LUCCHINI: A META’ OTTOBRE IL PRELIMINARE DI VENDITA
Piombino (LI) – Veramente poche nuove dopo l’incontro dello scorso 16 settembre con Fim, Fiom e Uilm nelle figure di Fausto Fagioli, Luciano Gabrielli e Fabrizio Toninelli insieme al commissario straordinario Piero Nardi, che aveva lo scopo di fare luce sulla recente offerta pervenuta da parte di Jindal Steel.
Offerta d’acquisto sotto le aspettative, quindi, sembra intorno ai 30 milioni di dollari (circa 23 milioni di euro). Si attende ora il preliminare di vendita e il successivo piano industriale che dovrebbe essere presentato a dicembre-gennaio e che stando alle promesse fatte a Rossi e al premier Renzi, dovrebbe prevedere la ripartenza dell’area a caldo entro tre anni.
Secondo fonti sindacali questa offerta prevede l’acquisto dei tre treni di laminazione, interesse per le aree portuali e in seguito un’ipotesi sulla possibilità di effettuare un percorso verso la realizzazione di forno elettrico e un preridotto, che però si scontra con le ultime notizie che vedono l’avvio di un nuovo impianto Jindal di qualità ottima, in quanto realizzato appositamente per servire Piombino, e che dovrebbe realizzare i blumi e le billette che poi dopo 20 giorni di navigazione arriverebbero a Piombino.
Il commissario Nardi si era preso un periodo di tempo per valutare i passaggi dell’offerta, le cessioni degli impianti, e i relativi costi. Verso metà ottobre ci dovrebbe essere il preliminare di vendita, poi per la vendita definitiva passeranno altri 90 giorni. Dal 1° febbraio quindi si dovrebbe avere la prima produzione a marchio Jindal.
Per quanto riguarda l’occupazione si parte da una base di 700 impiegati direttamente (contro gli oltre 2000 impiegati attualmente in Lucchini). Dopo il preliminare di vendita è previsto il confronto con i sindacati.
Giuseppe Trinchini