PELLEGRINI: «I SERVIZI SONO PUBBLICI E TALI RESTERANNO»
Piombino (LI) – L’assessore alla cultura Paola Pellegrini interviene sulla questione legata al progetto di esternalizzazione di alcuni servizi relativi alle biblioteche civiche e all’archivio storico, chiarendone alcuni aspetti sostanziali ed evidenziando la volontà e l’importanza di mantenere pubblici questi servizi.
“Nell’esternalizzazione, indipendentemente dal soggetto gestore (cooperativa sociale, privato convenzionato….), il servizio continua ad essere garantito in maniera universale, con standard e criteri qualitativi di responsabilità definiti dal pubblico, con costi che quindi rimangono anche a carico del Comune (appalto, formazione, sperimentazioni di nuovi modelli, aggiornamenti, manutenzione e ammortamento immobili, supporti ecc.). Il nostro proposito infatti, tra l’altro già sperimentato da alcuni anni per le biblioteche di Piombino e Riotorto con la presenza della cooperativa Cosmo-Itinera, prevede l’appalto di una parte dei servizi alla cooperativa, mantenendo la direzione e il coordinamento a un funzionario pubblico.
Le parole sono importanti e quindi è essenziale puntualizzare queste cose, essendo senza ombra di dubbio il Comune di Piombino un difensore del mantenimento pubblico dei servizi erogati.
Privatizzare in senso stretto infatti, farebbe certamente risparmiare alla finanza pubblica, ma in questa ipotesi il Comune smetterebbe di garantire in modo universale un certo tipo di servizio lasciando che il cittadino acquisti “liberamente” sul mercato pagando interamente di tasca propria.
Il dibattito rischia di essere quindi fuorviante parlando di privatizzazione senza far riferimento invece a un modello che quasi tutte le amministrazioni comunali ormai sperimentano da anni come sistema di welfare, e che consente di mantenere il servizio come pubblico con una formula capace di sopperire alla continua diminuzione del personale interno e alla contemporanea richiesta di miglioramento e aumento dei servizi al pubblico. L’incremento degli orari di apertura al pubblico della biblioteca, ad esempio, sono stati possibili proprio grazie all’impiego di personale esterno.
Come garantire sostenibilità ad un sistema di welfare chiamato a rispondere a bisogni nuovi e crescenti è la sfida a cui dobbiamo rispondere anche a fronte dei continui tagli che investono in modo pesantissimo proprio la cultura.. Cerchiamo di farlo trovando soluzioni che servano a garantire servizi pubblici qualitativamente migliori nell’ottica dell’interesse collettivo.
Fonte: ufficio stampa Comune Piombino
PELLEGRINI: «I SERVIZI SONO PUBBLICI E TALI RESTERANNO»: L’Assessore alla Cultura Paola… http://t.co/wiLZqoZSTu
tutto sulle spalle dei lavoratori delle coperative, malpagati e più sfruttati rispetto a quelli comunali. Esternalizzare la gestione per risparmiare sul costo del lavoro. E sarebbero queste amministrazioni di sinistra? La cultura deve restare pubblica!
Non c’enta destra o sinistra. Bisognerebbe rendersi conto della situazione in cui siamo: anni e anni di tagli lineari, patto di stabilità da rispettare. Si tratta di scegliere se mantenere gratuiti, efficienti e aperti i servizi pubblici o ridurne l’efficienza e la fruibilità. Tutto qui.