CONFESERCENTI: ANCHE L’HOME RESTOURANT RISPETTI LE NORME
Livorno – «Accogliamo con soddisfazione la recente risoluzione emessa dal Ministero dello Sviluppo Economico (n. 50481, del 10 aprile 2015) che, in risposta ad un quesito formulato da una Camera di Commercio, classifica gli Home Restaurant – attività che si caratterizza per la preparazione di pranzi e cene presso un domicilio privato in giorni dedicati e per poche persone, trattate come ospiti personali ma paganti – al pari di una vera e propria attività di somministrazione di alimenti e bevande». Questo è il commento di Anna Landini Presidente Provinciale Confesercenti Livorno.
«Sappiamo bene, continua la Presidente, che queste attività, da fenomeno di costume, si sono presto trasformate in un business, poiché gli incontri gastronomici non si realizzano con il semplice strumento dell’invito a cena privato e/o del passaparola, ma sono organizzati anche mediante la rete internet e l’intervento di soggetti terzi che intermediano la prestazione, su veri e propri siti dedicati.
Ad avviso del Ministero, appunto, la suddetta tipologia di attività, anche se esercitata solo in alcuni giorni dedicati e con un numero limitato di clienti, non può che essere classificata come un’attività di somministrazione di alimenti e bevande, in quanto, sebbene i locali in cui i prodotti vengono preparati e serviti siano privati, sono comunque locali attrezzati aperti alla clientela.
Ciò significa che, previo possesso dei requisiti di onorabilità nonché professionali, detti soggetti sono tenuti a presentare la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o a richiedere l’autorizzazione, ove trattasi di attività svolte in zone tutelate, con conseguenti obblighi di iscrizione nel Registro delle Imprese e di adempimenti fiscali e contributivi.
Viene quindi riconosciuta la posizione che come Confesercenti da tempo stiamo sostenendo e portando avanti per contrastare questo fenomeno di concorrenza sleale, che si sta diffondendo come una vera e propria forma di business, svolto fino ad ora al di fuori di qualsiasi regola di diritto andando a ledere gli interessi di chi lavora nel settore in modo professionale seguendo le regole e gli obblighi previsti dalla legge».