RIFIUTI: M5S PIOMBINO «CHIAREI RESPONSABILE PIU’ DI MURZI»
Piombino (LI) – Inizia la Guerra dei Rifiuti per il Movimento 5 Stelle di Piombino, che sarà una lunga battaglia in difesa dei cittadini. La data di inizio è stata l’ultimo consiglio comunale, svolto il 25 febbraio, che ha segnato una svolta significativa nella vita politica della città di Piombino. Pubblichiamo integralmente questo interessante intervento.
«L’ultimo consiglio comunale, svolto il 25 febbraio, ha segnato una svolta significativa nella vita politica della città. Abbiamo già parlato di alcuni aspetti riguardanti la seduta, quindi, stavolta, dedicheremo spazio all’atto forse più importante dell’ordine del giorno: la richiesta da parte del nostro Gruppo Consiliare delle DIMISSIONI dell’assessore all’ambiente Marco Chiarei, avvenuta attraverso un emendamento ad una mozione nella quale si concentravano le responsabilità sui dirigenti di ASIU, chiedendo la revoca del mandato a Fulvio Murzi ed il licenziamento di Enrico Barbarese. Esaminiamo ora la questione.
Le richieste, arrivano a seguito di settimane di parole, insinuazioni e fuga di notizie riguardo ad ASIU ed al suo apparato dirigenziale. È ormai noto infatti che Enrico Barbarese, direttore Generale, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico, ancora non accettate dall’amministrazione. Tale notizia ha scatenano un tam tam politico che ha portato, sugli organi di stampa, a polemiche da più parti alla gestione dei rifiuti. La posizione del Movimento 5 Stelle è stata chiara dall’inizio. Nonostante i dirigenti ASIU abbiano le proprie responsabilità nella gestione fallimentare dell’azienda, è anche vero che i soci di ASIU sono i comuni, che le assemblee dei soci sono presiedute dai sindaci e che le nomine dei dirigenti in questione sono state effettuate proprio da quei sindaci, o meglio, dai partiti dei vari sindaci, tutti in quota PD.
Alcuni, si sono scagliati con veemenza sui dirigenti, prendendo come capro espiatorio proprio Fulvio Murzi, chi chiedendone le dimissioni, chi semplicemente incolpandolo dei guai finanziari in cui versa TAP.
E’ evidente che molti sono stati gli sbagli della gestione ASIU a partire dall’investimento nell’impianto CDR con i 4 milioni di Euro dei fondi europei, rimasto poi inutilizzato per 10 anni fino a che l’Europa non ha dato l’obbligo della sua messa in funzione, pena la restituzione del finanziamento ottenuto. A questo dobbiamo aggiungere gli oltre 20 milioni di passività presenti nel bilancio ASIU, per concludere con il fallimento del progetto “conglomix” dove ci sono voluti ben 10 anni per ottenere la commercializzazione del prodotto. Commercializzazione mai avviata in quanto proprio quando si sarebbe potuto vendere il prodotto, la Lucchini, che forniva le scorie industriali (la materia prima per produrre il conglomi) è stata commissiarata. Un fallimento che sicuramente non è giunto da un giorno all’altro. Ricordiamo inoltre che al momento vi sono 3 discariche sul nostro territorio ed una di nuova costruzione è in progetto, senza considerare il fallimento della raccolta porta a porta. Se è vero che i responsabili di tali fallimenti sono da riscontrarsi nelle figure dell’Amministratore unico Murzi e del Direttore Generale Barbarese, non possiamo non includere tra i responsabili la parte politica, in primis l’Assessore Chiarei, responsabile delle politiche ambientali da 7 anni. E’ per questo che abbiamo ritenuto giusto porre un emendamento alla mozione con il quale abbiamo chiesto le dimissioni di Chiarei.
Dalla ricerca dei responsabilità , quindi, nasce la nostra “mozione di sfiducia” e dalla forte volontà di un cambiamento vero invece arriva la seconda richiesta: che le future nomine dirigenziali siano effettuate con metodi trasparenti, nei quali la competenza e l’esperienza siano criteri fondamentali nella scelta. Per evitare che si creino spiacevoli presupposti di conflitto di interessi, infine, abbiamo chiesto che si ponesse un semplice veto: che nessuno dei candidati abbia avuto rapporti nè diretti, ne attraverso parentele, con aziende direttamente concorrenti di ASIU e TAP, ponendo l’attenzione sul fatto che anche le società che commercializzano materiali di cava siano da considerarsi tali, dal momento che il conglomix, il prodotto di punta di tap, ottenuto dalla lavorazione delle scorie industriali, è a tutti gli effetti un prodotto sostitutivo di molti materiali di cava.
In questi giorni si è molto parlato di cave, attività estrattiva e piano paesaggistico regionale, proprio per i minori vincoli che saranno previsti alle estrazioni. Il momento storico e politico ci sembrava adeguato, per dare un segnale forte alla cittadinanza.
Purtroppo, la maggioranza del consiglio comunale , guidata dal pd, non la pensa così ed ha quindi bocciato entrambe le nostre richieste, confermando piena fiducia sia al l’apparato dirigenziale, sia agli organi politici tirati in ballo, assumendosi così la responsabilità di ogni conseguenza della passata, presente e futura gestione politica ed amministrativa dei rifiuti e dell’ambiente».
M5S Piombino
” la maggioranza del consiglio comunale , guidata dal pd, non la pensa così ed ha quindi bocciato entrambe le nostre richieste, confermando piena fiducia sia all’apparato dirigenziale, sia agli organi politici tirati in ballo…” questa è l’unica cosa che interessa agli oligarchi partitocratici del nostro caro “partito”, mantenere le loro strutture di potere, a qualunque costo, forti dello “scontato” e obbligato consenso delle urne. Che giorni tristi.