LUCCHINI: REBRAB «PIOMBINO COME STELLA DEL MEDITERRANEO»
Piombino (LI) – Incontro tra il presidente di Cevital Issad Rebrab e il presidente della Regione Enrico Rossi presso il comune di Piombino. Presenti anche, oltre al sindaco Giuliani il sottosegretario Velo, l’assessore regionale Simoncini e il vice presidente del consiglio regionale Fedeli. Nella conferenza stampa che è seguita all’incontro si è capito meglio quali sono gli obbiettivi del gruppo algerino.
L’investimento di Cevital in città nella prima fase sarà di 400 milioni di euro, di cui 150 milioni per la parte siderurgica, 150 milioni per la logistica e 100 milioni per l’agro industriale. Seguira una seconda fase per completaregli altri progetti dell’agro industriale, e dopo studi di settore l’investimento totale dovrebbe avvicinarsi al miliardo di euro.
Sono quattro i progetti Cevital nel settore agro industriale: la produzione di succhi di frutta, la triturazione e produzione di soia, la produzione di mangimi per il bestiame e la raffinazione dello zucchero.
Per quanto riguarda la siderurgia invece il primo forno sarà pronto in 18 mesi e il secondo in 24 mesi a partire dai primi di aprile quando sarà firmato il contratto definitivo ( il preliminare è previsto per il 9 o 11 dicembre). Per la realizzazione delle aree agro industriali con 150.000 metri quadrati di capannoni saranno demolite e rase al suole l’area dell’altoforno e quella dell’acciaieria. Oltre alla piena occupazione Rebrab ha confermato che il preridotto se sarà prodotto sarà localizzato in Algeria e non a Piombino, e che i forni saranno alimentati da rottame. A regime si prevede la produzione di 2 milioni di tonnellate di acciaio speciale.
Altra chicca: per raggiungere i suoi obbiettivi il presidente di Cevital ha annunciato che nascera a Piombino un centro di ricerca e sviluppo sull’acciaio con convenzione con l’Università di Pisa e il politecnico di Milano, perché l’obbiettivo è inventare nuove leghe che mantengano lo stabilimento piombinese ai massimi livelli di eccellenza mondiale. L’alternativa altrimenti sarebbe che di qui a 30 anni Piombino andrebbe fuori mercato per la concorrenza dei paesi asiatici e africani. Sara quindi un polo di eccellenza per gli acciai speciali.
Ultima nota: Alla domanda fatta dal direttore Trinchini sulla SS398, sulla sua utilità e sui tempi di realizzazione Farid Tidjani, referente in Italia di Cevital, ha commentato che i politici gli hanno confermato la sua realizzazione, ma ne il sindaco Giuliani ne il Presidente Rossi hanno voluto confermare o rassicurare la stampa presente sull’argomento.
Giuseppe Trinchini
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Piombino, non solo acciaio ma anche logistica e agroindustriale
PIOMBINO (LI) – Non solo acciaio. Cevital ha quattro progetti in serbo per rilanciare Piombino. “Le prospettive annunciate dal gruppo algerino, se attuate, riporteranno in poco tempo Piombino non solo a produrre 2 milioni di tonnellate di acciaio ma a sviluppare anche nuove attività produttive e commerciali” commenta il presidente della Toscana, Enrico Rossi. “Isaad Rebrab e un imprenditore con i soldi e affidabile – dichiara ai giornalisti – Ha fatto un’offerta migliore per rilevare il polo siderurgico riuscendo a battere in corsa un’altra offerta consistente”.
Quattrocento milioni dunque subito e un miliardo a regime. Centocinquanta milioni, spiegano i rappresentanti delle azienda nella conferenza stampa nella sala consiliare del palazzo comunale, saranno destinate alla siderurgia, con la linea di produzione spostata all’interno verso la zona del Padule. La vecchia acciaieria, sul porto, lascerà invece spazio all’area logistica (150 milioni) e all’agroindustria (100 milioni subito ed altri 600 milioni in una seconda fase). La bonifica inizierà da subito: Cevital si servirà di tre o quattro aziende in contemporanea per fare il grosso del lavoro in sei mesi.
“Cevital – spiega Rossi – si è impegnata a fare di Piombino un centro logistico e agroalimentare per l’import e export e la produzione di etanolo, mangimi, succhi di frutta, e zucchero: un centro di riferimento per l’intero Mediterraneo e per tutto il mondo”.
Cevital si è impegnata a riassorbire direttamente 1860 lavoratori dei 2200 dipendenti della ex Lucchini: novecento subito per l’attività dei laminatoi, il resto a seguire. Ma alla fine del percorso, è stato sottolineato, i posti di lavoro saranno molti di più degli attuali.
“Ad oggi il gruppo non ha debiti – sottolineano i rappresentanti dell’azienda – e finanzieremo l’investimento di Piombino facendo ricorso alla liquidità di Cevital”.
Fonte: Toscana Notizie
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Da algerini un miliardo per Piombino, Rossi: “Tempi rapidi e investimenti su infrastrutture”
PIOMBINO (LI) – Isaad Rebram – presidente della Cevital, il gruppo algerino che si appresta a rilevare la ex Lucchini di Piombino – ha chiesto tempi rapidi per ottenere le carte e procedere con gli investimenti. E le istituzioni lo hanno garantito. “Organizzeremo nella città uno sportello unico, per tutte le autorizzazioni necessarie a partire: quelle locali e regionali ma anche nazionali” rassicura e ripete il presidente della Toscana Enrico Rossi.
Lo fa uscendo dallo studio del sindaco Massimo Giuliani, dove assieme all’assessore Gianfranco Simoncini, il sottosegretario Velo e il commissario dell’autorità portuale Luciano Guerrieri, ha incontrato il patron algerino per oltre tre quarti d’ora.
Il primo forno si riaccenderà in diciotto mesi, assicurano i portavoce del gruppo: il cronometro partirà ad aprile 2015, quando sarà firmato il contratto. Il secondo forno partirà sei mesi dopo. Lavorerà all’inizio con rottami: allo studio la possibilità di creare in Algeria, dove il gas costa un quinto che in Italia, un impianto per la produzione di preridotto.
Piombino tornerà a produrre acciai di qualità da subito. Ma il gruppo non guarda solo indietro e ai due milioni di tonnellate di acciaio che lo stabilimento può produrre. “Investiremo sulla ricerca e lo sviluppo – racconta il consulente Farid Tidjani – è essenziale perchè Piombino non chiuda tra otto e dieci anni. E noi qui a Piombino vogliamo rimanere a lungo”. Tant’è che si punta ad una collaborazione con l’università di Pisa e il politecnico di Torino. E’ stato lui, che da trent’anni abita a Novara, a far scoprire il sito livornese, galeotto il matrimonio del figlio in Toscana. Obiettivo: farne un centro di riferimento mondiale.
Piombino dunque riparte: quattrocento milioni che il gruppo algerino investirà subito (150 destinati alla siderurgia), un miliardo a regime. Li investirà non solo sull’acciaio, ma anche sulla logistica e l’agro alimentare. “Se siamo arrivati qui è grazie alla lotta dei lavoratori e all’impegno delle istituzioni – dice Rossi – Questa vicenda ci ha fatto anche scoprire quanto importante e determinante sia il lavoro che stiamo facendo su porti e infrastrutture”.
L’accordo di programma firmato l’anno scorso vale 140 milioni: metà ce li mette lo Stato, l’altra metà la Regione. Altri 130 si sono aggiunti con la partita di riconversione del porto e sono quasi tutti finanziamenti regionali. “Proprio il porto ha avuto un grande ruolo nell’attrarre questi investitori stranieri e forse ne porterà anche altri” ricorda Rossi. Lo conferma anche il patron algerino, che sogna di far di Piombino “la stella del Mediterraneo”:
“Quello che da subito ci ha interessato è la prossimità al porto: la logistica ha un peso importante oggi sul costo finale del prodotto”. E tutto oggi passa da Rotterdam.
“Ora – conclude Rossi – dobbiamo mandare avanti assieme al Governo gli investimenti decisi, a partire dalla bretella di collegamento tra l’Aurelia, la città e il porto”.
“La visione di sviluppo dell’area mediterranea legata ai paesi del Nord Africa – aggiunge – può rappresentare davvero la vera svolta per l’economia non solo di Piombino ma dell’intera Toscana, a partire dalla sua costa”.
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Piombino deve diventare un centro mondiale di acciaio di qualità
Gli obiettivi e gli investimenti del Gruppo Cevital
Un gruppo in salute, che non ha debiti ma che percepisce 500 milioni di utili ogni anno, che negli ultimi 15 anni ha visto una crescita annuale del 34% e che dal 2012 ha deciso di investire all’estero.
Il gruppo Cevital si è presentato oggi pomeriggio a Piombino nel corso di una conferenza stampa, descrivendo le caratteristiche degli investimenti che intende avviare a Piombino a partire dai primi mesi del 2015, una volta conclusa la parte contrattuale di acquisto.
Acciaio, industria agro alimentare e logistica sono i tre settori sui quali punta il gruppo, come ha specificato Issad Rebrab presidente di Cevital con 400 milioni di investimenti da spendere in una prima fase così ripartiti: 150 milioni per la siderurgia, 150 milioni per la parte logistica e i restanti 100 milioni per l’agroalimentare. Ci sarà poi una seconda fase, ha specificato Rebrab, per la quale saranno previsti ulteriori investimenti per un totale di un miliardo di euro.
La conferenza stampa, alla quale erano presenti il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, il presidente della Regione Enrico Rossi Issad Rebrab e il consulente Faid Tidjani, il commissario dell’Autorità portuale Luciano Guerrieri,l’on. Silvia Velo, l’assessore regionale Gianfranco Simoncini e il vicepresidente del consiglio regionale Giuliano Fedeli è stata preceduta da un incontro riservato al quale ha partecipato anche il commissario straordinario della Lucchini Piero Nardi.
“Si configura una visione futura e strategica per Piombino nel Mediterraneo – ha detto il presidente Rossi – Sarà cura delle autorità pubbliche provvedere al rilascio di tutte le autorizzazioni nel più breve tempo possibile. Le istituzioni hanno avuto, in primis con la firma dell’Accordo di programma che ha rappresentato un elemento importante per tutta la vicenda.
Anche il sindaco ha evidenziato con soddisfazione il dinamismo di questa grande azienda, un dinamismo che si sposa con l’innovazione. “Quello che abbiamo voluto fare con l’elaborazione dell’accordo di programma” ha affermato Giuliani.
E per quanto riguarda il maxirisarcimento del danno di 400 milioni di euro al Ministero dell’Ambiente l’on. Velo ha anticipato che, visto l’impegno del governo nella vicenda, la causa del risarcimento per danni non inciderà sui diritti dei lavoratori e sul tfr”.
Rebrab nel corso della conferenza stampa ha risposto alle numerose domande dei giornalisti descrivendo le caratteristiche degli investimenti.
“L’’intenzione è quello di smantellare entro 6 mesi dalla firma del contratto l’acciaieria e l’altoforno per poi concludere la bonifica e realizzare la piattaforma logistica con la realizzazione di 150mila metri quadrati di capannoni – ha spiegato Rebrab – Concentremo tutta l’attività siderurgica dove attualmente ci sono due laminatoi. Il primo forno elettrico da 1 milione di tonnellate sarà realizzato entro 18 mesi, il 2° forno, per un altro milione di tonnellate, in 24 mesi.
Per quanto riguarda la questione dell’approvigionamento energetico, Rebrab ha affermato che è allo studio la costruzione di un impianto di realizzazione di preridotto in Algeria, dove il gas ha un costo molto inferiore rispetto all’Italia (1/5 di meno). Dal momento che la costruzione dell’impianto potrebbe richiedere circa tre anni di tempo, nel frattempoil forno funzionerà con rottame per la realizzazioni di acciai speciali.
Un punto fondamentale, inoltre, la realizzazione di un centro di ricerca sull’acciaio per arrivare a creare acciai speciali. Fondamentale infatti insistere moltissimo sulla qualità dei prodotti e Piombino deve diventare un centro mondiale di acciaio di qualità.”
Sulla logistica ha spiegato di voler creare una piattaforma di commercializzazione anche di pezzi di ricambio per automobili tra sud Europa e Medio oriente rivolgendo la propria attenzione anche alla Corea per un progetto portuale di terminal container.
Per l’agroalimentare Rebrab ha confermato l’interesse nei confronti di quattro settori fondamentali: la produzione di succhi di frutta, zucchero, olio di soia e mangimi animali.
Massime garanzie dal punto di vista occupazionale con l’assunzione di tutto il personale attuale diretto e, man mano che procedono i lavori, con una previsione di altrettante assunzioni, per ulteriori 2000 dipendenti, considerando tutti e tre i settori di interesse.
Fonte: Comune di Piombino
Sembra arrivato Babbo Natale con il sacco pieno di regali. Da Khaled a Rebrab una bella differenza. L’amico dell’Anselmi un’arabo mascalzone glorificato dai sindacalisti locali come Lami, Renda, Fagioli , è scomparso rincorso dalla gendarmeria mentre l’ex sindaco si è dato finalmente alla musica. Il fatto curioso è che l’algerino è comparso non appena l’uomo della svolta epocale è tornato a casa. Ma non è che qualcuno ha manovrato tutto questo proprio per non dare più spazio all’innovatore che scoprì l’acqua che bolle ?.