ASIU: CHI PAGA IL BILANCIO DA «PROFONDO ROSSO»?

Il logo dell'ASIU

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Piombino (LI) – Giovedì 4 dicembre il Consiglio Comunale di Piombino è stato dedicato ad Asiu e Tap, per discutere di questioni legate alla gestione dei rifiuti, al bilancio, alla vicenda del conglomix e del combustibile derivante da rifiuti (Cdr).

A introdurre la discussione è stato l’assessore all’ambiente Marco Chiarei che ha aperto con un passaggio sul nuovo assetto dell’azienda, citando il completamento del percorso politico che ha portato i 6 Comuni gestiti da Asiu sotto l’Ato Sud e non più Ato Costa. Un cambiamento che non ha prodotto effetti sulle tariffe, perché gli obiettivi principali del percorso sono stati quello di minimizzare le ricadute sui cittadini e di mantenere i livelli occupazionali dell’azienda, insieme a quello di migliorare i servizi e la loro efficienza.

Sulla gestione dei rifiuti il Presidente Asiu Flavio Murzi ha cercato di rintuzzare i dati che davano la produzione di differenziata, affermando, sulla base di dati non rilevati alla stampa, che dal 2010 ad oggi c’è stato un aumento del 3,85%.

«Che Asiu e Tap siano in un momento di crisi è un dato di fatto – ha detto Murzi – Dobbiamo capire quali sono le misure migliori da adottare di prospettiva per un’azione concreta di ripresa. Il buco del bilancio deriva infatti in gran parte dalla crisi della Lucchini che ha imposto in qualche modo lo stop alla produzione di conglomix, formato dagli scarti dell’attività siderurgica che, miscelati con materiale inerte permettono di ottenere un prodotto da utilizzare per i sottofondi stradali: l’impianto è fermo perché la Lucchini non sta producendo». Sul Cdr (combustibile da rifiuti), progetto nato tra il 1999 e il 2000 come alternativa alle discariche, il presidente Asiu ha ricordato che la nascita di questo impianto fosse legato alla necessità di quegli anni di cercare che potessero frazionare maggiormente la destinazione della massa rifiuti, destinata quasi completamente alle discariche.

Sul piano della raccolta dei rifiuti e di spazzamento, Murzi ha poi confermato il proposito di andare avanti con il «porta a porta» estendendo il servizio nei prossimi mesi anche al quartiere dei Diaccioni.Su questi temi sono tornate le forze politiche nel corso della discussione. Marina Riccucci di “Un’altra Piombino” ha chiesto altre occasioni di discussione e di approfondimento appena sarà disponibile il Piano strategico dell’azienda, non ancora definito mentre sul Cdr è tornato il consigliere del Movimento 5 Stelle Daniele Pasquinelli che ha evidenziato come «si tratti di un impianto concettualmente sbagliato, che grava pesantemente sulle spalle dei cittadini. La Regione Toscana deve farsi carico di questo». Sulla vicenda trattamento rifiuti industriali e Tap, Fabrizio Callaioli di Rifondazione Comunista ha fatto riferimento al conflitto di interesse rappresentato a suo tempo dall’ex amministratore Lorenzo Banti, presidente di Asiu prima di Murzi e contemporaneamente presidente della società Cave di Campiglia: «la Tap è rimasta un progetto incompiuto – ha detto Callaioli – e l’interruzione del conferimento delle scorie nell’impianto è stato interrotto infatti prima dello spegnimento dell’altoforno.»

Sulla gestione dell’Asiu si è soffermato in maniera più specifica il consigliere Francesco Ferrari (Forza Italia): «nonostante una discarica, Asiu ha i bilanci in rosso e questo fa pensare.»
Ferrari ha messo poi in discussione il ruolo della Tap, controllata da Asiu al 75%, senza un dipendente ma con 5 componenti nel suo consiglio di amministrazione. «Che ci sta a fare la Tap senza nemmeno un dipendente?» ha detto Ferrari.

E’ una domanda che si fanno anche molti piombinesi, specialmente quando sono in fila per pagare la bolletta dell’ASIU.

A. P.

Scritto da il 4.12.2014. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “ASIU: CHI PAGA IL BILANCIO DA «PROFONDO ROSSO»?”

  1. lino

    Quindi l’ASIU è l’ennesimo fallimento della giunta dei fenomeni, quelli della svolta epocale.
    Anselmi, Chiarei,Barbarese e Murzi come i quattro cavalieri dell’apocalisse. Hanno mandato al fallimento anche la spazzatura. Ora i raccoglitori di firme cosa diranno che la colpa è di Tortolini, della crisi , del destino avverso, del cambiamento delle stagioni, del buco nell’ozono o cos’altro ? Il loro pupillo è stato senza ombra di dubbio il peggior sindaco che Piombino abbia mai avuto e questo è documentato dai fallimenti prodotti : I fanghi,città futura,l’ospedale a riotorto,cambio della provincia, la piscina, la 398, poggio batteria, la chiusa, la cacciata dei sindaci revisori, la patrimoniale, parchi val di cornia, l’unione comunale,via della pace, il giordano con il cammello, i licei, la biblioteca, la società della salute e ora l’asiu.
    Mamma mia ce n’è per tutti e per tutti i gusti.

  2. Sergio Tognarelli

    Le fabbriche partitocratiche lottizzate di stipendi, risentono, purtroppo, (per i contribuenti), della crisi generale.

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