IMU TERRENI: OK DA CIA E COLDIRETTI SUL RITIRO DEL DECRETO
Val di Cornia – IMU sui terreni agricoli, no ad un imposta sbagliata che avrebbe penalizzato ingiustamente l’agricoltura provinciale, bene il ripensamento del governo che ha ritirato il decreto attuativo.
“In una situazione di perdurante difficoltà del settore agricolo ,provato dalla crisi economica e dalle calamità naturali che in questo anno non hanno risparmiato nessun raccolto ,l’introduzione dell’IMU agricola sui terreni , che sono il principale fattore della produzione in agricoltura , rischiava di essere una patrimoniale pesantissima ed una beffa inaccettabile “
E’ con queste parole che il Presidente Provinciale CIA Cinzia Pagni ha accolto con soddisfazione la notizia dell’intenzione del governo di rinviare ,probabilmente al giugno del prossimo anno, il decreto riguardante la revisione della tassazione dei terreni agricoli . Per la provincia di Livorno l’imposta ,così come prevista dal decreto ministeriale avrebbe coinvolto tutto il territorio provinciale con poche esclusioni relative forse al territorio insulare.
La norma ,si legge ancora in una nota della CIA, che prevedeva la scadenza di pagamento fissata per il prossimo 16 dicembre, avrebbe violato tra l’altro palesemente il principio sancito nello “statuto del Contribuente” che vieta di prevedere adempimenti per i contribuenti prima di 60 giorni dall’entrata in vigore di provvedimenti in attuazione di nuove leggi.
Nella sostanza ,con l’IMU sui terreni agricoli ,si sarebbe introdotto un balzello con costi elevati per l’agricoltura provinciale mettendo a dura prova la tenuta di un settore i cui margini di reddito sono da tempo ai minimi termini.
L’auspicio è che il governo, nel rinviare l’entrata in vigore delle nuove norme, possa rivedere nel merito e nel metodo un provvedimento che nelle ultime ore ha suscitato forte apprensione tra gli agricoltori . Non si può infatti avere tenere in considerazione il solo parametro dell’altitudine geografica per determinare un’imposta che avrebbe creato disparità inaccettabili tra territori .
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IMU SUI TERRENI: COLDIRETTI, BENE RINVIO E NUOVI CRITERI
Il Governo ha immediatamente colto la necessità del rinvio del pagamento dell’Imu agricola e della definizione di un adeguato criterio per la delimitazione dei terreni agricoli interessati. Ad affermarlo è la Coldiretti Toscana, dopo l’annuncio del sottosegretario all’economia Paolo Baretta sul fatto che “il governo sta provvedendo ad una modifica delle modalità relative all’applicazione del decreto legge 66/2014 relative all’Imu agricola, con l’obiettivo di rinviarne il pagamento stabilito per il 16 dicembre 2014, anche al fine di rivedere i criteri applicativi”.
Nel sottolineare l’importanza di confermare la fondamentale scelta di differenziare l’imposta a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoltori professionali, Coldiretti ricorda che proprio ieri aveva lanciato l’allarme sul fatto che la scadenza ravvicinata al 16 dicembre violava il principio della collaborazione sancito dallo Statuto del Contribuente. Ma era stata anche denunciata la disparità di trattamento legata alla scelta di far pagare l’Imu sui terreni in base all’altitudine in cui si trova il palazzo comunale, con l’effetto che campi confinanti, appartenenti addirittura allo stesso proprietario, avrebbero avuto tassazioni differenti.
L’incoerenza del criterio di calcolo aveva generato tensioni sul territorio e rischiava di attenuare l’importanza della positiva scelta di differenziare l’imposta a favore degli agricoltori professionali, coltivatori diretti e imprenditori agricoli iscritti nella relativa gestione previdenziale, che continuano a godere, in zone montane o di collina, della esenzione Imu.