TOSCANA: DISABILI, I RISULTATI DEL CONVEGNO REGIONALE
Firenze – La disabilità è stato il tema della due giorni sulla disabilità in Tosana, un tema cruciale su cui la regione sta investendo molte risorse. Nella nostra regione i disabili superano le 100 mila unità per cui il vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi ha poi annunciato che la Conferenza sulla disabilità diventerà un appuntamento che si ripeterà ogni anno per fare il punto sulle politiche sociali su questo particolare settore.
Durante la Conferenza regionale sulla disabilità, Saccardi ha annunciato più risorse al cosiddetto ‘Dopo di noi’, l’assistenza ai disabili dopo la scomparsa dei loro genitori, momento in cui i disabili vengono a trovarsi senza un fondamentale supporto familiare. E’ stato inoltre sottolineato che sono allo studio nuovi progetti di residenzialità di piccoli numeri dove la persona disabile possa contribuire anche alla gestione di tanti aspetti della vita quotidiana, cose che sembrano semplici, e che la persona disabile ha sempre fatto, ma che però oggi la normativa nazionale non consente. Infine, la vicepresidente Saccardi ha annunciato la creazione di “un’unica cabina di regia per tutte le informazioni ai disabili che vivono nella nostra regione”.
Alla Conferenza regionale sulla disabilità ha partecipato anche Raffaele Tangorra, direttore generale per l’Inclusione e le politiche sociali presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. “Il Governo ha investito 400 milioni nel fondo per la non autosufficienza – ha ricordato – ma è ancora troppo poco e possiamo fare di più, anche se questa cifra rappresenta un segnale importante sul fronte delle politiche sociali”. Tangorra ha poi ricordato Franco Bomprezzi e alle parole ‘Liberi di volare’ è seguito un commosso applauso del pubblico.
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“Dopo di noi”, una delibera ad hoc e più risorse in Toscana
Il vicepresidente Stefania Saccardi nel giorno di chiusura della Conferenza regionale sulla disabilità ha annunciato una delibera ad hoc nel settore ‘Dopo di noi’, un provvedimento legislativo che mira a integrare politiche sociali e sanitarie, abitative, scuola e lavoro. Volontà della delibera è anche quella di allargare il numero delle fondazioni e della associazioni che attualmente si occupano deal cura e dell’assistenza ai disabili che perdono i genitori.
Toscana, tutti i servizi per disabili accorpati in un unico luogo
In merito alla cabina di regia, la vicepresidente ha detto che dovrà essere “un luogo unico in grado di guidare le persone con disabilità nella giungla dei servizi sparsi nella regione”. Secondo Saccardi, la Toscana “ha sempre colmato le carenze del Governo sul tema della disabilità” anche se su questo tema “si lavoro ancora troppo poco e in modo frammentato”, alludendo anche ai numerosi atti legislativi presentati in Consiglio regionale. Ecco perché Massimo Toschi, consigliere della Regione per la cooperazione internazionale e per i diritti delle persone disabili, proporrà un testo unico della normativa regionale sulle politiche per le persone con disabilità.
Toscana, allo studio nuove residenze per disabili
Nuovi progetti di residenzialità di piccoli numeri dove la persona disabile possa contribuire anche alla gestione di tanti aspetti della vita quotidiana, cose che sembrano semplici, e che la persona disabile ha sempre fatto, ma che però oggi la normativa nazionale non consente. E’ il progetto a cui sta lavorando l’assessorato al welfare della Regione Toscana, annunciato oggi dalla dirigente regionale Barbara Trambusti nel corso della Conferenza regionale sulla disabilità in corso fino a sabato allo Spazio Reale di Campi Bisenzio.
“La recente delibera regionale 594/2014 – ha spiegato Trambusti – va in questa direzione invitando le società della Salute e le Aziende Usl del territorio a fare sintesi con le forze sociali e le associazioni dei propri territori per presentare proposte di modelli organizzativi di servizi per disabili, innovativi e più flessibili rispetto alla normativa vigente. Ciò rappresenta un’occasione per conoscere i reali fabbisogni dei territori e le loro capacità di rispondere attivando le sinergie necessarie tra le professionalità e le competenze che operano in tale ambito e rappresenta anche, per i decisori politici, un’occasione per rivedere in un’ottica di maggiore efficienza le leggi che appunto regolamentano il settore. I percorsi per l’autonomia delle persone disabili potranno quindi essere disegnati in maniera puntuale e precisa, adattandosi alle singole fattispecie ed alle capacità di risposta dei servizi territoriali”.
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