EDITORIALE: NULLA RESTERA PIU’ COME PRIMA

L’EDITORIALE                                   di Giuseppe Trinchini trinchini

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EDITORIALE: NULLA RESTERA PIU’ COME PRIMA

Corriere Etrusco “numero 81” del 21 novembre 2014.

In attesa che il governo ci dica se l’offerta più appetibile per lo stabilimento piombinese è quella dell’algerina Cevital o quella dell’indiana Jindal , dovrebbe essere chiaro a tutti che chiunque sia l’acquirente dello stabilimento, nulla resterà come prima, e come disse “Khaled”, tristemente noto alle cronache, il passato è passato.

La fabbrica, per come l’abbiamo ricordata durante tutto il  novecento e fino a questa estate non esiste più, e lo spegnimento dell’altoforno è ormai definitivo. Con lui si sono fermate anche l’acciaieria e la cokeria e chissà se mai ripartiranno. Si è aperta quindi una nuova fase, inesplorata e piena di punti interrogativi che la perdurante crisi economica di sicuro non aiuta a chiarire.

L’indiano Jindal mira al porto e ai laminatoi, essendo un industriale siderurgico, e produrrà la materia prima nel suo paese per poi portarla a Piombino in nave e rivendere il prodotto finito in Europa.

Cevital ha uno dei suoi core businnes storici nell’industria alimentare e agricola e prevede, a lato degli impianti siderurgici, la costruzione di un complesso di produzione agro-industriale, che potrebbe avere positivi riflessi sia sull’occupazione che sullo sviluppo economico del territorio. Specie in caso di vittoria di Cevital di qui a tre anni potrebbe esserci quindi una buona richiesta di periti e agronomi, in un Comune come Piombino con la più ampia area agricola di tutta la provincia di Livorno, Cevital vorrà di sicuro monetizzare le eccellenze della Val di Cornia come i vini, l’olio e il carciofo violetto.

Nulla sarà più come prima. Non pensino i nostri amministratori di poter demandare ancora una volta alla fabbrica le scelte politiche di area. Per molto tempo la cassa integrazione e la crisi colpiranno questo territorio, e i prossimi due-tre anni saranno molto lunghi. La parola d’ordine sarà allora “diversificazione”. Ma affinché sia veramente realizzabile la politica deve assumersi le sua responsabilità ed essere molto, molto lungimirante. Cosa faranno i sedicenni di oggi fra tre anni quando alle soglie dei venti si affacceranno sul mondo del lavoro?  Piombino cosa sarà  in grado di offrirgli?

Giuseppe Trinchini

Scritto da il 21.11.2014. Registrato sotto Editoriali, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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