IN TUTTA LA TOSCANA SI CELEBRA LA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Il logo della Giornata mondiale contr la violenza sulle donne

Il logo della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Oggi, 25 novembre, è la «Giornata internazionale contro la violenza sulle donne» e numerose istituzioni in Toscana la celebrano, ricordando la drammatica attualità di questa problematica. L’istituto di ricerca Eurispes ha affrontato il fenomeno dello stalking in un’indagine campionaria con la quale si è voluto sondare in maniera diretta e indiretta, l’effettiva proporzione di un fenomeno dilagante che vede come vittime nella maggior parte dei casi le donne. Un crimine che ha trovato espressioni ancora più violente con l’utilizzo delle nuove tecnologie e con la nostra nuova condizione di società iperconnessa, e che sempre più spesso viene perpetrato all’interno dei social network, Facebook in testa. Alla domanda diretta: «le è capitato di essere vittima di stalking?» il 9,9% ha risposto positivamente, di questi la componente femminile rappresenta il 64%.

Quando invece è stata posta una domanda indiretta e quindi con un tasso di risposta atteso più elevato, la percentuale di quanti hanno affermato di conoscere qualcuno rimasto vittima di stalking è aumentata fino al 20,9%. Questo significa che 2 intervistati su 5 hanno avuto conoscenza, anche se indiretta, di casi di stalking. Questi risultati dimostrano che, anche se sta crescendo la consapevolezza delle donne rispetto al tema della violenza sia fisica sia psicologica, denunciare non è facile. Il dato Eurispes proiettato sulla popolazione stride fortemente con quello delle denunce raccolte nel corso degli ultimi anni, proprio perché il reato non viene denunciato nella maggior parte dei casi. Il Ministero dell’Interno ha infatti reso noto che, dall’entrata in vigore della legge 38/2009 al luglio 2014, sono state 51.079 le denunce per stalking, nel 77,56% ad esserne vittima è stata una donna. Nell’ultimo anno, dal 1° agosto 2013 al 31 luglio 2014, il numero delle denunce è stato pari a 10.703, vittime anche in questo caso soprattutto le donne (77,96%), con un andamento in crescita rispetto all’anno precedente (9.116 denunce, di cui il 77,3% effettuate da donne). Gli ammonimenti del questore sono stati 1.125, gli allontanamenti 189, i divieti di avvicinamento 5.890.

«I cambiamenti profondi che hanno stravolto le relazioni tra gli individui nella nostra società e l’uso massiccio di tecnologie nella vita di ogni giorno – sottolinea l’avvocato Andrea Catizone, Direttrice dell’Osservatorio sulle Famiglie dell’Eurispes – non sempre hanno prodotto fenomeni controllabili o virtuosi. Il forte individualismo e l’assenza di un sentire comune sono alla base di fenomeni sociali in cui ciascuno si costruisce le proprie regole e in cui ognuno si sente legittimato a soddisfare i propri desideri, le proprie passioni e anche le proprie patologie o perversioni anche attraverso l’annientamento del prossimo. Questa logica autoritaria e padronale è alla base del fenomeno dello stalking in cui un soggetto, la maggior parte maschile, non potendo sottomettere un’altra persona, decide di condizionarne l’esistenza mettendo in essere atti che compromettono pesantemente il suo normale svolgimento. Il rapporto familiare, o il legame sentimentale alla base del rapporto tra lo stalker e la vittima spesso costituiscono un vero e proprio ostacolo alle possibili denunce da parte di quest’ultima. A ciò si aggiunga l’assenza di misure adeguate e immediate che tutelino le vittime successivamente alla denuncia presso le Autorità competenti.»

In occasione di questa giornata l’Amministrazione comunale di Piombino aderisce all’evento promuovendo un dibattito all’interno del prossimo consiglio comunale previsto per venerdì 28 novembre. L’obiettivo – riferiscono dal Comune – è quello di sottolineare l’impegno già assunto su questo tema e sollecitare azioni e scelte condivise della città per sensibilizzare alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne. Dibattito e iniziative per continuare a tenere i riflettori accesi su una questione sociale e culturale purtroppo sempre di tragica attualità. Sarà l’occasione per proiettare un video per riflettere, capire ma anche aiutare le donne a interpretare i segnali, prendere coscienza e aiutarle a denunciare. Per l’importante ricorrenza è stata invitata la responsabile del Centro anti violenza di Piombino Eliana Ghini. Saranno presenti inoltre varie associazioni e gli studenti dell’Isis “Einaudi-Ceccherelli” di Piombino.

Carla Salvadori, del coordinamento della lista laica «Spirito Libero» di Piombino afferma che «nella nostra Piombino, con le sue 35.000 anime, si parla ogni giorno di lavoro, occupazione, industria e di sviluppo economico, mentre è indifferibile buttare uno sguardo anche al nostro tessuto sociale, che purtroppo presenta le sue magagne. E’ solo frutto di un retaggio culturale che ancora ci appartiene ad influenzare certi atteggiamenti per cui se le donne in certi casi soffrono di un complesso di inferiorità rispetto all’uomo, quest’ultimo invece subisce il complesso di superiorità che lo porta a volte a manifestare i propri disagi approfittando della propria forza fisica? Oppure questa crisi di lavoro, che ha colpito il nostro territorio così fortemente, è una concausa o comunque un’aggravante del disagio sociale già esistente ed in cui si perde quasi completamente il rispetto per la persona, a prescindere dal sesso, e l’attenzione per il valore della persona stessa?»

Anche ENEL partecipa alla campagna contro la violenza sulle donne. Il top management di Enel si veste di arancione e si fa fotografare per dire “no” alla violenza sulle donne. Anche quest’anno l’azienda aderisce agli Orange Day dell’Onu: 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, a partire dal 25 novembre fino al 10 dicembre, Giornata dei Diritti Umani. L’iniziativa prende il nome di Enel Orange Days e vede una campagna di comunicazione interna ed esterna anche sul territorio di Piombino in collegamento con in tutti i Paesi del Gruppo Enel. Oltre al coinvolgimento diretto del top management, ogni collega Enel del territorio è invitato a mandare una sua foto con indosso qualcosa di arancio. L’obiettivo è creare una mobilitazione sul tema, che diventi ‘virale’. Le foto saranno pubblicate sulla sezione intranet aziendale dedicata.

«E’ importante che una multinazionale come la nostra – afferma Patrizia Grieco, Presidente di Enel – dia il proprio contributo per promuovere il rispetto della dignità delle persone, la tutela delle diversità e il rifiuto di qualsiasi forma di violenza. Per questo ai colleghi, a partire dai manager, abbiamo chiesto un gesto semplice ma concreto: sradicare i comportamenti alla base della violenza sulle donne richiede un profondo cambiamento e un costante presidio contro gli abusi. Con la nostra Onlus Enel Cuore siamo in prima linea con numerosi progetti a sostegno delle donne in difficoltà.»

Mentre il Coordinamento Donne della CGIL Toscana, per bocca della coordinatrice Anna Maria Romano dice, a proposito di questa ricorrenza: «Un giorno per riflettere sui dati sempre più drammatici? No, molto di più. Un giorno per piantare le basi affinché questi numeri, terribili, che descrivono una strage continua, diventino un’altra cosa. Affinché l’anno prossimo potremo parlare delle vite salvate. Affinché la violenza lasci spazio ad un paradigma diverso nelle relazioni, basato sulla libertà e non sul possesso. Non basta la sola cronaca dei fatti, la conta agghiacciante che ci consegna il dato di una vera e propria mattanza.»

Andrea Panerini

Scritto da il 25.11.2014. Registrato sotto Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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