ROSSI RILANCIA: PEDAGGIO TRIPLICATO A ROSIGNANO E SI PAGHERÀ ANCHE A GROSSETO
Cecina (LI) -Il coordinamento territoriale NoSat non ci sta a questa nuova “sorpresa” del presidente della regione Toscana Enrico Rossi che prevede l’aumento a 3 euro del casello a Vada, e ci invia un comunicato che spiega con chiarezza la situazione, e che pubblichiamo integralmente.
«Ancora pedaggio – inizia il comunicato NO SAT – per di più salatissimo e non solo nel nuovo tratto autostradale a sud di Grosseto, di cui manca ancora il progetto, ma anche sulla esistente Variante Aurelia da Rosignano a Grosseto. La pessima novità emerge dal comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti:
“Il sistema di pedaggiamento di tipo ‘aperto’ prevede una ‘quasi-esenzione’, in quanto verrà applicato, per i transiti nelle barriere di Grosseto sud e Rosignano, un pedaggio commisurato a 10 chilometri.”
Quindi al casello di Rosignano avremo una “quasi esenzione” che aumenterà il pedaggio dagli attuali 70 centesimi a quasi 3 euro mentre a Grosseto nascerà un nuovo casello con una gabella anche essa vicina ai 3 euro.
Ora si capisce perché Rossi abbia ignorato la decisione del Consiglio Regionale che imponeva l’eliminazione del casello di Rosignano, il pedaggio e il regalo della Variante ai privati non è mai stata messa in discussione nella strategia Rossi-Nencini-Bargone, tanto che chi, come il consigliere regionale del Pd Tortolini, ha osato presentare un interrogazione sul tema ha visto cancellare il suo nome dal listino PD.
Continuano a prendere in giro i cittadini – continuano i NO SAT – non facendo manutenzione sulla Variante che quando e se sarà fatta, sarà pagata dal nuovo pedaggio, hanno eliminato i progetti delle opere utili (ad esempio l’importante completamento della tratta della Variante per Livorno e la 398 a Piombino) e promettono esenzioni ai pedaggi che, come si evince dal comunicato, non ci saranno e i soggetti che firmano tutti questi protocolli sono sempre gli stessi: Rossi, Nencini e Bargone.
Un annuncio finto rassicurante che vuol far credere che non pagherà nessuno, ma ovviamente non esiste alcun piano finanziario, esattamente come non esisteva per il progetto precedente che, ricordiamo, è saltato proprio a fronte della insostenibilità economica denunciata dagli stessi soci SAT, che prontamente si sono defilati. Il traffico, infatti, è in maggioranza locale, esentandolo l’opera non è finanziariamente sostenibile a meno che non sia lo Stato a pagare a SAT il costo delle esenzioni e in tal caso pagheremmo due volte il pedaggio, come Stato e come privati cittadini.
Le elezioni Regionali – conclude il movimento per una Aurelia Libera – sono un occasione per ribadire con chiarezza che il progetto dell’autostrada tirrenica è privo dei requisiti di buon senso. Preso atto dell’insistenza di Enrico Rossi, l’invito del coordinamento NoSat è di votare solo candidati che si siano espressi chiaramente a difesa degli interessi dei cittadini e non del progetto autostradale o delle finte esenzioni».
Nodo NoSat Bassa Val di Cecina