NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 19 OTTOBRE 2014
LUCCHINI: CEVITAL HA FORMALIZZATO L’OFFERTA D’ACQUISTO
Cevital ha formalizzato tramite una Posta Certificata (PEC) l’offerta d’acquisto che già da domani sarà nella disponibilità del commissario straordinario Piero Nardi. Il gruppo Cevital quindi non ha perso tempo per la presentazione dei documenti e delle garanzie per l’acquisto della Lucchini. Dopo la valutazione del commissario, tutta la documentazione passerà di nuovo al Comitato di sorveglianza del ministero.
Se Cevital ha presentato l’offerta rientrando in corsa per l’acquisto Lucchini, sembrerebbe intenzionata anche Jindal a non mollare e a rilanciare la propria offerta (soprattutto dal punto di vista economico), migliorando le richieste fatte dal Comitato di sorveglianza che lunedì scorso ha rinviato i documenti al colosso indiano dell’acciaio.
Anche Jindal sembra comunque intenzionata a non mollare e a rilanciare la propria offerta (soprattutto dal punto di vista economico), migliorando le richieste fatte dal Comitato di sorveglianza che lunedì scorso non ha accettato la precedente proposta da 23 milioni di euro.
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PIOMBINO: SBLOCCATI 50 MILIONI PER LE BONIFICHE
“Apprendo in questo momento che il pre Cipe ha sbloccato 50 milioni di euro per la bonifica per le aree delle acciaierie di Piombino”. Lo ha reso noto il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti nella sede della Regione Toscana dove ha incontrato il presidente Enrico Rossi. L’intervento complessivo è di 70 milioni di euro di cui 20 sono stati già stanziati dalla Regione Toscana.
“Un insieme di interventi per un importo di 50 milioni di euro – spiega il Sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo a margine della riunione a Roma in cui è stato deciso lo sblocco – di bonifica di competenza pubblica previsti dall’Accordo di Programma sottoscritto ad aprile scorso. Ora – continua il Sottosegretario Velo – il pacchetto di interventi previsto dalla delibera sarà esaminato dal prossimo Cipe, che si terrà presumibilmente per la fine di ottobre. Oggi è una giornata importante per Piombino e per il futuro di tante famiglie perché dalle parole stiamo passando ai fatti. Non sono passati nemmeno sei mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo di Programma e siamo già alla fase operativa”.
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VENTURINA TERME: AUTO STORICHE ALL’EXPO MODEL
In occasione del 19° Expo Model – organizzato dal Comitato cittadino di Venturina Terme – il Club auto storiche e motori val di Cornia organizza il 7° Memorial Edo Andreoni riservato a alle auto d’epoca di tutti i tipi e il 4° Memorial Franco Iacometti riservato alle Fiat 500 e derivati d’epoca.
Il programma prevede il ritrovo alle 9 nel piazzale interno delle Fiere di Venturina con ingresso da via del Lavoro, qui si terrà la punzonatura delle auto partecipanti. Alle 10 partenza per la ricognizione del percorso e alle 10.30 partenza della prima auto per i Memorial con percorso di regolarità. Per informazioni e maggiori delucidazioni è possibile contattare il club per e-mail all’indirizzo casm.autostory@virgilio.it.
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GASPERINI SU SPESA PUBBLICA: «NO STATO VS REGIONI»
Suvereto (LI) – Walter Gasperini, ex sindaco Di Suvereto, commenta la legge di stabilità relativa al risparmio sulla spesa pubblica precisando che i comuni sono intoccabili in quanto riferimento diretto del primo gradino dello stato ai nostri cittadini. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
«In queste settimane è di attualità il dibattito intorno alla legge di stabilità varata dal governo Renzi e in particolare al necessario risparmio sulla spesa pubblica ‒ inizia Gasperini ‒. Ammetto che sento un vento che non mi piace e cercherò di spiegare perché. Prima di tutto il metodo, ritengo presuntuosa la posizione di Renzi che scarica sugli altri tutto il male presunto da correggere e non dimostra capacità di confronto e ascolto. Eppure dovrebbe essere chiaro che se si pensa di risolvere il caso della spesa pubblica mettendo lo stato contro le regioni e gli enti locali, affidando le ragioni solo allo stato, la strada che si potrà percorrere sarà breve e molto sconnessa, ed in fondo saranno ancora una volta i cittadini a pagarne le spese.
Sicuramente è vero che nelle regioni e nei comuni, dove più e dove molto meno, ci saranno spese da risparmiare e funzioni pubbliche da far girare meglio. Ma è pur vero che nessuno sarà in grado di scagliare la prima pietra, perché anche lo stato, a partire dalle indennità, rimborsi e benefit, che vengono dati ai deputati, oltre al loro numero che è troppo alto a confronto con altre democrazie europee e non solo, porta le sue colpe e molto gravi. Mi sembra che oggi con la scusa che dobbiamo far presto, di fatto il governo sta cavalcando le cifre che vengono espresse dai favorevoli sondaggi sugli italiani e non sembra interessato alla affermazione di una cultura della condivisione delle scelte per una capacità di governo che sia concreto servizio alle esigenze collettive.
Voglio aggiungere anche l’intervista di Cottarelli fatta a Repubblica il 15.10 u.s. nel quale afferma che “8000 comuni sono troppi, dobbiamo incentivare le fusioni”. Questa è anche peggio, perché nasce da considerazioni non ragionate che non trovano riscontro nella realtà e attribuiscono ai comuni più piccoli una spesa da tagliare perché troppo pesante. Mai fu tanto bugiarda una simile posizione. La realtà è un’altra e basta aver voglia di vedere e comprendere. I comuni sono il primo riferimento dei cittadini e questi hanno bisogno di unire la gestione dei propri servizi con gli altri limitrofi, ma non possiamo cancellare l’istituzione o allontanarla, proprio perché dobbiamo garantire la permanenza del riferimento diretto del primo gradino dello stato ai nostri cittadini.
Invece con una simile posizione, si punta a centralizzare sempre più, dando valore solo al “grande” (banalità oggettiva e dimostrabile quando si vuole) esempio lampante è lo stupido metodo di elezione del nuovo consiglio e presidente delle abolite province. Ma con questi metodi e volontà si finisce soltanto ad allontanare il cittadino dalla macchina del governo, e lo rendiamo sempre più emarginato e scontento, mentre invece possiamo raggiungere risultati reali di risparmio della spesa pubblica se coinvolgiamo proprio i cittadini nella scala delle scelte.
Sono i Partiti (quelli con la “P” maiuscola) che dovrebbero comprendere la situazione e lavorare per affermare principi di democrazia e partecipazione con forte capacità di ascolto e rafforzamento dei canali oggettivi che fanno dei partiti, non centri di potere egocentrico, ma punti elevati di elaborazione delle problematiche che facciano salve sempre le risposte alle esigenze collettive. Da questo punto di vista l’unico partito che possiamo definire tale è il PD ma oggi presenta una anomalia forte ed è rappresentata dal suo segretario nazionale che è anche Presidente del Consiglio.
Nella mia concezione della Politica questa è occupazione impropria delle istituzioni che invece dovrebbero essere liberate da questa cappa oppressiva che annulla e distrugge il ruolo concreto della politica. Ricordiamo tutti il grande Berlinguer che con forza affermava queste cose già 34 anni orsono.
Se i partiti di oggi non sapranno mettere quella “P” maiuscola al proprio nome e alla Politica saranno spazzati via dal vento impetuoso della protesta e quel che è peggio andrà a farsi benedire la Democrazia, perché senza i Partiti e la Politica, quella seria, non potrà esserci Democrazia e si aprirà la strada all’uomo forte. Del quale, scusate la sincerità, non sento proprio ne bisogno e ne necessità ‒ conclude l’ex Sindaco di Suvereto».
Walter Gasperini