EDITORIALE: L’ESSENZIALE E’ INVISIBILE AGLI OCCHI
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: L’ESSENZIALE E’ INVISIBILE AGLI OCCHI
Corriere Etrusco “numero 104” del 29 maggio 2015.
Domenica 31 maggio è il giorno di votazioni per le regionali. Ad oggi non so chi vincerà o meno le elezioni in Toscana, ma già ora, che scrivo a due giorni dal voto, posso fare delle riflessioni su come è andata questa campagna elettorale che se dovesse avere un titolo, questo sarebbe “Insofferenza elettorale”.
E’ palese che la popolazione si è ormai divisa in tre raggruppamenti:
I primi sono gli scettici, probabilmente la maggioranza, quelli del “sono tutti uguali” che andranno al mare e si guarderanno bene dall’andare alle urne;
Poi ci sono quelli del voto di protesta, Lega o Cinque Stelle poco importa, che, dopo aver infamato il partito al potere a livello locale per giorni e giorni andranno a sfogare la loro rabbia, secondo loro giustificata, contro degli amministratori che li hanno spremuti come un limone;
E si conclude con i “clientelari” quelli che vanno a votare per difendere posizioni o posti in ruoli di potere che probabilmente, se saltasse l’attuale situazione, domani starebbero un po’ peggio di come vivono attualmente.
Da questo elenco ho volutamente tolto i “convinti” quelli che votano il partito di maggioranza o la sua lista associata, perché credono nell’operato dei loro rappresentanti.
Per anni infatti il governo regionale ha fatto più annunci che fatti, e specie nella costa Toscana la crisi in questi ultimi cinque anni è stata così dura che le famiglie sono veramente oggi in difficoltà.
E le risposte date sono state finora fallimentari, e tutto questo ha avuto riscontro diretto nella partecipazione in piazza di questi ultimi giorni.
La “scomparsa” della 398 sostituita dal casello a Vada a 3 euro, la vicenda dei “fanghi di Bagnoli”, la Concordia ormeggiata a Genova; Khaled che ha preso in giro la città e gli operai, “Città Antica” e “Città Futura” mai partite; l’ospedale a Riotorto, l’Asiu a un passo dal fallimento, e le tasse sempre più alte, hanno scoraggiato anche i più convinti, e portato la città in una situazione nella quale il numero di fondi con il cartello Vendesi/Affittasi ha superato il numero dei negozi aperti.
Siamo ormai tra i più poveri della Toscana e la classe operaia invece che il paradiso si sta guadagnando l’inferno della cassa integrazione e della miseria; i nostri ragazzi fuggono all’estero e la delinquenza e l’immigrazione clandestina sono in perenne aumento.
Votate per chi vi pare, ma andate alle urne, e prima di fare la vostra croce chiudete gli occhi e ricordatevi la frase del piccolo principe: «Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi».
Giuseppe Trinchini
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