla cortese attenzione del prof. Massarri.
Proverbio: “Chi si loda… s’imbroda”.
Astuto cacciatore e Lino siete mitici,vi adoro.
se al XX Settembre aumentano una L diventa XXL cioè extralarge…comunque le aggressioni del Tartarino di Tarascona, il cacciatore, mi sembrano eccessive.
Di nuovo chiedo scusa a tutti i lettori, tuttavia non posso esimermi dal difendermi da questo attacco che non solo è del tutto ingiustificato, oltreché incrociato da parte di due persone che si nascondono peraltro dietro ad un nickname, ma sta anche diventando intollerabile nei toni e nelle forme.
@ Astuto cacciatore, che sottopone un proverbio fuori luogo alla mia cortese attenzione; Ma chi si sarebbe lodato scusi ?!? Non vedo cosa c’entri, visto che Io mi sono limitato a fare due copia-incolla da un sito di pubblico dominio a fronte di aberrazioni deliranti. Ho detto e ristabilito la verità, nulla più……
Quanto al resto, concordo pienamente con il Direttore di questa testata: forse Voi scambiate questo giornale per un comune thread di facebook, o per le sparate fatte in un al Bar o per le chiacchere tra accoliti in piazza: le differenze però sono notevoli, anche e soprattutto sotto il rilievo giuridico sia in sede penale che civile. A mio avviso, infatti, alcuni di quei toni e quelle valutazioni che il Direttore vi avrebbe gentilmente e intelligentemente invitato a moderare configurano o sono riconducibili alle condotte delittuose di cui agli articoli 594-599 del codice penale (v. in particolare l’art. 596 bis) con l’aggravante di essere rivolte contro una pluralità di individui costituite in associazione. Sarà comunque l’A.M.I., doverosamente informata su questi incresciosi eventi, ad adottare le misure che ritiene più opportune.
Con questo, da parte mia, ho concluso e spero vivamente (se ci sarà un eventuale seguito ingiurioso/diffamatorio nel solco degli interventi finora portati avanti contro i mazziniani) che il moderatore voglia prendere quei provvedimenti che – sempre la Legge – mette a Sua disposizione.
“Nell`AMI non vi sono favori da ricevere, onori da distribuire, ricchezze da dividere, ma solo doveri da compiere, e tutti vi possono accedere senza pregiudiziali di sorta, che non siano di dignità morale.”
Posso fare domanda di iscrizione ? a me piace tantissimo non avere “favori da ricevere, onori da distribuire, ricchezze da dividere, ma solo doveri da compiere”.
Chiedo scusa al prof. Massarri, per i miei pareri esuberanti, ma, Santo Cielo, non scambiamo qualche espressione ironica per un attacco ingiurioso, è solo un po’ di satira…, è il sale della vita, non bisogna mai prendersi troppo sul serio.