VAL DI CORNIA: TORTOLINI E I SINDACI PD DIFENDONO LE OSSERVAZIONI AL PIT

Il manifesto elettorale di Tortolini

Il manifesto  di Tortolini alle scorse regionali

Val di Cornia – Continuano le chiarificazioni in relazione alle osservazioni presentate dal consigliere regionale Matteo Tortolini nel quale l’ultima novità è che la commissione regionale di stamani dove è stata votata la parte del PIT che riguarda tutta la costa toscana entro i 300 metri dalla battigia (emendamenti depositati 10 giorni giorni fa, ndr.).

Continuano i lavori sul PIT nel Consiglio Regionale Toscano che ha iniziato a votare gli emendamenti relativi all’ allegato C “schede dei sistemi costieri e vincoli art.136 del codice del paesaggio”.
In sostanza tutte le norme che disciplinano le aree vincolate dalla legge e che sono oggetto del piano paesaggistico, per le coste fino a 300 metri dalla battigia. Il testo del Piano per questa parte vincolata deve essere condiviso tra la Regione Toscana e Il ministero dei Beni culturali, per questo al testo originario adottato in Consiglio Regionale si sono sovrapposti sia le correzioni del ministero sia gli emendamenti dei gruppi politici che dovevano attestarsi nelle maglie delle osservazioni poste da Governo.

Qui si è sviluppata l’iniziativa del PD con emendamenti presentati mercoledì 4 Marzo e firmati dal Consigliere Matteo Tortolini e Ardelio Pellegrinotti che hanno riguardato tutte le aree della costa toscana . Tra le prescrizioni ( la parte da rispettare e più rigidamente vincolante del Piano )si prevede che entro 300 metri dalla battigia “non è ammessa la localizzazione di nuovi campeggi, villaggi turistici così come l’ampliamento di quelli esistenti all’interno di pinete costiere, sistemi dunali e aree caratterizzate dalla presenza di sistemi forestali di valure paesaggistico. ” Finalmente si mette un punto serio con le proposte che abbiamo protocollato da quasi 10 giorni sul tema delicatissimo della difesa della costa e dei sistemi dunali, uscendo da un dibattito astratto e disinformato – commenta il Consigliere Regionale  Matteo Tortolini  che prosegue. IL PD è per tutelare seriamente il territorio dentro un rinnovato patto tra lavoro, cultura e ambiente “. La proposta del PD prosegue inserendo la possibilità di riqualficiare le strutture esistenti con nuove strutture di servizio a condizione che: migliorino la qualità dell’offerta turistica, non interessino aree caratterizzate dalla presenza di dune, siano finalizzati alla massima coerenza con i valori paesaggistici e alla compatibilità degli interventi rispetto agli assetti geomorfologici e vegetazionali della zona. Anche eventuali zona di sosta e di parcheggio attrezzato devono essere posti al di fuori da queste aree.

Sulle Direttive dei sistemi costiere dopo alcune proposte emendative della giunta agli emendamenti del PD si è arrivati a questa sintesi ovvero: ” Ferma rimanendo la possibilità di interventi di adeguamento funzionale delle strutture esistenti, sono consentiti ampliamenti, adeguamenti, compresi interventi di recupero con cambio di destinazione d’uso previsti dagli strumenti urbanistici dei comuni e comunque finalizzati al potenziamento delle attività turistiche e ricreative esistenti attraverso il miglioramento della compatibilità paesaggistica delle stesse anche attraverso la riqualificazione, sostituzione o rimozione degli elemnti incongrui”

Sui balneari si prevede di limitare la realizzazione di strutture e manufatti legati al turismo balneare consentendo nuovi interventi eventuali solo con pregettazioni coerenti con il contesto paesaggistico, con la rimovibilità dell’istallazione e il mantenimento dei varchi e visuali da e verso il mare.

“Abbiamo trovato sulla base dei nostri emendamenti e con le proposte pervenute dall’assessore un punto di equilibrio importante su un tema delicatissimo come il sistema costiero toscano – presegue Tortolini – nelle aree sottoposte a vincolo e discipline del codice del paesaggio del Ministero. Non era semplice ma questa è la dimostrazione che si può tutelare in modo moderno le bellezze straordinarie della nostra regione senza negare le idee e le iniziative che vengono dai territori”.

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Il consigliere regionale Tortolini poi vuole dire la sua sulla vicenda spiegando che il suo è stato un approccio riformista. Un nuovo patto tra territorio, cultura e ambiente.

«Purtroppo – inizia Tortolini – si leggono una quantità di sciocchezze davvero industriali sui miei emendamenti al piano paesaggistico da parte di chi, in tutta evidenza, non ha letto nemmeno mezzo rigo degli emendamenti su cui abbiamo lavorato. Entriamo nel merito delle nostre proposte.

1) Non abbiamo mai proposto di realizzare nuove strutture turistiche lungo le coste elbane. Sfido Mazzantini a citarmi un mio emendamento che va in questa direzione. La nostra proposta riprende alcune osservazioni dei Comuni della Val di Cornia che com’è noto non si occupano del territorio elbano.

2) Altra grave sciocchezza quando si afferma che si torna indietro dalla legge Galasso che vige in tutto territorio e che il piano qualifica nelle schede su tutte le aree costiere prevedendo forti vincoli e il sostanziale divieto di nuove edificazioni a 300 metri dalla battigia, eccetto strutture leggere e removibili per la balneazione.

3) Al punto 19 degli indirizzi abbiamo scritto ” Limitare il consumo di suolo e di urbanizazione delle aree costiere ( quindi tutele che vanno oltre la Galasso ) e delle pianure alluvionali nella zona di Follonica, lungo la fascia costiera di San Vincenzo e all’Isola d’Elba ” togliendo la dizione “evitando nuove opere infrastrutturali “. Uscendo dall’ isolamento dell’ ideologia, come sanno tutti i cittadini e i professionisti, le norme non devono creare incertezza in chi le applica. Una formulazione si fatta ci sembrava troppo stringente per un comune che pur limitando il consumo di suolo può imbattersi nei prossimi vent’anni in proposte di infrastrutture di qualunque tipo anche leggere ad esempio. Saranno i singoli comuni ad applicare questi indirizzi perché mettere un vincolo per negare qualsiasi tipo di infrastruttura ? Come si vede quando si esce dal fondamentalismo e dalla polemica le cose sono molto più semplici.

4) Questione nuove strutture turistiche in Val di Cornia sempre oltre i 300 metri dalla battigia, . Questo è un emendamento del PD che riprende le osservazioni dei comuni della Val di Cornia riproponendole. La proposta nostra prevede la possibilità di ” qualificare la realizzazione di insediamenti turistici e le strutture recettive lungo il litorale secondo criteri di sostenibilità, minore invasività, qualità ambientale e paesaggistica, sia favorendo la riqualificazione di quelle esistenti “. Vuol dire che i comuni possono prevedere sulla base di questi criteri selettivi e comunque oltre i 300 metri dalla battigia strutture turistiche. Nessuno è obbigato a fare niente. Saranno i Comuni ad avere questa opportunità oppure a fare altre scelte. Ci sembrava di buon senso non negare tassativamente qualsiasi tipo di nuovo intervento turistico per i prossimi 20 anni puntando tutto sulla selettività.

 

Come si vede – continua Tortolini – il nostro lavoro ha un approccio riformista ed è andato tutto nella direzione di rendere più chiare le norme, precisando gli obiettivi di sostenibilità e tutela paesaggistica su cui è fondato il piano. Il punto è garantire l’inserimento paesaggistico e su quello fare valutazioni serie senza negare qualsiasi tipo di intervento in modo ideologico. Il modello turistico nostro non è quello adriatico, si fonda sulle identità, sul territorio, sui parchi e li ci attestiamo puntando semmai ad una maggiore qualità di quella attuale. E’ possibile raggiungere questi obiettivi favorendo un nuovo patto tra lavoro, impresa, cultura e ambiente ? Noi pensiamo di si. La discussione continua e lavoreremo per ulteriori proposte di sintesi. Questo Piano lo approveremo e sono pronto ad un confronto pubblico con chiunque ne voglia discutere seriamente».

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VAL DI CORNIA: I SINDACI PD SCENDONO IN CAMPO PER DIFENDERE TORTOLINI

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato dei sindaci PD che però dovrebbero davvero cercare la risposta alla domanda che si fanno al termine del comunicato: «Perché gli ex amministratori vengono a darvi lezioni citando il tempo che fu come se fossimo di fronte ad una cesura tra il bene e il male?». Fossimo in voi ci interrogheremmo seriamente…

«I comuni della Val di Cornia guidati da sindaci del PD hanno predisposto in seguito all’adozione del PIT con valenza di Piano Paesistico alcune osservazioni come previsto dalla procedura di legge, e come hanno fatto larghissima parte delle istituzioni Toscane. Le nostre osservazioni riguardavano quelle parti del PIT di maggiore pregnanza per i nostri territori, in particolar modo la scheda d’ambito delle Colline Metallifere. Queste osservazioni che miravano a favorire nuovi criteri qualitativi per il turismo all’interno del nostro modello di sviluppo sono state accolte parzialmente. L’osservazione che ha un contenuto ampio, ribadisce più volte la necessità di tutela ambientale e paesaggistica del territorio, la salvaguardia del patrimonio costiero.

Per completezza riportiamo di seguito il testo originario del PIT, l’osservazione e la proposta di modifica avanzata dai comuni.

TESTO PIT:

Pag. 62 Disciplina d’uso. 5.1. Obiettivi di qualità e direttive

Obiettivo 1.3 “Evitare le espansioni insediative dei centri urbani costieri (San Vincenzo, Piombino, Follonica) nonché la proliferazione delle piattaforme turistico ricettive lungo il litorale (con particolare riferimento ai tratti tra San Vincenzo e Baratti, tra Piombino e Follonica, tra Follonica e Portiglioni) e favorire la riqualificazione paesaggistica di quelle esistenti.”

OSSERVAZIONE. L’obiettivo di un contenimento dell’espansione edilizia e dunque di addizioni di ulteriori pezzi di città ai sistemi urbani esistenti è pienamente condivisibile, così come quello della tutela delle fasce costiere e di pregio ambientale a paesaggistico dall’inserimento di ulteriore ricettività potenzialmente non gestibile sia sul piano delle risorse naturali e ambientali disponibili, sia su quello della qualità complessiva dell’offerta turistica. La formulazione dell’obiettivo appare tuttavia centrata sulla limitazione pura e semplice della trasformazione e degli interventi, mentre sarebbe opportuno a nostro avviso inserire qualche accenno alle regole considerate virtuose per una riformulazione delle previsioni già esistenti e non ancora attuate. Per questo si propone di riformulare parzialmente l’obiettivo come segue:

“Evitare le espansioni insediative dei centri urbani costieri (San Vincenzo, Piombino, Follonica) qualificare l’insediamento delle piattaforme turistico ricettive lungo il litorale (con particolare riferimento ai tratti tra San Vincenzo e Baratti, tra Piombino e Follonica, tra Follonica e Portiglioni) secondo criteri di sostenibilità, minore invasività, e qualità ambientale, ecologica e paesaggistica degli interventi. Favorire la riqualificazione paesaggistica di quelle esistenti.

Veramente fuori luogo quindi le polemiche sull’osservazione presentata dal Consigliere Matteo Tortolini, che, come è nelle facoltà esercitata da molti  Consiglieri Regionali, ha ripreso questi testi riproponendoli nel loro spirito originario sotto forma di emendamento.

E’ davvero sconcertante tutto il dibattito che ne è conseguito addirittura da chi ha partecipato ad una stagione di governo del territorio dove sono state fatte scelte all’interno del territorio come sulla costa che oggi definiremmo discutibili.

Che questi ex amministratori – concludono i sindaci PD – vengano a darci lezioni citando il tempo che fu come se fossimo di fronte ad una cesura tra il bene e il male, non lo riteniamo nè accettabile nè serio. Ogni stagione porta con se analisi, scelte, certo anche errori e comunque nessuno è titolato a dare pagelle su chi è venuto dopo di loro. Piuttosto affrontiamo con rigore un tema che come comuni abbiamo appena avviato ovvero la necessità di rivedere in nostro strumenti urbanistici che sono datati e appartenenti ad un epoca molto diversa da quella attuale. Turismo, artigianato, commercio, piccole imprese, non rendita fondiaria. Ragioniamo di come aggiornare i nostri strumenti per aprire una fase nuova del nostro territorio. Questo è il punto che vogliamo mettere all’ordine del giorno, non sterile polemiche su emendamenti al PIT che semmai possono essere un supporto positivo alla discussione sulla pianificazione che comunque rimane di competenza della comunità locali».

Firmato: i sindaci di Piombino. Campiglia Marittima, San Vincenzo, Sassetta.

Scritto da il 12.3.2015. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

6 Commenti per “VAL DI CORNIA: TORTOLINI E I SINDACI PD DIFENDONO LE OSSERVAZIONI AL PIT”

  1. Sergio Tognarelli

    Dice Tortolini: ” il nostro lavoro ha un approccio riformista ed è andato tutto nella direzione di rendere più chiare le norme, precisando gli obiettivi di sostenibilità e tutela paesaggistica su cui è fondato il piano.”.
    Ora, nella riformulazione proposta al testo PIT viene inserita questa frase “qualificare l’insediamento delle piattaforme turistico ricettive lungo il litorale (con particolare riferimento ai tratti tra San Vincenzo e Baratti, tra Piombino e Follonica, tra Follonica e Portiglioni) secondo criteri di sostenibilità, minore invasività, e qualità ambientale, ecologica e paesaggistica degli interventi. Favorire la riqualificazione paesaggistica di quelle esistenti.”
    Non mi pare che “la direzione di rendere più chiare le norme” sia ben chiara leggendo il testo dell’osservazione, forse si tratta semplicemente di permettere che le baracche in legno possano diventare in mattoni e cemento ??? Ai posteri l’ardua sentenza.

  2. roberto

    boia che pentolone di parole al vento. C’avete capito qualcosa voi? ecco perché la gente non li segue più.

  3. lino

    Per dirla tutta e con sincerità questa barbarie ambientale che dovrebbe essere stata introdotta dall’emendamento Tortolini io non la vedo. L’impressione che ho degli insediamenti turistico-balneari nel comune di Piombino è pessima. Qualcuno pensa che sulla costa est ci siano stazioni balneari ? Ma non scherziamo. Sono “troiai” raccapriccianti, bisognerebbe abbatterli e rifarli di nuovo, questa è la verità. Tortolini questa volta l’ha indovinata è inutile girarci intorno. Diciamo che ha fruito di un giorno di lucidità. Fosse che non fosse la volta buona !!!!

  4. Veramente ridicola e patetica la difesa di Tortolini da parte dei sindaci della Val di Cornia…che dimostrano così poco lungimiranza e una palese dimostrazione di NON conoscere il ciclo naturale dell’energia e della vita sulla BIO-SFERA. Il mondo vivente, grazie all’energia del sole, può solo subire processi di trasformazione e/o trasferimento di energia da quando esiste. Dunque i sistemi naturali si basano su una fonte di energia esterna, il Sole, e su un continuo riciclo della materia senza produzione di rifiuti o combustione.
    Negli ultimi cinquanta anni circa, con la rivoluzione industriale, agricoltura industriale, antropizzazione dei territori abbiamo distrutto buona parte delle risorse “finite” della terra. Con la combustione dei fossili (prima carbone, poi petrolio e metano), si è avuta l’energia indispensabile per l’industrializzazione, dando impulso ad uno sviluppo dell’economia mai visto nella storia, ma determinando anche rifiuti e inquinamento senza paragoni. Oggi è giunto il momento di rivalutare questa tipologia di consumo dei territori, delle risorse, della terra, a favore di un sistema eco-sostenibile, ma che allo stesso tempo risulti compatibile con le esigenze di tutti gli esseri viventi, andando a creare un modello che superi la Green Economy e ricerchi le proprie energie nella tutela dei paesaggi, dei luoghi dei territori. Oggi la Val di Cornia può ancora vantare enormi riserve di materie prime, quelle materie che sono le nostre colline, rilievi, coste, spiagge, territori, che da un punto di vista turistico, sono invidiate in tutto il mondo. Bene, questo deve essere fatto: preservare il FUTURO.

  5. lino

    Preservare il Futuro ? Prima di tutto bisognerebbe preservare un po’ di cervello perché senza quello non si va da nessuna parte e Alessio anziché leggere libri da prima elementare si dovrebbe cimentare con i problemi reali delle persone e non giocare con i bei termici della lingua italiana. Serietà e impegno anziché superficialità e cazzate in libertà.

  6. Certo, sono d’accordo di preservare cervelli…ma NON certo quello di Tortolini&Rossi… tanto meno quello di personaggi come il sig. Lino!
    Ah!…dimenticato: si chiama, EDUCAZIONE AMBIENTALE / educazione alla convivenza civile e si impara sui libri di testo a partire dalla scuola secondaria. Vorrei ricordare anche che titoli e considerazioni su massimi sistemi hanno prodotto il risultati che vediamo oggi in Italia e se un titolo acquisito senza consapevolezza può provocare danni come quello che ogni giorno vediamo sui nostri territori, io preferisco fare considerazioni elementari, ma ovvie.

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