EDITORIALE: LA (SOLITA) POLITICA DEGLI ANNUNCI
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: LA (SOLITA) POLITICA DEGLI ANNUNCI
Corriere Etrusco “numero 103” del 22 maggio 2015.
Alzi la mano chi sa che domenica prossima si vota? Il 31 maggio ci sono infatti le regionali anche in Toscana, è si dovrà decidere chi ci rappresenterà per i prossimi cinque anni a Firenze.
Mai come questo anno è difficile la scelta per gli elettori tra andare a votare, oppure andare davvero tutto il giorno al mare, vista l’enorme mole di annunci che sono stati fatti in particolare dal Presidente uscente Rossi che si è preso l’impegno, se verrà rieletto, di adottare nei primi 100 giorni di governo almeno l’85% dei provvedimenti che ogni giorno annuncia sulla sua pagina facebook.
«Se non ci riuscirò nei primi tre mesi, rinuncerò al mio stipendio e lo devolverò a scopi umanitari fino a quando non completerò l’adozione di tali atti” ha scritto Rossi.
Considerando che se non si andasse al ballottaggio sarebbe rinominato prima della metà di giugno, c’è da temere, se non addirittura aver paura, che a luglio e ad agosto il Presidente, mentre la gente è al mare e non a controllare, faccia e disfaccia leggi, visti i precedenti come quello della travagliata approvazione del nuovo piano paesaggistico o il protocollo sull’autostrada Tirrenica, annunciata come una soluzione e che invece, come potete leggere in seconda pagina, si trasforma in un nuova riconferma della SAT, in spregio alla mozione di rimozione del casello del consiglio regionale e dei comuni interessati dal passaggio della strada; inoltre, in un silenzio assordante, è sparita dal progetto sia la SS398 per il porto di Piombino che la variante del Romito a Livorno.
Un’ altra situazione di stress per gli abitanti in Val di Cornia è data dal nuovo piano industriale di Cevital. A sfogliarlo siamo ancora lontani da un piano dettagliato, e chi lo ha visto ha confermato che in realtà si tratta di 79 pagine di slides con inserite anche molte immagini già viste anche alla conferenza sulla siderurgia. Fatto sta che la situazione non farà stare tranquilli operai e residenti anche nel caso, comunque improbabile, che ci sia la firma entro il 31maggio .
Anche perché Enrico Rossi sono mesi che dice che ha salvato la siderurgia, così come un anno fa diceva che si sarebbe dimesso se la Concordia non veniva a Piombino, o se non fosse stata riaccesa l’area a caldo. E sappiamo tutti come è andata a finire.
La “Toscana costa”, ha bisogno di fatti concreti che rilancino il territorio, non di nuove gabelle “made in SAT”, o di ulteriori annunci. E questo il nuovo presidente, chiunque esso sia, lo dovrà avere ben chiaro in mente.
Giuseppe Trinchini
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A pochi giorni ormai dal voto c’è qualcuno che può dire -tanto per fare un esempio-quale politica ambientale si intende fare? Eppure noi toscani abbiamo approvato due leggi imporntanti; quella sul paesaggio e quella sui parchi. Certo non sono mancati i mal di pancia specie nell’area di cui si occupa il Corriere Etrusco
ma questa è una ragione in più che doveva sollecitarci a farlo visto che per qualche candidato presidente la lagge sul paesaggio ricorda i piani sovietici! Per la Marson
che ha non pochi meriti per questa legge c’è stato persino il segretario regionale del Pd che ha detto che prova imbarazzo. Molti lo provano invece per i troppi ritardi ad esempio perchè finalmente un parco come quello della Val di Cornia possa fare quel che gli compete tra minori sabotaggi. Renzo Moschini
Rossi, il più grande “puffone” di presidente di regione che la Toscana abbia mai avuto. Deve solo ringraziare la magistratura amica altrimenti era già sotto processo. Ma qui la rete degli amici è fitta e per questo anche uno come lui salva le chiappe.