PIOMBINO: IL COMUNE “PRESTA” I SOLDI ALL’ASIU
Piombino (LI) – La Giunta del Comune di Piombino ha deciso di affidare all’ASIU il servizio di riscossione della TARI e ha presentato la propria decisione alla II commissione consiliare il 28.01.2015. Questo “dono” deciso dal Comune proprio non piace alla lista civica “Un Altra Piombino” che denuncia l’atto in un comunicato che riportiamo integralmente.
«La lista Un’Altra Piombino – inizia il comunicato – rileva che tale decisione è stata assunta all’unico e dichiarato scopo di dotare l’ASIU di somme liquide immediate che il Comune anticiperà all’Azienda onde evitarle di ricorrere al credito bancario, che per l’ASIU comporterebbe un 6% di interessi, mentre i soldi del Comune sono a tasso zero.
Questa situazione debitoria e di mancanza di liquidità in ASIU è dovuta alle scelte aziendali, perlomeno avventate compiute dai vertici di ASIU, l’azienda inoltre ritarda il pagamento degli oneri dovuti per legge incorrendo nelle relative sanzioni, il tutto a carico dei cittadini. Peraltro la risposta scritta alla ns. interrogazione non dà risposte rassicuranti sul futuro di ASIU e di TAP per le quali non viene prefigurato un percorso atto a portarle fuori dalla palude nella quale attualmente sono.
Il Comune affida un servizio, che sarebbe suo, trasformandosi in banca per la propria Azienda disastrata.
E questo senza avere visto né il piano finanziario né il piano industriale dell’Azienda, il quale dovrebbe contenere gli elementi che consentirebbero all’ASIU di uscire dal proprio sostanziale fallimento.
Secondo il Dirigente del Settore Finanza il Comune in termini di interessi attivi ci rimetterà poco, forse meno di Euro 3.000. Che l’ASIU ovviamente non reintegrerà, mentre il Comune, pur essendo dotato di personale adibito al Servizio Tributi, dovrà remunerare l’ASIU per il servizio.
Quanto non lo sappiamo, visto che l’Assessore Francini non ci ha risposto in commissione. E noi gli ripeteremo la domanda in Consiglio.
Indubbiamente molti imprenditori troverebbero comodo questo sistema, ma a loro non è concesso.
All’ASIU sì. E senza che la classe dirigente di questa Azienda , cui va imputato l’attuale stato debitorio, sia minimamente chiamata a risponderne, come accadrebbe in ogni normale attività imprenditoriale.
Nel prossimo Consiglio Comunale presenteremo un’interrogazione su questa vicenda : vogliamo che i Consiglieri e i cittadini prendano atto del comportamento della Giunta.
Da parte nostra denunciamo l’ultimo (per ora) atto della vicenda ASIU, un’Azienda che il Comune di Piombino cerca disperatamente di mantenere in piedi con tutte le sue storture, i suoi errori, con i soldi dei cittadini».
Marina Riccucci
Lista civica “Un’Altra Piombino”