NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 23 FEBBRAIO 2015
COMUNE DEI CITTADINI: DELIBERA PIENA DI ERRORI PER ANTICIPARE SOLDI ALL’ASIU
Campiglia Marittima (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente da Comune dei Cittadini.
«Lo stato confusionale della Giunta di Campiglia supera i livelli di guardia. Dopo aver dichiarato pubblicamente che il servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti urbani passerà al gestore unico dell’ATO Sud (Grosseto, Siena e Arezzo) entro la metà del 2015, in una delibera della Giunta del gennaio 2015 leggiamo, testualmente, che “la Regione Toscana non ha ancora adottato nessun provvedimento in merito a quanto richiestole con la delibera del Consiglio Comunale n.131/2010”. Qui c’è già un primo errore. La delibera richiamata è quella con la quale il Comune chiedeva alla Regione di uscire da ATO Toscana Costa (Livorno, Pisa, Lucca, Massa Carrara) per entrare nell’ATO Sud, ma non è la 131del 2010, come scritto, bensì la 112 del 2011.
La cosa più grave, tuttavia, è che la Giunta sembra ignorare che la richiesta avanzata dal Comune di Campiglia sia stata già da tempo accolta con delibera del Consiglio Regionale n.59 dell’11 giugno 2013 e da quella data nulla impedisce che il Comune faccia quello che ha deciso di voler fare.
Sempre nella stessa delibera della Giunta si legge che nell’ATO Toscana costa non è stato ancora indicato il gestore unico del servizio, ignorando che nell’ATO Sud, in cui siano inclusi, il gestore unico è già stato individuato da tempo nella società pubblico/privato Toscana Sei.
Sono errori che denotano quanto superficiale sia la partecipazione del nostro Comune alla complessa vicenda del riordino del servizio di raccolta dei rifiuti, reso ancora più difficile dai debiti crescenti dell’ASIU di cui i Comuni sono corresponsabili delle scelte fallimentari e dell’inefficienza gestionale che abbiamo puntualmente documentato.
Le gravi difficoltà di ASIU sono peraltro confermate nella stessa delibera della Giunta campigliese nella quale si legge che “con determina dirigenziale n° 452 del 21/10/2014 il Comune ha autorizzato la cessione del credito pro-solvendo tra ASIU Spa e CREDEMFACTOR Spa” (società che eroga finanziamenti, mutui e consulenze finanziarie) in relazione al contratto di servizio di gestione dei rifiuti urbani in essere con il Comune di Campiglia Marittima.
Ed è proprio dagli impegni assunti da ASIU verso la società CREDEMFACTOR spa che è scaturita “la necessità di anticipare l’emissione delle fatture mensili corrispondenti al servizio erogato da ASIU Spa nonché di anticipare la correlativa liquidazione” con un crono programma valido per tutto il 2015 che prevede che il Comune liquidi le fatture di ASIU ancora prima che abbia effettuato il servizio.
Ce n’è davvero quanto basta per capire la gravità della situazione, ma, nonostante l’evidenza, gli amministratori campigliesi si guardano bene dall’aprire una discussione trasparente sulla gestione dei rifiuti in Val di Cornia».
Comune dei Cittadini 20.02.2015
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M5S: PARCHEGGI, LA SPERIMENTAZIONE ALLA PIOMBINESE
Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Movimento 5 stelle di Piombino sulla riapertura al traffico del centro storico previo pagamento.
«E’ notizia di ieri che la Giunta ha approvato la Delibera 32/2015 contenente disposizioni in merito a: Tariffe per rinnovo/rilascio permessi di accesso alla Zona a Traffico Limitato.
La notizia interessante riguarda ciò che è stato subdolamente inserito fra le righe della Delibera, ovvero la possibilità per i ristoratori del Centro Storico di ottenere permessi speciali vista la richiesta di alcuni ristoratori presenti nella ZTL e nell’APU di far accedere i veicoli dei loro clienti al fine di incentivare l’attività nel periodo di minor fruizione da parte di turisti. Una Mozione con contenuti simili venne presentata in Consiglio Comunale dal PD per poi essere ritirata prima della discussione dopo un acceso dibattito su social network e sulla stampa locale.
Cosa prevedeva quella Mozione? La possibilità, per favorire le attività di ristorazione nel Centro Storico, di far parcheggiare i clienti nel Piazzale di Alaggio di Marina.
Cosa prevede oggi la Delibera di Giunta? In pratica la stessa cosa.
Il nuovo provvedimento approvato prevede la possibilità, in via sperimentale e fino al 31 Maggio, per i ristoratori del Centro Storico che ne facciano richiesta, di offrire ai clienti l’opportunità di parcheggio nella ZTL pagando una tariffa giornaliera di 2 euro ad auto e comunicando alla Polizia Municipale l’ingresso delle auto dei clienti. Ricordiamo inoltre che l’unico modo affinché il centro della nostra Città sia veramente attrattivo è quello di renderlo decoroso e libero dal traffico veicolare.
Solo con una visione organica e di lungo periodo si può programmare un aumento delle frequentazioni e non con provvedimenti a spot che hanno il solo effetto di favorire alcuni “fortunati”.
C’è sperimentazione e sperimentazione. Questa a noi, sinceramente, sembra una sperimentazione ad personam.
Perché loro sono loro… ed il resto dei Cittadini non sono…».
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO
Uno dei tanti esempi sono gli accatastamenti degli impianti fotovoltaici a terra, che dovrebbero essere nella categoria D/1 portando nelle casse dello Stato, in termini di Imu e Tasi, notevoli entrate,ma in realtà spesso questo accatastamento rimane ineffettuato, nonostante l’impianto funzioni e quindi generi utili al proprietario, oppure sempre l’accatastamento per gli impianti fotovoltaici casalinghi di portata superiore ai 3 kW di potenza il cui valore superi il 15% della rendita catastale dell’immobile che alimentano.
“Tolleranza zero” conclude l’assessore al Bilancio “ questa la parola d’ordine dell’amministrazione di Suvereto, che a partire dal 2015 attivera’ approfonditi controlli a tappeto per stanare i furbetti che impoveriscono le casse comunale e di conseguenza la capacita’ del nostro Comune di erogare servizi ai cittadini.”
Caterina Magnani
Assessore al Bilancio
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RIACCENDERE L’ALTOFORNO? NON È COSÌ CHE PIOMBINO CAMBIA VERSO
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato dell’associazione “Piombino CambiaVerso” (vicina al gruppo dei renziani del PD) riguardante gli ultimi sviluppi della vicenda Cevital.
«Pur domandandoci se fosse tutto vero, abbiamo abbracciato il piano iniziale di Cevital perché era quello che noi volevamo: una moderna siderurgia nonché l’auspicata bonifica delle aree industriali, da attuare in tempi rapidi, perché necessaria per avviare una forte e indispensabile diversificazione economica. Oggi qualcuno ci vorrebbe riportare indietro affermando che sarebbe una cosa positiva accontentarsi di un programma che lascia tutto, o quasi, immutato: questo non possiamo accettarlo e vogliamo ribadirlo con forza.
Ci rimane estremamente difficile pensare che un investimento così importante come riaccendere l’altoforno e la cokeria sia pensato e messo in atto solo in attesa del nuovo ciclo industriale; ci pare, invece, molto più semplice, possibile e ragionevole pensare che, una volta riacceso, l’altoforno sarà utilizzato finché possibile e non certo in maniera temporanea e provvisoria. Una tale prospettiva ci fa passare dalla speranza di aver compreso, finalmente, che si può rialzare la testa solo adoperandoci con ogni forza affinché si possa fare tanto altro ancora oltre all’acciaio alla consapevolezza che, invece, la prospettiva è solo quella di aspettare ancora.
L’ipotesi di un riutilizzo dell’altoforno, per noi, non può essere considerata una “genialata” ma unicamente la prova di una fase di incertezza che avremmo, davvero, preferito non scoprire e che si sentiamo di non incoraggiare. Purtroppo il nostro territorio non è in crisi da oggi ma lo e da anni perché già troppi posti di lavoro sono stati persi nella siderurgia che, a prescindere da qualsivoglia piano industriale, nella migliore delle ipotesi, potrà dare lavoro allo stesso numero di persone ultimamente occupate, nulla di più: e questo, per noi, non può che essere una preoccupazione perché quel livello occupazionale era, e sarebbe, di crisi e non certo di benessere.
Ecco perché eravamo, e siamo, consapevoli della necessità di far nascere nuove realtà produttive oltre all’acciaio, realtà che non possono convivere con lo stabilimento per come lo conosciamo ma che hanno bisogno di nuove aree e nuovi importanti spazi di insediamento . Ecco perché non possiamo accettare ipotesi che ci facciano tornare indietro ma soltanto soluzioni che, finalmente, guardino al futuro per intraprendere, con coraggio e decisione, la strada del rilancio e non quella del mantenimento che, davvero, servirebbe a poco. Le istituzioni e i sindacati incalzino la nuova proprietà non tanto per conoscere il piano degli organici ma per conoscere, finalmente e nei tempi più rapidi possibili, sia il progetto industriale che quello relativo alle attività diversificate che Cevital intende intraprendere sul territorio.
Questo è il nodo da sciogliere in fretta per capire cosa ci prospetta il futuro perché, insieme a tutto questo, tanto altro ci rimane da fare il più velocemente possibile per rilanciare l’economia del nostro territorio. Noi pensiamo che, con un ciclo produttivo che rimane inalterato rispetto a quello che era, ci sarebbe da fare ben poco: ecco perché crediamo sia necessario fare tutto il possibile per evitare un “ritorno al passato” con la consapevolezza che accontentarsi oggi vorrebbe dire avere perso nuovamente una occasione senza sapere se ce ne saranno altre per cambiare, finalmente, verso».
Per Piombino Cambia Verso
Carlo Canaccini