EDITORIALE: QUANDO INDICANDO LA LUNA SI GUARDA IL DITO
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: QUANDO INDICANDO LA LUNA SI GUARDA IL DITO
Corriere Etrusco “numero 86” del 9 gennaio 2015.
Nella città di Piombino maggioranza e opposizioni continuano a parlare serenamente, in attesa delle prossime regionali, del più e del meno pur di non affrontare i problemi stringenti della città.
A dieci giorni dal capodanno, e a venti giorni dalla prima sfilata del carnevale di Viareggio, ancora tutti a discutere se sono più importanti i fuochi o le orecchie degli animali. Con gli animalisti, ai quali è stata venduta l’idea che è stato fatto per loro, soddisfatti per i loro amici a 4 zampe e le opposizioni che si allineano a discutere animatamente della questione.
Altro problema da azzeccagarbugli è la sosta con il disco orario sulle strisce blu. Manca la delibera di giunta e c’è il rischio di annullamento delle ipotetiche multe che di sicuro non saranno fatte. Nonostante la sua debolezza quindi, questa amministrazione comunale può dormire sogni tranquilli, perché le opposizioni, nonostante i suggerimenti dati anche dalla stampa, quando “giocano” lo fanno perennemente in trasferta.
Sono stati trattati argomenti sui media locali ben più importanti e di difficile soluzione come ad esempio il caso Asiu-Tap, la vicenda dei revisori dei conti che alla fine hanno avuto ragione, con il loro milione e mezzo di tagli di bilancio, il futuro della patrimoniale, lo stato in cui si trova il golfo di Baratti “patrimonio dell’Unesco”, oppure i problemi sociali della città, come la povertà diffusa o i problemi di immigrazione.
Altri temi, non meno importanti sono l’avvio dell’Unione dei comuni, che il sindaco di Suvereto Parodi chiede urgentemente, la riforma della società Parchi che deve diventare vero volano di promozione turistica e la concretizzazione di tutte le novità promesse da Cevital e Autorità Portuale.
Invece di parlare del presunto flop di turno, avremmo piacere, viste le imminenti regionali, che maggioranza e opposizioni ci dicano per quale motivo dovremo, fra qualche mese, tornare a dargli fiducia col voto, e oltre che per chi votare, magari dirci anche per cosa.
Giuseppe Trinchini
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In Toscana si sta discutendo della nuova legge regionale sui parchi mentre i parchi provinciali dei Montioni e dei Monti Livornesi dopo la messa in pensione delle province sono in cerca di casa. Una ragione in più perchè il Parcoi della Val di Cornia assuma finalmente un ruolo davvero regionale per sgombrare finalmente il campo anche da posizioni municipali volte -pesna te!- a risparmiare tagliano le politiche di tutela. Con le bischerate non si andrà lontano.
Renzo Moschini
Analisi perfetta, ma non si preoccupi Trinchini, questa è una città che vive alla giornata e nessuno risponderà alle sue domande… dopo dieci anni di fallimenti ormai la gente ci ha fatto la bocca e quindi va bene così.
Si riscuote senza lavorare, e questo avverrà anche per i prossimi due o tre anni.
E quindi tutti a caccia e a totanare, del doman non v’è certezza, chi vuol esser lieto sia…
Giuseppe i problemi elencati (al di la delle varie polemiche quotidiane) sono i reali problemi che ci attanagliano ma che purtroppo pochissimi vogliono cercare di capire il problema? è che siamo piombinesi tutto c’è dovuto tanto qualcuno ci penserà
Per fortuna su questo numero ci sono anche i nostri comunicati sulla mancata integrazione a favore dei lavoratori delle fabbriche piombinesi e sulla mancanza di certezze, progetti concreti e piani industriali per Piombino. Mi sia consentito, ma almeno Rifondazione Comunista dei problemi più gravi se ne occupa.
Gentile signor Callaioli,
non dubito del suo impegno, ma a distanza di sei mesi l’opposizione è già sfiancata, stanca e assente… e ci sono ancora 4 anni e mezzo.
Possibile che con tutte le castronerie che ci sono non riusciate a far passare messaggi in città? Oppure affrontare un argomento tutti insieme e perseguitarli su quello fino a vederne la fine?
Ad esempio l’ASIU. picchiate su quella e andate tutti insieme fino in fondo su quell’argomento fino al ripristino della legalità anche usando la magistratura se serve. Poi passate ad altro.
L’alternativa è quella di fare le comparse per altri 4 anni e mezzo… forse vale la pena dimettersi e dedicare più tempo alla propria famiglia. E’ speso sicuramente meglio.
Piombino è cittadina paranormale. Dicendo questo intendo dire che vive in un mondo parallelo, vicino al mondo reale ma con regole, sentimenti, sensazioni, propositi, analisi sociali, economiche e politiche tutte sue, in verità molto seducenti. I suoi abitanti sono come sonnambuli si muovono senza avere coscienza di quello che fanno, con il cervello perso nella nebbia. Credono a tutto, credono a tutti i Khaled che passano. Credono che un grande sindaco non sia quello che risolve i problemi ma al contrario quello che contribuisce a dilatarli facendo credere che il suo è un impegno totale per la comunità. Non certo per la sua carriera, bensì per il bene comune. Sono attratti dall’effimero anziché dal concreto. Una bugia ben detta li rasserena e consente loro di tornare a casa tranquilla. Tutti i servizi pubblici sono allo stremo, pieni di debiti e mal gestiti. Qualcuno protesta ? No. Domani, hanno detto quelli del PD, tutto sarà risolto, non state ad angustiarvi. L’Asiu, la sanità, la Parchi, le bonifiche, il commercio, l’industria, il sociale, la viabilità sono allo sbando ? Tranquilli una Concordia prima o poi arriverà in porto e tutto sarà bello come prima. Cevital. È Cevital il nostro angelo custode. Parlate con lui, chiedete a lui e vi sarà dato quel che desiderate. Lavoro, ambiente, bonifiche, il Centrale, due forni elettrici in due anni, milioni di succhi di frutta da stappare, alcool dalle barbabietole, centrali elettriche a basso costo, il mercato coperto ristrutturato, la squadra di calcio in serie A , e per la felicità del nuovo sindaco una piscina olimpica ne giro di un anno. Un consiglio: attenzione, non gridate ai sonnambuli quando si trovano a passeggiare sui tetti, potrebbero cadere e farsi male. Molto male.
Detto questo, stabilito che Piombino, a conti fatti, è decisamente allo sbando (non che l’Italia, in genere, se la passi poi tanto meglio…) e considerato che a elezioni ultimate saremo senza dubbio punto e da capo, la domanda sorge spontanea: a chi caspita dobbiamo rivolgerci? Dato per sicuro che un po’ tutti pensano per sé, per il proprio tornaconto (più o meno evidente), che il senso di collettività e bene comune è sparito da tempo immemore, che viviamo (questo va riconosciuto) in un paese complicato, in cui passa la voglia di investire, darsi da fare e conviene sempre più rimanere nell’ombra e esporsi il meno possibile, a questo punto, che si fa? Il timore è che questa mentalità riuscirà perfino a succhiare ogni linfa anche dall’investimento algerino, lo spolperà fino all’osso per qualche anno vivendoci di rendita e false promesse, per poi abbandonare tutto a chi, a quel punto, avrà la sfortuna di esserci. Non mi sento di vivere in una società organizzata, viva, attiva, lungimirante (anche per i figli che verranno), bensì in un contesto egoista, misero, qualunquista, in cui tutti non si preoccupano di “pulire”, tanto qualche locco prima o poi ci penserà. Siamo tutti primedonne di uno spettacolo che vogliamo far passare per vincente con il sudore di altri, non crediamo veramente e profondamente in una possibile, comune rinascita della città, bensì ci affanniamo a parlare, a giudicare, a sentenziare, ma dai nostri angolini caldi, e aspettiamo… il nulla!
“Dato per sicuro che un po’ tutti pensano per sé, per il proprio tornaconto (più o meno evidente), che il senso di collettività e bene comune è sparito da tempo immemore, che viviamo (questo va riconosciuto) in un paese complicato, in cui passa la voglia di investire, darsi da fare e conviene sempre più rimanere nell’ombra e esporsi il meno possibile, a questo punto, che si fa?” Risposta: si va al supermercato a comprare le scatolette per i cani e poi si portano a spasso. E’ la dimostrazione di come alla gente stia bene questo regime. In fondo non è passato molto tempo da quando alla gente stava bene un altro regime.