ASIU: «ALTRO CHE “BASTA”. QUESTA E’ UNA PAGINA OSCURA DELLA POLITICA»

 Piombino (LI) – Consiglio comunale molto nervoso in particolar modo per quanto riguarda il tema ASIU, che le opposizioni non vogliono mollare perché secondo loro è diventata ormai “una pagina molto oscura della politica cittadina”. Riportiamo al termine del comunicato della lista civica “Un’altra Piombino” l’articolo de “La Nazione” di oggi dove riporta quanto avvenuto in consiglio comunale. Ci scusiamo per non essere usciti ieri con un pezzo nostro ma la diretta streaming comunale non era funzionante e ormai era troppo tardi per inviare un nostro cronista in sala consiliare.

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UN’ALTRA PIOMBINO: «TIRATE FUORI IL PIANO INDUSTRIALE, SE ESISTE»

Riceviamo e pubblichiamo integralmente dalla lista civica “Un Altra Piombino”.

marina riccucci

la consigliera Marina Riccucci

«Ieri il Consiglio Comunale di Piombino si è molto occupato di ASIU, con grande sdegno del Sindaco Giuliani che ha decretato , secondo lui, il “basta”. Sempre troppo poco però, visto che l’ASIU e le sue vicende continuano ad essere una pagina molto oscura della politica cittadina.

Dipende anche dal fatto che la Giunta non fornisce le risposte che chiediamo, e se non le fornisce ci fa venire il dubbio che ci sia un motivo.

Partiamo dalla nostra interrogazione sull’affidamento all’ASIU della riscossione della TARI.

Tra le nostre domande ce n’era una elementare : quanto costerà questo servizio al Comune di Piombino? L’ASIU ce lo fa gratis, impiegando il proprio personale? Se è così ce lo dicano. Marina Riccucci lo ha chiesto in commissione, e l’Assessore Francini non ha risposto, lo ha chiesto in Consiglio e ha avuto lo stesso risultato. Solo il cons. Della Lena nel suo intervento ha detto che costerà quanto l’anno scorso. E cioè quanto? Noi abbiamo il dubbio che anche i consiglieri di maggioranza non siano molto a conoscenza dei fatti.

E veniamo alla nostra interpellanza, cui l’Ass.re Chiarei ha risposto dando lettura della propria replica a un’interrogazione di due mesi or sono, nella quale peraltro rinviava soltanto ad altri organi come il Ministero decisioni e compiti dei quali forse sarebbe bene che un amministratore si occupasse. Comunque ne deduciamo che non è cambiato nulla rispetto alla sua prima replica e che in due mesi nei quali l’ASIU si è sempre più incartata nei propri disastri il Comune è stato a guardare. L’unica cosa chiara che ha detto, in assenza del Sindaco che se ne era uscito dall’aula, è stata che non esiste il piano industriale dell’ASIU. Ci siamo confusi, c’è un altro piano, quello finanziario, che prevede aggiustamenti (!!!!!) contabili, ma quello industriale non c’è, nonostante le dichiarazioni del Sindaco sulla stampa.

Per concludere il dibattito è rientrato il Sindaco, che non aveva ascoltato né Riccucci né Chiarei, ma ha voluto dire la parola finale : ha fatto riferimento a un cda di una decina di giorni or sono, al quale ha partecipato anche l’Ass.re Chiarei, e nel quale è stato illustrato il famoso piano industriale, quello che Chiarei diceva non esistesse. Nella sua replica Marina Riccucci ha confermato, in presenza del Sindaco, il giudizio pesantemente negativo sull’operato della classe dirigente ASIU e, dopo essersi dichiarata insoddisfatta della risposta dell’assessore Chiarei, ha formalmente chiesto le dimissioni del Presidente Fulvio Murzi. Staremo a vedere.

Un’Altra Piombino si trova come è noto all’opposizione : questo non vuol dire che siamo ostili alla Giunta e alle sue decisioni “a prescindere”, ma vuol dire che vogliamo sapere i fatti, i dati, le cifre, per fare il nostro lavoro di consiglieri e, attraverso le nostre valutazioni, contribuire alla trasparenza della gestione della “cosa” pubblica. Purtroppo la Giunta, o una parte di essa, non è di questo avviso».

Lista civica “Un’altra Piombino”

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LA NAZIONE CRONACA DI PIOMBINO
mer, 11 feb 2015

PIOMBINO IL SINDACO di Piombino «censura» il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi perché su “La Nazione” ha chiesto le dimissioni dell’amministratore unico di ASIU Fulvio Murzi. Il sindaco Massimo Giuliani, sollecitato dalle minoranze, considerando la difficile situazione dell’Asiu (e i continui interventi da più parti che chiedono l’azzeramento dei vertici), ha aperto il consiglio comunale facendo il punto sulla partecipata e sulla trattativa di Cevital. Il sindaco ha iniziato subito sottolineando che la situazione sta assumendo contorni un po’ troppo mediatici. Poi è entrato nel merito spiegando la sua posizione.

«LA SITUAZIONE Asiu è da tenere sotto controllo ha detto Giuliani l’immobilità di Tap provoca delle perdite congiunturali di Asiu. Si sta cercando di separare le due gestioni. Tap è un problema da quando Lucchini è chiusa perché non ha più conferito materiale (una volta trattato) con cui si potevano poi pavimentare le banchine», ha inoltre ricordato che è previsto per il primo lotto della 398 l’utilizzo di materiale «tipo conglomix. Questo è il nostro avvenire» ha detto il sindaco sottolineando l’importanza per le opera di bonifica, chiunque le faccia, di avere un impianto e una discarica in loco, perché «solo i costi di trasporto rappresenterebbero perdite strutturali di decine di milioni di euro».

Senza contare che «questi rifiuti trattati vengono reimpiegati al posto del cemento su cui si risparmiano altri soldi». «Di questo dobbiamo essere convinti. Così come è stato convinto il Cda che ha votato all’unanimità ha detto il sindaco di Piombino – il piano industriale a parole (una sorta di indirizzo, ndr) di Murzi e in quell’occasione il collegio dei revisori esterni ci ha esortato a continuare su questa strada».

POI PARLA di Parodi. «Ho letto quello che ha detto il sindaco di Suvereto, se aveva da chiedere le dimissioni doveva farlo durante il Cda non ad un giornale (il nostro, ndr). Questo verrà censurato dai colleghi soci. Perché un socio deve dire quello che non gli torna all’interno del Cda». È stato poi chiesto al sindaco di fare il punto anche sulla trattativa di Cevital. «Non ho aggiornamenti sostanziali ha detto Giuliani Cevital sta facendo del proprio meglio per andare incontro ai lavoratori sulla questione contratti. Stiamo lavorando sull’abbassamento del costo dell’energia. Voglio sottolineare che in tutti questi mesi Cevital non ha mai variato le sue intenzioni su Piombino né modificato gli impegni». Il sindaco ha annunciato la volontà di effettuare un incontro in Comune, la prossima settimana, fra Cevital e la Regione.

m. p.

Scritto da il 11.2.2015. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “ASIU: «ALTRO CHE “BASTA”. QUESTA E’ UNA PAGINA OSCURA DELLA POLITICA»”

  1. Luciano Presenti

    Il piano industriale di Asiu non esiste, il Sindaco Giuliani sta continuando a dire falsità ed è sbugiardato pure dal suo assessore : “non esiste il piano industriale dell’ASIU. Ci siamo confusi, c’è un altro piano, quello finanziario, che prevede aggiustamenti (!!!!!) contabili”.
    Si, “aggiustamenti” che saranno pagati da tutti i cittadini della val di Cornia.

  2. Luca

    L’esperienza insegna che quando uno viene beccato con le mani nella marmellata, la miglior cosa che chi amministra può fare è quella di allontanarlo in modo garbato, senza che le opposizioni e la giustizia si incuriosiscano troppo della vicenda.

    L’Asiu prima dell’avvento di Murzi (messo li da Anselmi) era un’azienda sana… ora è allo sfascio e ancora oggi si prova a dare la colpa alla Lucchini per il mancato funzionamento della TAP.

    La colpa potrebbe essere al limite dalle parti delle cave di Campiglia, o meglio di chi è presidente da una parte e consigliere dall’altra (dopo essere stato presidente di entrambe)… troppa concorrenza… però ogni volta che vado a Venturina guardo quelle colline… e un pezzetto alla volta sono quasi finite… e non ci sono più.

  3. Sergio Tognarelli

    La Riccucci: “…fare il nostro lavoro di consiglieri e, attraverso le nostre valutazioni, contribuire alla trasparenza della gestione della “cosa” pubblica. Purtroppo la Giunta, o una parte di essa, non è di questo avviso».”
    La “cosa pubblica” nell’attuale regime partitocratico, a Piombino radicato negli enti da decenni, è “cosa loro”. (viene in mente cosa nostra, chissà perché).

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