PIOMBINO: CHIAREI RISPONDE SULL’INCURIA A BARATTI
Piombino (LI) – L’assessore Chiarei risponde, dopo quasi venti giorni, alle segnalazioni denunciate nel nostro fotoservizio (articolo del 2 gennaio) del Corriere Etrusco, relative allo stato di incuria dell’area compresa tra “Porto Baratti” fino alla fontana di San Cerbone. Nel servizio si faceva riferimento, tra le altre cose, alle condizioni in cui versa lo scavo archeologico presso la chiesa di San Cerbone e al degrado lasciato dai residui dei geotubi posizionati a suo tempo per la difesa di quel tratto di litorale.
«Per quanto riguarda le rimanenze dei geotubi, effettivamente c’è stato un disguido con le ditte esecutrici nella fase di chiusura del cantiere che è avvenuta nel periodo prenatalizio – afferma l’assessore Chiarei nella nota – In un secondo momento le ditte sono intervenute, l’area è stata ripulita, e l’intero contenuto conferito in discarica. In questo senso mi sento di affermare che il Comune ha adempiuto alla parte che lo riguardava».
«Resta inteso – prosegue Chiarei – che l’intervento di protezione della chiesetta di San Cerbone rimane una soluzione di emergenza in virtù anche delle problematiche a carico della strada retrostante. La soluzione strutturale attesa da tutti è il noto progetto della Provincia che prevede sostanzialmente due lotti funzionali in cui si dovranno chiudere i canali sottomarini per impedire ai sedimenti di fuoriuscire dal golfo ed un ripascimento vero e proprio.
La Regione Toscana sta valutando come procedere anche in relazione ai cambiamenti di competenze delle province. Nei prossimi mesi uscirà il documento annuale di programmazione regionale per gli interventi di difesa della Costa ed allora si capirà se l’attuazione del progetto passerà al Comune. Al momento attuale abbiamo dato una disponibilità di massima con lo spirito di favorire la realizzazione di un’opera attesa da troppi anni».
«Le altre segnalazioni invece – ha precisato Chiarei – sono inerenti alle attività di scavo archeologico. Nel mese di ottobre il Comune ha segnalato tali problematiche alla Sovrintendenza dei Beni archeologici mediante lettera ufficiale. Ad oggi – ha concluso l’assessore – non abbiamo ancora ricevuto risposta».
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Avete mai provato a dialogare con un muro. È cosa assai difficile perché per quante domande voi facciate non riuscirete mai ad avere una risposta. Il muro è inamovibile nelle sue posizioni. Non da segni di vita, non ha un attimo di incertezza, non un tremito, niente espressione, non c’è avvisaglia di pensiero dietro quella maschera d’intonaco. Qui da noi Chiarei che si avvia verso i quindici anni di mandato assessoriale rappresenta quel muro.Egli non ha dato ancora segni di vita politica. È come un pezzo del Vallo di Adriano, baluardo insuperabile e non scalfibile. Cosa abbia fatto in dieci anni lo sa solo Anselmi e pochi altri .Cosa farà per i prossimi cinque solo Dio lo vede. Essendo stato confermato nel ruolo insieme ad altri significa o meglio farebbe pensare che in Piombino per quel posto come lui non ce ne sono altri. Siamo alla frutta, l’unica fortuna è che Cevital dice che farà qui un polo mondiale agroalimentare specializzato in frutti esotici, le banane. Si dice che Chiarei illustrerà ai piombinesi ,con esempi dal vivo ,come raddrizzarle. E questo non è poco.
sembra che l’importante sia “adempiere”, non fare le cose… un chiaro esempio di pararsi il c… e nient’altro
«Nel mese di ottobre il Comune ha segnalato tali problematiche alla Sovrintendenza dei Beni archeologici mediante lettera ufficiale. Ad oggi – ha concluso l’assessore – non abbiamo ancora ricevuto risposta».
La toppa è peggio del buco… sono passati 4 mesi da quando il comune ha scritto alla Sovrintendenza… e se non gli rispondesse mai?
Io voglio testimoniare, ma è sotto gli occhi di tutti, la condizione del nostro ambiente: sporcizia in ogni luogo. Critico chi sporca (si vede gettare dalle auto) ma critico anche noi stessi che non facciamo niente per “pulire”. L’ambiente è “casa nostra”…