NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 23 MARZO 2015

SAN VINCENZO: E’ MORTO IL COMANDANTE CLAUDIO BONINU

I funerali del comandante Claudio Boninu, classe 1924, morto ieri 20 marzo 2015 alle 18.30 circa si terranno Lunedì 23 marzo alle ore 13.40 presso la chiesa di Sant’Alfonzo a San Vincenzo.

Claudio oltre che comandante di lungo corso, in politica fu consigliere comunale del MSI a Piombino. Nato a Marina di Pisa il 27 giugno del 1924. Capitano di lungo corso, diplomato all’Istituto Nautico, aveva una grande passione per la letteratura e la storia; oltreché, ovviamente, per la politica. Giovanissimo ufficiale di marina durante la seconda guerra mondiale, aderì alla Repubblica sociale italiana, ed è stato fino all’ultimo coerente con gli ideali della sua giovinezza con i quali si era formato.

La famiglia era arrivata a Piombino nel 1961, quando Boninu vinse il concorso come pilota del porto. In precedenza, aveva navigato per lunghi anni in tutto il mondo facendo carriera sulle navi mercantili fino a raggiungere il grado di comandante. Aveva lavorato per un periodo in Egitto, a Porto Said, come pilota sul Canale di Suez. Competente e determinato nella sua professione, aveva davvero il mare nel sangue e nell’ambiente portuale si era garantito la massima considerazione da parte di tutti gli operatori. E non a caso ha continuato a navigare con la sua imbarcazione a vela fino a tardissima età.

Segretario del Movimento sociale – destra nazionale a partire dagli anni Sessanta e fino agli anni Ottanta, è stato in questo stesso periodo consigliere comunale: anni molto difficili per una persona fieramente di destra come lui in un contesto come quello piombinese dove dominava il colore politico opposto. E nel mondo della politica piombinese, pur nelle asprezze della polemica, si era guadagnato il rispetto degli avversari per la sua preparazione, la capacità dialettica, la cultura.

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PIOMBINO: I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO URGENTE AL MISE

La richiesta di un “incontro urgente” al Ministero dello sviluppo economico è stata formulata dalla Rsu Lucchini e Lucchini Servizi e dalle segreterie provinciali Fim-Fiom-Uilm dopo l’incontro a Roma avvenuto fra Cevital e le istituzioni. Chiesto anche un incontro urgente ai vertici di Cevital “per discutere del piano industriale in maniera dettagliata per capire tempi e modi di realizzazione”.
Entrambi gli incontri, si spiega, “serviranno ad accelerare i tempi della ripresa di produzione di acciaio a Piombino”. L’incontro al Mise richiesto dal sindacato, si legge in una nota, “a questo punto diventa prioritario per fare il punto della situazione in vista dell’incontro che si terrà presso il Mise il 9 aprile prossimo, a seguito dell’istituzione dei due tavoli tecnici”. Il 2 maggio, ricordano i sindacati, scadrà il contratto di solidarietà in Lucchini e le cig delle ditte: per questo “è necessario che si accelerino i tempi per poter garantire la copertura e la tenuta sociale di questo territorio. E’ prioritario per il sindacato mantenere la continuità produttiva dello stabilimento per non perdere quote di mercato ed evitare possibili blocchi di produzione”. “Per noi – aggiungono i rappresentanti dei lavoratori – rimane fondamentale la data del 3 Maggio come data di acquisizione ufficiale del Gruppo Cevital dello stabilimento Lucchini e quindi per il passaggio dei lavoratori”.
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PIOMBINO: RIFONDAZIONE E L’ORGOGLIO D’ACCIAIO

Riceviamo e pubblichiamo integralmente da Rifondazione Comunista.

«Noi abbiamo sempre sostenuto che la nostra fabbrica doveva continuare a produrre acciaio mantenendo l’area a caldo, veramente ci ricordiamo che lo sosteneva che gran parte di questa città, compresa l’amministrazione. Poi abbiamo accettato un altro tipo di produzione, il forno elettrico, perché è arrivato Rebrab e ha promesso anche una diversificazione economica ( logistica, agro industriale, sviluppi sul porto). Ora, per motivi evidentemente economici tutti interni, Cevital ripropone, insieme a tutto il resto, anche la riaccensione dell’altoforno.

Noi avremmo voluto che su Piombino si intervenisse con finanziamenti statali ( come a Taranto) e non che si lasciasse in mano a un bel padrone tutta la partita, perché adesso siamo nelle mani di questo volubile signore che sta rimandando giorno dopo giorno la presentazione di un piano industriale vero e dettagliato in cui si diano precise garanzie sulle modalità di riaccensione di un altoforno fermo da quasi 1 anno e garanzie di tutela dell’ambiente e di emissioni, perché non si pensi di fare un investimento approssimativo giusto per trovare una soluzione immediata a problemi di tipo economico. Quindi l’alto forno si riaccende, ma si riaccende utilizzando le migliori tecnologie per una produzione di acciaio importante soprattutto dal punto di vista ambientale, perché noi crediamo che alimentare un forno elettrico con la ghisa liquida, cioè calda, prodotta direttamente in situ ci può portare ad un livello qualitativo notevole nel campo della produzione siderurgica e ci consentirà di avere un’acciaieria d’avanguardia a livello mondiale.

Detto questo resta però un problemino: ad aprile finiscono i contratti di solidarietà e i lavoratori andranno in cassa integrazione; l’indotto rischia la mobilità o la NASPI, sempre che venga concessa, perché grazie ai cambiamenti della normativa sugli amortizzatori sociali, per ottenerla bisogna aver lavorato almeno 30 giorni nell’ultimo anno e tanti lavoratori delle ditte non lo hanno fatto. Rossi annuncia ancora una volta che per Piombino è tutto a posto, adesso (ma fra quanto?) verrano realizzati investimenti sul porto, 400 posti di lavoro, si ma per chi? Per i lavoratori in cds o in cig o in mobilità, per i 300 che restano fuori dall’operazione Cevital, per i lavoratori delle ditte come la Hasco Metal che dal 27 maggio sono a casa? o saranno ditte specializzate esterne?

Nell’attesa, noi non vogliamo distrarci da ulteriori sirene, e vogliamo capire per quanto ancora si posticiperanno le scadenze per l’acquisto da parte di Rebrab. Il nostro volubile padrone bisogna che smetta di rimandare e presenti il piano industriale SUBITO, perché le persone mangiano tutti i giorni e non con i tempi che lui stabilisce. Che decida cosa fare da grande, i cittadini e i lavoratori non possono più aspettare. Quando, dagli annunci avremo finalmente un fatto concreto? E per fatto concreto noi intendiamo la riassunzione dei primi lavoratori dalla cds o cig o altro, solo questo, per ora il resto fa volume».

Rifondazione Comunista – Piombino

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SEL: CEVITAL, INDIETRO TUTTA?

Riceviamo e pubblichiamo integrlmente da Sinistra Ecologia e Libertà.

«L’incontro al Mise non ha sciolto i dubbi e gli interrogativi su come si tornerà a produrre acciaio a Piombino. Siamo sempre ai preliminari, alle ipotesi ma non abbiamo un PIANO INDUSTRIALE, un piano finanziario, una idea organica che mette in sinergia produzione di acciaio, logistica e quell’agroalimentare ancora avvolto nelle nebbie.

Sono passati mesi scanditi da una firma su un preliminare di vendita con tanto di foto alla presenza dei massimi livelli del Governo , delle Istituzioni locali e di Cevital al quale è seguito un continuo cambio di rotta , di dichiarazioni che prefiguravano pressoché interventi immediati ma tutto questo nel “segreto di un atto” che non è mai stato reso pubblico.

Intanto la crisi sta producendo sofferenza e povertà. Passare dalla solidarietà alla cassa integrazione non è la stessa cosa, allungare i tempi della ripresa della produzione determina nuove difficoltà e imprevisti in un quadro siderurgico in continuo cambiamento.

Cevital riparte dall’altoforno, cioè riparte da dove si era determinata la fine di un ciclo produttivo.

Riparte senza cokeria, con un Afo che ha bisogno di un grosso intervento, con la necessità di rimettere in piedi il ciclo integrale e la volontà di ricostruire l’acciaieria in posizione diversa dall’attuale. Il tutto correlato dalle autorizzazioni ambientali oggi piuttosto vincolanti.

E’ uno scenario completamente diverso da quello prefigurato con la assegnazione provvisoria a Cevital e lo è anche in relazione alla Cittàe al territorio. I parchi minerali rimangono e si aggiunge, come è prevedibile, grossi quantitativi di Carbone almeno in una fase senza la nuova cokeria. Con quali effetti ambientali? Questo prefigura anche ipotesi di utilizzo delle banchine e del porto diverse da quelle prospettate.

Lo diciamo con molta franchezza questo scenario , pieno di incognite e di punti interrogativi   ( almeno per ora) non ci convince troviamo elementi controversi che non vorremmo riproducessero in poco tempo i soliti problemi che hanno prodotto la crisi dello stabilimento.

Quello che noi chiediamo è chiarezza di intenti, non ne più possibile tenere migliaia di famiglie nel limbo di un futuro incerto, l’incontro del 9 Aprile non può essere il solito incontro delle enunciazioni ma con la presentazione del piano industriale e di cosa e come Cevital vuole produrre acciaio oltre che di altre attività oggi ancora avvolte nella indeterminatezza».

SEL Piombino-Val Di Cornia

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FDI-AN FOLLONICA SULL’AGGRESSIONE ALLA IMPRENDITRICE RAPINATA

«Come FDI-AN avremmo preferito non dover scrivere MAI questo comunicato. Vogliamo mandare tutta la nostra solidarietà alla famiglia della imprenditrice follonichese aggredita e rapinata nella notte tra venerdì e sabato. Stiamo attraversando, come comune di Follonica e provincia di Grosseto, un periodo devastante per la popolazione.

Continui furti e rapine vanno a minare la sicurezza e la felicità della nostra cittadinanza, un pesante clima di paura e di timore sta negando a tutti quanti di godersi le proprie giornate.
Gravissimo è ciò che è successo stanotte, una donna, una imprenditrice si è trovata aggredita da criminali violenti, che non si sono fermati davanti a niente e nessuno, dimostrando il disprezzo per la vita umana che provano.

Dobbiamo dire basta a questa situazione, aldilà della mera propaganda politica, dobbiamo fare in modo che atti del genere non accadano più nel nostro territorio. Lontani sembrano oramai i tempi in cui si lasciavano inserite le chiavi di casa nei portoni, a dimostrazione della fiducia nella comunità, adesso, nel 2015, non basta neppure chiudere gli ingressi, munirsi di portoni blindati o di qualsiasi altro deterrente. Adesso BASTA. Continuiamo ad inviare la nostra solidarietà all’imprenditrice e alla propria famiglia, che si rimetta presto. Noi come FDI-AN  non possiamo far altro che augurargli di riprendersi al più presto da questo atto vergognoso».

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale

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SUVERETO: GIOCO SPORT A SCUOLA SI FARA’, BASTA MENZOGNE DA PARTE DEL PD!

Dopo l’ennesimo intervento di Suvereto Protagonista, gruppo di minoranza del PD di Suvereto ,mirato a tentare di infangare l’operato dell’amministrazione comunale, interviene per fare chiarezza l’assessore allo sport Marco Toninelli.

“Sono molto dispiaciuto di leggere in questi giorni che ancora una volta si gioca sulla sensibilità collettiva nei confronti dei bambini, sfruttandola per attacchi politici basati su menzogne, inesattezze ed ignoranza.” Secondo Suvereto Protagonista il progetto Giocosport non è stato avviato perché “la nostra amministrazione ha deliberato con 6 mesi di ritardo” e “tali progetti dovrebbero essere approvati dagli organi scolastici a Settembre”.  Intanto è bene far presente che la richiesta da parte del CONI per l’adesione al Giocosport è stata fatta ad Ottobre inoltrato e quindi sarebbe stata abbastanza improbabile la sua approvazione a Settembre.

Per quanto riguarda la delibera di giunta, basta informarsi per sapere che per esempio Piombino ha deliberato a Dicembre, mentre se guardiamo il 2014 a Suvereto la delibera è datata 20 Marzo, quindi in data ancora successiva a quella in cui abbiamo deliberato noi nel 2015. Spiace anche leggere falsità tipo “i bambini attendevano questi momenti di svago fuori dalle mura scolastiche” e che “le maestre avevano già organizzato il loro orario in base alle esigenze ed alle necessità dei vari esperti”.

Molto probabilmente nessuno si é neanche  preso la briga di leggere o chiedere come funziona il progetto Giocosport, – continua Toninelli – perché in questo progetto le associazioni sportive vanno a far svolgere la propria attività ai bambini delle scuole elementari all’interno delle ore scolastiche normalmente destinate all’attività motoria durante le quali le maestre devono rimanere a sorvegliare i bambini, quindi nessuna ora aggiuntiva di sport e nessun cambiamento di orari per le maestre, ma solo un tecnico che si sostituisce alle loro lezioni e in loro presenza durante una delle due ore settimanali di attività sportiva delle classi.

Non si capisce poi come il gruppo di minoranza possa vantare meriti se il progetto verrà finalizzato, quando non hanno fatto altro che fare qualche domanda e senza un minimo di approfondimento ha riportato inesattezze a mezzo stampa. Il Giocosport si farà (le date saranno definite in questi giorni)perché il comune ha messo a disposizione i fondi necessari e perchè ha avuto il benestare degli organi scolastici e ha lavorato per avere la disponibilità delle associazioni sportive.

L’unico lavoro svolto da Suvereto Protagonista è quello di aver continuato la propria linea politica fatta di menzogne e fango senza mai offrire collaborazione e mostrare un minimo di volontà di approfondimento senza polemica a prescindere.

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M5S CAMPIGLIA E I BENEFICI DELLA COLTIVAZIONE DELLA CANAPA

La coltivazione della Canapa è stata particolarmente florida nel nostro Paese a tal punto da permettere di classificarci come primi produttori al mondo per qualità e secondi per quantità di produzione, tuttavia tale coltivazione è andata man mano estinguendosi sul territorio nazionale per il sopravvento di altre materie prime.

«Ebbene – inizia il M5S –  grazie ad investimenti sia in ambito privato che regionale ma anche europeo tramite cospicui finanziamenti (che dobbiamo iniziare a conoscere e a richiedere per poter promuovere importanti progetti) questo tipo di coltivazione potrebbe nuovamente essere praticato nel nostro Paese, sia in termini di eco-compatibilità, sia per le possibilità di sviluppo economico ed occupazionale che essa potrebbe offrire.

In particolare, in ambito europeo, l’applicazione di tale progetto è fortemente sentita dal momento che si prospetta di inserirla nelle aree di interesse ecologico (Efa), in modo che i produttori possano accedere agli aiuti diretti della politica agricola comune dell’unione europea (Pac).

Aiuti economici diretti, quindi, tramite consistenti finanziamenti a chi si impegna nel settore, affiancati da associazioni a livello nazionale che coordinano la gestione organizzativa della semina.

Ma quali sono i reali benefici della coltivazione della canapa? Toccano vari aspetti: da quello agricolo (favorisce l’estrazione dal terreno di agenti inquinanti come la diossina e i metalli pesanti contribuendo all’eliminazione di CO2 dall’aria) a quello tessile passando per l’ edile (con prodotti per l’edilizia, pannelli isolanti, vernici, resine ecc. tutto a base di canapa, valida alternativa all’impiego di sostanze altamente tossiche come amianto e materiali inerti da cave ), quello farmaceutico, agro-alimentare e infine quello cartario ( con i derivati della canapa si potrebbe contribuire a preservare quel che resta del vitale patrimonio forestale).

Proprio perché la coltivazione della canapa risulta un toccasana per la purificazione dei terreni, dovrebbe essere al primo posto in territori come la nostra Val di Cornia che per anni è stata incentrata sull’attività della Lucchini, esattamente come è successo a Taranto dove ci sono progetti in via di sviluppo per tale coltivazione nei terreni circostanti l’Ilva.

Ecco perché il Movimento 5 Stelle chiede alla giunta che, riconoscendone l’importanza, si impegni a studiarne l’applicabilità a livello locale, anche per l’ impulso tutto positivo che questo tipo di coltivazione contribuirebbe a dare in termini di ripresa in settori produttivi specifici».

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SEL: GIOVANNI FATTORI CANDIDATO PER LA PROVINCIA DI LIVORNO

La lista del Sì vuol rinnovare le forme della politica e sperimenta una nuova modalità per la presentazione della candidature, secondo una logica che nulla ha a che vedere con la classica “spartizione” dei posti in lista fra ceti dirigenti: associazioni, comitati, gruppi, organizzazioni politiche, singole persone (con almeno 30 firme a sostegno) possono inviare proposte motivate di candidatura entro il 28 marzo al seguente indirizzo email: candidature@tommasofattori.it.

«Le porte sono aperte a persone riconosciute per competenza, autorevolezza, impegno sociale e politico nel territorio e in lotte, vertenze, movimenti o per il loro ruolo in attività associative o culturali della nostra regione. Donne e uomini, ragazze e ragazzi, capaci di nuovi linguaggi, di nuove relazioni, di nuove prospettive».

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‘PRONTO BADANTE’, 347 CHIAMATE AL NUMERO VERDE NEI PRIMI 5 GIORNI

FIRENZE – 347 le chiamate ricevute, 79 i percorsi complessivi attivati tra i quali 6 con erogazione di voucher. Questi i primi dati che emergono dopo i primi 5 giorni dall’entrata in funzione del Numero Verde di ‘Pronto badante’.

“I primi numeri – spiega la vicepresidente Stefania Saccardi – dimostrano la necessità di un servizio come questo. Analizzando le richieste pervenute al Numero Verde si capisce come ci sia l’esigenza di rispondere ad un bisogno immediato e urgente, ma anche quella di uno strumento che aiuti ad orientarsi, a capire cosa fare e a chi rivolgersi. Le persone in difficoltà, i loro familiari o conoscenti, hanno la necessità di entrare in contatto diretto e di parlare con qualcuno in carne e ossa e non soltanto per telefono. Questo è l’elemento che fa la differenza e che rende il servizio unico. Inoltre – conclude Saccardi – le erogazioni di buoni lavoro per lavoro occasionale di assistenza familiare sono molto importanti, un incentivo a promuovere l’emersione di lavoro nero in un settore dove questo, spesso, è la regola”.

Un dato da sottolineare in questa primissima fase è che molte chiamate riguardano casi di Alzheimer, in pazienti non eccessivamente anziani, spesso con situazioni abbastanza pesanti a livello familiare. Sono inoltre stati attivati 6 percorsi in assenza di almeno uno dei requisiti previsti per casi piuttosto complessi e critici.

Il servizio, partito in via sperimentale il 16 marzo scorso in 43 Comuni dell’area fiorentina ed empolese, è stato creato per garantire un sostegno immediato alle persone anziane e alle rispettive famiglie nel momento in cui, per la prima volta, si manifesta una situazione di fragilità. Per segnalare la situazione di bisogno o per avere informazioni basta chiamare il Numero Verde 800 59 33 88 da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18 ed il sabato dalle ore 8 alle 13. Informazioni anche su www.regione.toscana.it/prontobadante

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Scritto da il 22.3.2015. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 23 giorni, 10 ore, 23 minute fa

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