PIOMBINO: 300 POSTI BARCA E NEANCHE UN CENTIMETRO DI SUOLO
Piombino (LI) – A distanza di circa 15 anni dalla realizzazione del Porto turistico “Marina di Salivoli”, riconosciuto da molte riviste del settore come il porto ideale per visitare l’arcipelago Toscano, il consiglio d’amministrazione ha presentato il 5 maggio il nuovo progetto di ampliamento del porto che, allargandosi verso il mare, diventa una vera opportunità di sviluppo turistico per Piombino senza rubare neanche un centimetro di territorio, o di spiaggia, in più alla città.
Nella sala numerosi soci del marina e molti politici che sono intervenuti positivamente sul progetto; tra questi era presente anche la candidata al consiglio regionale per il PD Carla Maestrini.
«Il progetto dell’ampliamento – ha esordito il presidente Ettore Galli – è nato già nel 2003, perché c’erano molte persone in lista d’attesa alle quali non era toccato il posto barca, e pochi posti di transito per i non residenti. I soci in lista d’attesa proposero quindi di fare degli studi per poter ampliare il porto. Tra questi studi poi è prevalso il progetto che è stato presentato oggi, che prevede l’ampliamento della struttura verso il mare».
«Nel 2009 – continua Galli – seguirono degli studi di supporto alla progettazione, sia per la giustificazione economica (personale occupato, numero di posti barca necessari, eccetera) e fu chiesto ai soci in lista di attesa un contributo a “caparra” che si attesta ad oggi sui 350.000 euro. Nel 2015 presentiamo il progetto e lo proponiamo alla città intera per migliorarlo e portarlo a compimento nell’interesse dei soci e di Piombino».
I vantaggi del nuovo porto secondo il consiglio d’amministrazione del Marina:
- la dimensione fisiologica dei porti turistici è di circa 800-900 barche, e sotto questi numeri i costi di gestione non diminuiscono proporzionalmente. Con 300 nuove imbarcazioni e poco personale in più soddisfiamo le nuove esigenze con un risparmio per tutti i soci.
- Il problema principale del porto attuale riguarda la gestione dei posti barca, che sono superiori agli spazi reali, e questo crea delle questioni condominiali che con il nuovo porto, e la riorganizzazione dei posti sarebbero definitivamente risolte.
- Con l’allargamento verso il mare avremo poi dei posti con fondali notevoli, che possono permettere al Marina di organizzare eventi che possono creare ricchezza per la città.
- Con i nuovi spazi poi il nostro porto non sarà più un “porto garage”, ma si trasformerà in un “porto albergo” creando manifestazioni e traffico con ricadute sull’intera città di Piombino a partire da un aumento di circa 50 posti di lavoro tra diretti ed indiretti.
Il dottor Petraroja nell’illustrare la parte economica ha poi voluto correggere una inesattezza sostanziale su un articolo di stampa che proprio non è andato già al consiglio d’amministrazione del Marina di Salivoli. L’argomento è quello dei conti del Marina, che non saranno risanati dai soci in lista di attesa o dagli aspiranti soci, come era scritto nell’articolo, ma in realtà sono stati sanati dagli attuali soci del Marina.
Con la “pausa di meditazione” che si è presa il futuro porto turistico di “Poggio Batteria”, tanto voluto dal precedente sindaco Anselmi, ma dai costi di realizzazione elevati a causa degli alti fondali, e “disturbato” anche dal traffico commerciale (e quindi di improbabile realizzazione reale, ndr.), la concreta proposta di ampliamento del Marina di Salivoli, senza altro consumo di suolo, e con una parte del denaro per realizzarlo già nelle casse della Cooperativa, è una proposta di sicuro interesse, che non si pone in concorrenza con altre opere da realizzare, e che alla fine chiede alla città solo un collegamento migliore tra Salivoli e il centro, cosa tra l’altro già richiesta da molti residenti a Salivoli che si sentono un po’ isolati dal centro città.