PIOMBINO: LA PARKING PASS HA FATTO ARRABBIARE TUTTA LA VAL DI CORNIA
Piombino (LI) – L’aumento della parking pass è stato il tema principe sui social networks e per le strade di tutta la Val di Cornia. Non solo per il fatto che un aumento del 40% su una tessera inventata per far andare al mare i residenti è del tutto ingiustificato, se non per ripianare i debiti contratti dalla precedente amministrazione del comune di Piombino, ma anche perché mentre gli altri comuni della Val di Cornia, si “frugavano” nei capitoli di bilancio per poter far funzionare la sfortunata “Parchi”, dall’altra parte Piombino, che alla Parchi ha già da alcuni anni tolto gli incassi dei parcheggi costieri (anche se per lunghi periodi in passato è stato il principale finanziatore della Società, ndr.), usa oggi questi soldi come una specie di bancomat per ripianare i bilanci in profondo rosso, come ammette lo stesso assessore Francini.
Infatti a decidere gli aumenti non è stata la Società dei Parchi, di cui sono soci tutti i Comuni della Val di Cornia, ma il solo Comune di Piombino. Poco importa se quei parcheggi facevano parte di un sistema e di una gestione unitaria dei parchi, sancita in precise convenzioni, mai modificate, che li considerano “bene unico del territorio”. Il comune di Piombino ha deciso di fatto autonomamente quanto devono pagare i cittadini di Campiglia, San Vincenzo, Suvereto e Sassetta per andare al mare nei parchi della Sterpaia e di Baratti che pure contribuiscono a mantenere.
La Parchi è una risorsa per il territorio solo se gli si permette di funzionare in modo efficiente.
Bisognerebbe a questo punto fare un passo in dietro, e da una parte gli altri comuni richiedano la correttezza amministrativa e il rispetto delle Convenzioni che gli stessi hanno a suo tempo approvato nei Consigli Comunali e sottoscritto, dall’altra fare un serio esame di coscienza ed ammettere che l’UNIONE DEI COMUNI, che la regione Toscana impone per i comuni della Val di Cornia, non solo non è mai partita, ma qui siamo addirittura al punto che un Comune non sa cosa sta facendo il suo confinante su temi basati addirittura su convenzioni condivise.
Inoltre crediamo sia il caso che chi di dovere inizi a capire che la crisi in Val di Cornia picchia forte, e che quei 50 euro i residenti li devono usare per fare la spesa, non per andare al mare in parcheggi polverosi e sempre pienissimi tutti i fine settimana.
Giuseppe Trinchini
____________________________
COMUNE DI PIOMBINO: AUMENTO DETTATO DALLE NECESSITA’ DI BILANCIO
Previsti investimenti per la riqualificazione dei parcheggi. Raddoppiato il servizio navetta a Baratti.
«L’assessore alle finanze Lido Francini interviene nuovamente sulla questione della parking Pass, l’abbonamento cumulativo dei parcheggi per residenti per le aree della Costa Est e di Baratti, il cui costo da quest’anno è stato aumentato a 50 euro.
«La necessità di procedere all’approvazione urgente alla delibera per consentire alla Società Parchi di avviare la vendita delle carte – dice Francini – non ha onestamente consentito il necessario iter di comunicazione preventivo per una condivisione della scelta, e di questo ce ne scusiamo».
Sulla scelta di aumentare il costo della carta pesa naturalmente la difficoltà a trovare un adeguato equilibrio di bilancio, in un situazione di forte difficoltà per i Comuni per i continui tagli a cui sono sottoposti e per la più generale diminuzione delle entrate.
«La formazione del bilancio di previsione 2015 ci induce a riconsiderare tutta una serie di parametri e a prendere in considerazione la possibilità di aumentare il costo di alcuni servizi, che per molto tempo non sono stati ritoccati – continua Francini – La decisione di aumentare la Parking pass deriva pertanto da questa situazione e dalla volontà di non penalizzare in modo esoso i cittadini, cercando di salvaguardare i servizi fondamentali e andando a incidere su aspetti meno necessari. Consideriamo comunque che il costo dell’abbonamento, che ha validità fino a settembre, può essere ammortizzato velocemente in pochi giorni.
A fronte di questo aumento inoltre – continua Francini – l’amministrazione comunale avvierà a breve un bando per project financing, finalizzato alla manutenzione straordinaria di tutte le strutture a servizio della balneazione (stalli per la sosta, servizi igienici, ponticelli pedonali, ecc), ripristinando l’ombreggiatura dei posti auto, sostituendo le recinzioni, prevedendo il rifacimento dei ponticelli pedonali e dei bagni, e dotando le aree di sosta di parchimetri di ultima generazione.
Allo stesso tempo, con una delibera di giunta approvata ieri, è stato deciso il potenziamento del servizio di navetta verde che opera nella zona di Poggio all’Agnello, Caldanelle, Baratti e Populonia. Il servizio sarà raddoppiato già a partire dal 5 aprile, effettuando corse ogni mezz’ora. L’aumento del servizio, come già sperimentato lo scorso anno, sarà possibile grazie al finanziamento di un secondo bus da parte del Comune di Piombino. Il servizio sarà attivo per le festività pasquali ma anche per il 25 aprile, il primo maggio e i fine settimana di aprile, maggio e settembre fino al 20 settembre.
Infine il servizio resterà attivo tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, nel periodo che va dal 1 giugno al 31 agosto.
L’iniziativa, che avrà un costo complessivo di circa 3330 euro, permetterà a cittadini e turisti di lasciare l’auto nel parcheggio delle Caldanelle, evitando code e inutili ricerche di parcheggio nei momenti di maggiore affluenza».
L’assessore alle finanze Lido Francini
_____________________________
COMUNE DEI CITTADINI: SOFFRITTI NON SAPEVA DEGLI AUMENTI DI PIOMBINO
«Apprendiamo ora da un comunicato stampa del Comune di Campiglia che la Sindaca Soffritti prima ammette la legittimità di Piombino di determinare le tariffe dei parcheggi dei parchi di Sterpaia e Baratti, di cui lo stesso Comune incassa le entrate, poi si meraviglia se autonomamente Piombino decide quanto devono costare i ticket e la “parking pass” per i residenti dei Comuni della Val di Cornia che vanno al mare in quelle spiagge.
Quello che accade oggi altro non è che la sottomissione del Sindaco di Campiglia e degli altri Sindaci della zona ad un atto di prepotenza politica compiuto dall’allora Sindaco di Piombino Anselmi che nel 2011 impose al Presidente della Parchi Sbrilli di versare al Comune di Piombino le entrate dei parcheggi dei parchi della Sterpaia e di Baratti. Qualcosa come un milione di euro su un bilancio di circa tre milioni.
La motivazione fu quella che la società Parchi, essendo società in house, non avrebbe potuto gestire i parcheggi in quanto attività commerciale. Tesi immediatamente smentita dallo stesso Comune di Piombino che riaffidò alla stessa società (senza gara) la gestione degli stessi parcheggi, trattenendosi però le entrate e lasciando che i costi per il mantenimento di quei parchi ricadessero su tutti i Comuni della Val di Cornia.
Non ci volevano esperti legali per capire che erano di fronte a decisioni quanto meno incoerenti. Era chiarissimo che l’interesse di Piombino era quello di risolvere i gravi problemi del proprio bilancio e non certo quello di sostenere il progetto dei parchi.
Non lo ha capito il nostro Sindaco e i suoi colleghi? O lo hanno capito e non hanno avuto il coraggio politico di aprire una chiara discussione politica nei Consigli Comunali, ai quali sono state sistematicamente imposte ratifiche di decisioni prese altrove?
Il fatto che Piombino decida oggi autonomamente le tariffe dei parcheggi dei parchi della Sterpaia e di Baratti ed anche il costo della “parking pass” per tutti i nostri cittadini altro non è che la logica conseguenza di una decisione sbagliata, subita e difesa dal nostro Sindaco fino ad oggi.
Ora si appella ad un atto di clemenza di Piombino, auspicando che ci siano “ le occasioni e le condizioni per rivedere in qualche modo questa scelta”.
Ci pare davvero troppo. Faccia la sola cosa che deve fare: pretendere che sia ripristina la correttezza amministrativa e il rispetto delle Convenzioni che i Comuni hanno a suo tempo approvato nei Consigli Comunali e sottoscritto.
Comune dei Cittadini
_______________________________
SUVERETO: PARKING PASS, CI VORREBBE LA DISUBBIDIENZA CIVILE
“Rispettando l’autonomia di gestione che ogni Comune ha, e partendo dal presupposto che la determinazione della tariffa del Parking Pass e’ competenza esclusiva della Giunta di Piombino” interviene il capogruppo consiliare di Assemblea Popolare Marco Cecchi “risulta alquanto curioso che il calcolo della stessa non sia stato minimamente oggetto del tavolo di coordinamento degli Assessori al Turismo della Val di Cornia attivo da maggio del 2014”.
Parlare di azioni coordinate sul territorio per incentivare l’offerta turistica e la promozione, e poi riservare ad un solo comune la decisione su un punto nevralgico, come il costo dei parcheggi a mare, credo che sia uno svista politica da sottolineare, alla luce delle ricadute che ha, anche sui cittadini degli altri comuni.
“In 7 anni il costo della Parking pass e’ cresciuto del 67% passando dai 30 euro del 2008 ai 50 euro del 2015. Un aumento giustificato solo per far cassa e non certo in virtu’ di un miglioramento dei servizi.” continua il consigliere provinciale Simone Donnoli “dopo la decisione unilaterale presa dal ex sindaco Gianni Anselmi di togliere gli introiti dei parcheggi alla Parchi spa per pianare un buco di bilancio del Comune di Piombino, nel silenzio assordante degli altri sindaci, ora assistiamo a questo incremento abnorme che costringera’ molti a rinunciare a frequentare certe spiagge.”
Ricordiamoci che i tratti di costa serviti dai parcheggi a pagamento sono spiaggia libera e quindi fruibili da tutti anche dalle molte famiglie che colpite dalla crisi industriale e dell’indotto hanno ben poche risorse per godersi un minimo di svago e refrigerio nell’estate.
“Le nostre sono spiagge proletarie” conclude il consigliere Roberto Magazzini “far pagare un balzello di 50 euro per lasciare l’auto in un campo sconnesso, sotto il sole ed incustodito ci sembra veramente troppo. Mezzi pubblici per raggiungere le spiagge sono praticamente nulli ed in orari poco agevoli”
“Il gruppo consiliare, Assemblea Popolare” conclude Cecchi “manifesta la sua contrarieta’ a questa decisione unilaterale, in un momento dove i Comuni limitrofi a Suvereto, con Piombino capofila si vantano di costruire Associazioni di Comuni finalizzate all’omologazione delle procedure. Capiamo da amministratori, i problemi di bilancio che il comune di Piombino ha a causa della scellerata politica del Governo Renzi, ma prendere per la gola i propri cittadini ci sembra la strada sbagliata, verrebbe da suggerrire, come azione puramente dimostrativa, la disubbidienza civile nei confronti dell’acquisto del parking pass”.
Gruppo Consiliare APS
_________________________________
COMUNE DEI CITTADINI: PARKING PASS A 50 EURO, DOPO IL DANNO LA BEFFA
«Dopo il danno che il comune di Piombino ha causato alla Società dei Parchi sottraendogli arbitrariamente le entrate dei parcheggi della Costa est e di Baratti per coprire i buchi del proprio bilancio; dopo il danno causato al turismo con l’istituzione della tassa di soggiorno che, nelle enunciazioni, doveva servire a ripianare il buco di bilancio della società Parchi; dopo i ripetuti ritardi dei Comuni nell’approvazione del contratto di servizio lasciando la Società nell’incertezza di poter garantire i servizi; dopo la costante riduzione delle risorse assegnate ai parchi; dopo l’ammissione, pochi giorni fa, dei Comuni di non poter far più fronte ai contributi che devono alla Società costringendola ad aumentare il costo dei biglietti ai musei e ai parchi, ora è arrivata la beffa.
Quest’anno la “parking pass”, cioè la tessera prepagata per i residenti nei cinque comuni della Val di Cornia che consente la sosta nei parcheggi dei parchi di Baratti e della Sterpaia, costerà 50 euro contro i 35 dello scorso anno. Un aumento del 42% in un solo anno. Una vergogna che si aggiunge agli aumenti decisi negli ultimi anni per chi non ha la “parking pass” e che oggi paga alla Sterpaia 1,50 euro l’ora (giornaliero 13,20 euro) e a Baratti 1,80 euro l’ora (giornaliero 15,60).
A deciderlo non è stata però la Società dei Parchi, di cui sono soci tutti i Comuni della Val di Cornia, ma il solo Comune di Piombino. Poco importa se quei parcheggi facevano parte di un sistema e di una gestione unitaria dei parchi, sancita in precise convenzioni, mai modificate, che li considerano “bene unico del territorio”.
Tutto questo fa parte del passato. Per il Comune di Piombino i parchi non sono più un bene unico, ma un bancomat per rimpinguare le proprie casse comunali, come ammettono apertamente gli amministratori di quella città. Da soli hanno deciso ora quanto devono pagare i cittadini di Campiglia, San Vincenzo, Suvereto e Sassetta per andare al mare nei parchi della Sterpaia e di Baratti che pure contribuiscono a mantenere.
Sconcerta l’assuefazione degli altri Comuni alle decisioni di Piombino che, già con la passata amministrazione, ha intrapreso la via della demolizione del sistema dei parchi. Per il Sindaco Rossana Soffritti bisogna capire “quali possono essere altre modalità e strumenti per acquisire nuove risorse, diverse dal sostegno pubblico, per far vivere alla Parchi una stagione più florida di quella di adesso”. Per il vicesindaco Bertocchi “ se c’è la possibilità di riformare la società dall’interno bene, altrimenti si dovrà avviare una riflessione sulla chiusura della spa e decidere con quale nuova forma sostituirla”. La risposta è sotto i loro occhi. Evitino di sottostare ai ricatti e ai furti dell’amministrazione di Piombino, facendone pagare le conseguenze ai propri cittadini e ai turisti.
Di questo passo si va verso la completa distruzione di un progetto che ha dato un enorme contributo allo sviluppo del turismo in questa zona, ma che ormai è destinato a scomparire nelle mani di Sindaci che forse non erano e non sono all’altezza di poterlo gestire».
Comune dei Cittadini
_____________________________
UN’ALTRA PIOMBINO: LO STESSO PESSIMO SERVIZIO AL 40% IN PIU’
«La stagione estiva si sta avvicinando e la prima brutta notizia è l’aumento del costo dei parcheggi per i residenti che vorranno accedere alle spiagge. Si passa dai 38 Euro ai 50 Euro, un aumento piccolo in termini assoluti, enorme in percentuale, che è del 40 %. Questo ennesimo balzello, quanto mai inopportuno in tempo di crisi, sarà giustificato da un miglioramento del servizio, che l’anno scorso si è dimostrato scarso, se non inesistente?
Ricordiamo tutti il solleone, la sporcizia, il polverone, che tante proteste hanno suscitato nell’estate 2014. Ci sarebbe da prevedere un’estate 2015 con parcheggi ombreggiati e puliti, visto il cospicuo rincaro. Un’Altra Piombino teme invece che non sarà così e che avremo lo stesso pessimo servizio pagando il 40 % in più. Lo chiederemo all’Amministrazione nel Consiglio Comunale del 27.04.
Per il momento manifestiamo la nostra perplessità verso un servizio pubblico sempre più caro e la nostra contrarietà a queste politiche dei prezzi dei nostri beni comuni».
Un’Altra Piombino
____________________________
Da me non le prendono 50 euro state tranquilli.
Quest.anno non acquisterò la parking pass.e come me non lo faranno in molti.
Nn vengono offerti servizi in meglio.i soldi serviranno di certo nn x il bene comune.
Peggio x chi ha avuto la brillante idea di aumentare i costi oggigiorno dove c’è la crisi nera.