LUCCHINI: CEVITAL CONFERMA AI SINDACATI IL PIANO INDUSTRIALE
Piombino (LI) – Questa mattina (Venerdì 9 gennaio), dopo la visita di ieri al sindaco Massimo Giuliani da parte degli algerini, primo incontro formale per la Lucchini tra l’Azienda, i sindacati (Fim, Fiom e Uilm) e Cevital, che si è concluso dopo circa due ore di colloquio con alcune buone notizie per il futuro dello stabilimento.
Sul tavolo, le tempistiche sulle realizzazioni dei progetti industriali su Piombino da parte degli algerini; il futuro dell’occupazione e il trasferimento della procedura di amministrazione straordinaria sotto la nuova proprietà. Per i sindacati, è solo il primo step del confronto su un progetto che non riguarda solo il settore della siderurgia.
I vertici di Cevital, che si insedierà ufficialmente come nuova proprietà il primo aprile 2015, secondo quanto si è appreso, hanno confermato ai rappresentanti sindacali che in tempi brevi saranno ordinati dai fornitori gli impianti per l’acciaieria: i forni elettrici e un nuovo treno rotaie.
Il 12 gennaio ripartiranno intanto i treni di laminazione vergella e rotaie, un paio di settimane dopo il treno medio piccolo, che ha bisogno di alcuni interventi di riparazione. Dal primo aprile – hanno confermato gli algerini ai sindacati – tutti i treni di laminazione marceranno a pieno ritmo su 21 turni settimanali. Risolto, infatti, il problema dell’acquisto di blumi e billette che saranno reperite sul mercato. Non si ferma quindi la produzione di rotaie nell’attuale impianto.
Dal 23 gennaio, infine, quando è stato fissato il prossimo incontro con i sindacati, si entrerà nel vivo delle questioni con una serie scadenzata di appuntamenti programmati. Verranno messe a fuoco le tempistiche di realizzazione dei progetti e il passaggio dei lavoratori dalla Lucchini amministrazione straordinaria a Cevital. La discussione finale sarà comunque conclusa al ministero dello Sviluppo e del Lavoro, quando i sindacati chiederanno di garantire gli strumenti per la formazione professionale e gli ammortizzatori sociali necessari, in attesa del completamento dei progetti.
Gli impianti: Le potenzialità della nuova acciaieria elettrica da due milioni di tonnellate all’anno che intendono realizzare gli algerini sarebbero interamente sfruttate realizzando un quarto laminatoio. Tutto l’acciaio prodotto verrebbe dunque trasformato in materiali finiti.
Prioritario per Cevital comunque liberare l’ex area a caldo dagli impianti che non saranno più utilizzati: altoforno, cokeria, acciaieria già a partire da aprile e potrebbe durare circa 12 mesi.Gli spazi vicino alla città ospiteranno infatti le attività agroalimentari e della logistica, le prime che potrebbero essere in grado di partire. Per la parte siderurgica è infatti previsto uno stop di almeno due anni per realizzare i forni elettrici.
Per quanto riguarda il nome della nuova società è stato confermato che si chiamerà Cevitaly Steel Piombino (ex Lucchini), con il nome del cavaliere che per ragioni commerciali continuerà ad apparire per un periodo limitato insieme al nuovo.
Giuseppe Trinchini
_______________________
I commenti dei sindacalisti Renda, Gabrielli e Fagioli:
RENDA (UILM), CONFERMA CHE CEVITAL DÀ SICUREZZA
“Oggi abbiamo avuto la conferma che Cevital è un gruppo importante e preparato che sicuramente dà sicurezza per il futuro”. Lo ha detto il segretario della Uilm di Livorno Vincenzo Renda al termine dell’ fine incontro con il presidente di Cevital. “Sappiamo comunque che ci aspetta un periodo di transizione per il quale, durante la realizzazione dei nuovi impianti, occorrerà usufruire degli strumenti idonei alla formazione dei lavoratori a anche agli ammortizzatori sociali. Alla nostra richiesta di garanzia occupazionale per tutti i lavoratori – ha aggiunto il sindacalista – c’è stato risposto che è in via di definizione il piano complessivo che riguarda gli organici”.
GABRIELLI (FIOM), GARANTITI INVESTIMENTI A BREVE
“Sono stati garantiti tutti gli investimenti in tempi brevi, per avere quantità e qualità di prodotti con le nuove tecnologie”. Così il segretario Fiom Luciano Gabrielli sull’incontro di oggi a Piombino tra sindacati e dirigenza Cevital. “Il 23 gennaio ci sarà l’incontro ufficiale con Cevital, il commissario Nardi e sindacati – ha aggiunto Gabrielli – e si comincerà la discussione per costruire anche l’accordo sindacale. Al momento c’è una distanza sugli organici, ma c’è la buona volontà sia da parte dell’azienda che da parte nostra per trovare le soluzioni. Servirà anche l’impegno del ministero: nei due anni in cui si realizzeranno gli impianti sarà necessario ricorrere anche a solidarietà e cassa integrazione oltre che alla formazione. Sarà un banco di prova per le istituzioni a tutti i livelli, perché se i permessi non verranno concessi con rapidità, un giorno di ritardo significa un giorno in più di cassa integrazione per oltre 2mila persone”.
FAGIOLI(FIM), CONFERMATO IL PIANO INDUSTRIALE
“Sul piano industriale ci hanno confermato tutto quello che avevano già anticipato”, ha detto anche Fausto Fagioli segretario della Fim. “Poi rimane aperto il discorso sul personale – ha aggiunto Fagioli – che verrà affrontato anche con il ministero perché nel periodo di realizzazione dei nuovi impianti, circa 24 mesi, chiederemo che vengano attivati gli ammortizzatori sociali necessari a traghettare il personale durante questa fase. Ci hanno annunciato poi che sarà costituita una holding che riunirà il gruppo con quattro branche: la parte siderurgica si chiamerà Cevitaly Steel Piombino ex Lucchini, poi la Gsi, e infine Cevitaly Agroalimentare e Cevitaly Logistica”.
___________________________
___________________________
PIOMBINO: SI VA PIANO, FORSE LONTANO
Si apre la trattativa sindacale e legale per il definitivo subentro degli algerino di Cevital nell’area industriale piombinese, previsto tra marzo e aprile. In questo fine settimana Issad Rebrab e il suo consulente per l’Italia Farid Tidjani stanno incontrando i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm e da qui a poche settimane sarà annunciato il nuovo management dell’azienda con il nuovo amministratore delegato e il capo del personale, ai quali guardano con speranza i numerosi cassaintegrati e i disoccupati di Piombino.
Il 7 gennaio scorso i rappresentanti sindacali hanno avuto un incontro preliminare con il Sindaco di Piombino Massimo Giuliani per poter giungere ad una posizione comune tra lavoratori e amministrazione locale nei confronti della nuova proprietà. Il punto centrale di tutta l’operazione non è tanto la realizzazione del forno elettrico, aspettato quasi messianicamente dagli operai e che non sarà operativo almeno prima di 18/24 mesi, ma la portualità. Cevital infatti ha fatto sapere chiaramente che vuole far diventare Piombino uno scalo internazionale verso l’Africa, il resto dell’Europa e con ogni probabilità anche le Americhe per i propri prodotti e che considera essenziale la realizzazione dello zuccherificio, forse di una vetreria, pensando anche ad un marchio per lanciare nel mercato internazionale i prestigiosi prodotti agro-alimentari toscani.
Ovviamente in questo scenario, che prevede l’agro-alimentare a ridosso della città e il siderurgico verso la Dalmine, diventano prioritarie le opere da realizzare nel porto e nella viabilità, prima tra tutte il prolungamento della SS398 che pare giunto a un punto morto dopo il rifiuto di SAT (Autostrada Tirrenica) di realizzare la strategica opera viaria. Secondo il commissario dell’Autorità portuale Luciano Guerrieri, numerose ditte italiane e straniere si sono interessate alle nuove banchine e all’area retroportuale. Con la SS398 prolungata e il completamento della Grosseto-Fano i traffici dovrebbero aumentare anche verso il Triveneto e la Lombardia.
Cevital conta di portare, oltre al traffico legato alla siderurgia, un movimento merci di oltre sette milioni, di cui almeno tre di zucchero ed olio. Quindi rispetto alla precedente movimentazione, il porto di Piombino dovrebbe, a pieno regime, raddoppiare i propri traffici portandosi al dodicesimo posto tra i porti italiani per traffico merci, a pari merito con La Spezia e a meno di 10 milioni di distanza da quello di Livorno.
Altro tema delicato e al tempo stesso strategico per Cevital, è la competitività energetica, soprattutto nei confronti del Nord Europa. Apparendo tramontata l’ipotesi carbone, sgradita all’amministrazione comunale, ai cittadini e agli ambientalisti e per di più dispendiosa, non è peregrina l’ipotesi dell’alimentazione tramite rigassificatori con navi provenienti dall’algeria. In un secondo momento potrebbe realizzarsi un grande impianto a biomasse ricavate da rifiuti e scarti della lavorazione agro-alimentari.
Sono tutte ottime prospettive per Piombino, per riassorbire i lavoratori della ex Lucchini e magari assumerne anche altri. Speriamo solo che non siano solo speranze di inizio anno ma che i piombinesi possano festeggiare la prossima Pasqua, con la presentazione dei piani industriali, in modo più sereno.
A.P.