LUCCHINI: FIRMATO IL PRELIMINARE DI VENDITA CON CEVITAL
ROMA – Oggi 9 dicembre è stato firmato il preliminare di vendita per la Lucchini di Piombino con la multinazionale algerina Cevital nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, di Issad Rebrab (presidente Cevital), del commissario straordinario Lucchini Piero Nardi, del ministro per lo sviluppo economica Federica Guida, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e del Sindaco di Piombino Massimo Giuliani.
L’accordo Lucchini-Cevital è «strategico: un grande messaggio agli investitori stranieri e per il futuro di un settore assolutamente decisivo nel domani». Lo ha detto il premier Matteo Renzi dopo la firma dell’accordo. Il premier ringrazia i sindacati «perché – sottolinea – abbiamo opinioni diverse su tante questioni ma nel merito di vertenze fondamentali» come quella di Piombino «è importante lavorare insieme». E ringrazia il Comune di Piombino e la Regione Toscana, «che hanno avuto una straordinaria determinazione in tante vertenze. Piombino – conclude Renzi – è un pezzo di futuro dell’Italia: l’industria manifatturiera, siderurgica, tradizionale è pezzo di futuro e non solo di passato», sottolinea. E subito, secondo la sua consuetudine un tweet: «Firmato a Palazzo Chigi l’accordo per Piombino. Un progetto ambizioso che rilancia crescita e lavoro. Dopo Terni un’altra buona news» accompagnando lo scritto con l’hashtag «#italiariparte».
Dopo la firma dell’accordo tra Lucchini e Cevital, il premier ha tenuto un discorso: «Voglio esprimere la mia soddisfazione, gioia, gratitudine per l’importante accordo siglato oggi», ha affermato. «L’apertura all’investimento straniero è un orgoglio» dice il premier, sottolineando, forse involontariamente, che nessun gruppo italiano si è fatto avanti per salvare le industrie nazionali. «Saremo al fianco delle imprese – ha assicurato Renzi – con la disponibilità del Comune e della Regione e con il lavoro del governo. Siete i benvenuti», ha poi detto al presidente di Cevital, sottolineando «la qualità dei lavoratori» di Piombino. Cevital intende non solo mantenere tutto il personale della Lucchini ma anche «aumentare l’occupazione nei prossimi quattro anni»: a confermarlo è stato oggi il presidente del gruppo algerino, Isaad Rebrab.
Ovviamente tutti i politici coinvolti hanno avuto l’interesse di salire sul carro del vincitore. Se il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi rivendica il ruolo centrale della sua amministrazione affermando che «il vero protagonista di questa vicenda è stato l’intervento pubblico con gli investimenti per l’ammodernamento (130 milioni), le bonifiche e gli incentivi per il polo siderurgico (altri 140 milioni). Tutto questo ha creato le premesse per attrarre investimenti. Gli accordi di programma, quando non sono solo carta e inchiostro ma c’è la volontà di farli funzionare, sono una leva per lo sviluppo. Qui a Piombino i lavori sono partiti, stanno andando avanti e saranno conclusi nei tempi stabiliti. Gli imprenditori sono venuti, hanno visto che facciamo sul serio e si sono impegnati», anche il Sindaco di Piombino Massimo Giuliani non nasconde la propria soddisfazione: «da oggi siamo legittimati a sperare in un futuro migliore per Piombino – ha detto il Sindaco – Piena soddisfazione quindi e un grande messaggio di fiducia. Voglio ringraziare a questo proposito tutti i soggetti che hanno avuto un ruolo decisivo per il buon esito di questa vicenda e il commissario straordinario Nardi per l’attenzione e la scrupolosità dimostrate. La ratifica definitiva dovrà essere formalizzata entro 90 giorni. Questi tre mesi serviranno a definire ulteriormente tutti i dettagli e a svolgere le trattative necessarie per arrivare alla firma di un contratto finale entro marzo, secondo i tempi già annunciati da Cevital».
Ma ci ha pensato Valerio Fabiani, Segretario di Federazione del PD Val di Cornia-Elba, a riportare con cautela i piedi per terra non indulgendo in trionfalismi: «il lavoro di squadra svolto fino a questo momento sarà indispensabile anche per tutto quello che succederà a partire da ora, e dunque già in questa fase transitoria che precederà la concretizzazione dell’offerta di Cevital». E poi in futuro, quando il territorio si troverà di fronte di fronte alla sfida vera e propria e alla necessità di riaggiornare il proprio modello di sviluppo, sia nell’assetto della siderurgia, sia sul piano della diversificazione: «la quale, a sua volta – conclude Fabiani – dovrà tenere conto sia dell’intera proposta di Cevital, sia delle altre specificità che già da ora caratterizzano Piombino e l’intera Val di Cornia».
Il passo da ora alla concretizzazione delle promesse algerine è quindi ancora lungo e irto di difficoltà , anche se oggi a Roma è stata gettata la base per un futuro possibile della nostra costa toscana.
Andrea Panerini