PIOMBINO: GUERRIERI IN TERZA COMMISSIONE SUI DISABILI GRAVISSIMI
Piombino (LI) – La Terza Commissione consiliare si è riunita lo scorso Mercoledì 3 Dicembre alle ore 15,30 e al primo rdine del giorno aveva l’incontro con Alberto Guerrieri, referente dell’associazione “Diritto ad una vita dignitosa”, sul tema “Tutela dei diritti dei disabili gravi e gravissimi” in merito alle condizioni in cui vertono questi soggetti, ossia persone che sono immobilizzate, gravemente paralizzate ma ancora mentalmente lucide (i cosiddetti “Locked-in”).
Durante la discussione sono emerse specifiche questioni inerenti la mancanza di un progetto completo di inserimento sociale a livello locale. I disabili gravissimi che non sono nelle strutture, ma che vogliono vivere una vita dignitosa a casa propria sono totalmente abbandonati per ciò che riguarda il loro tempo libero, come se non avessero diritto ad avere una vita, che già di per se è comunque difficile.
Alberto Guerrieri ha esposto la vicenda di suo figlio mettendo in evidenza chiaramente che purtroppo le famiglie sono l’unico riferimento per queste persone con gravissime disabilità.
Peraltro in tutta questa vicenda l’amministrazione di Piombino è stata sempre abbastanza latitante, come ha raccontato Guerrieri, e si è creato un muro che solo grazie alla sua tenacia ed alla sua caparbietà si è incrinato, ma solo per interventi esterni all’ambito locale. Infatti con gli amministratori precedenti vi sono state molte polemiche e dibattiti accesi, che abbiamo raccontato in molti nostri articoli, fino al punto che l’ex sindaco e l’ex assessore competente hanno temuto che Guerrieri , come da lui stesso affermato in commissione, per le parole forti espresse contro di loro sarebbe potuto diventare per loro una minaccia, visto che era regolarmente in possesso di fucili da caccia. Ovviamente tale ipotesi era fuorviante e pretestuosa.
Comunque la terza commissione e l’assessore attuale hanno dimostrato interesse, anche se è emerso che dopo 8 anni l’amministrazione, anche se rinnovata, è ancora parzialmente informata sulla vicenda. Le parole dell’assessore che non ha voluto fare promesse immediate, ma ha garantito un monitoraggio della situazione, ha sollevato precise perplessità in merito ad un’eventuale intervento concreto.
Nella commissione sono emerse la poca qualità dialettica dei consiglieri, ma soprattutto la scarsa capacità analitica, in quanto a parte qualche frase fatta era evidente la poca conoscenza della rilevante tematica sociale, e i presenti non hanno certo dato un segnale positivo, come dopo tanto tempo Guerrieri invece avrebbe voluto.
La richiesta è stata chiara e precisa: la garanzia che vi sia qualcuno che possa accompagnare continuativamente per l’inserimento sociale i disabili gravissimi, come accade già per quelli con disabilità parziali o meno gravi, pertanto è una questione di risorse e null’altro.
«Se in Toscana c’è un disabile grave ogni 7.000 persone – ha concluso Guerrieri – ed in Piemonte uno ogni 18.000, la realtà è che, o la Toscana è maledetta e ci può stare, o che si fa di tutta l’erba un fascio, senza considerare che ogni disabile è diverso dall’altro ed ha bisogno di interventi specifici».