ASA: NUOVA STANGATA, E MENO CONSUMI PIU’ PAGHI
LIVORNO – Ancora debiti per l’ASA, e nell’ultima riunione di venerdì scorso della conferenza territoriale dell’Autorità Idrica Toscana Costa numero 5, nella quale erano presenti appena 5 Comuni su 33, solo il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi ha detto NO al sesto aumento consecutivo dell’acqua, dopo quello di conguaglio di nove mesi fa che ha portato ad un ulteriore aumento da 50 a 150 euro di media per le famiglie, e per le aziende tra i 300 e i 500.
Non ci è chiaro sapere quanto sarà realmente l’aumento visto che la forchetta tra quanto dice ASA e il sindaco Parodi è molto ampia dai 6 ai 60 euro a famiglia. Fatto sta che dal 2007 ad oggi l’aumento per un bene totalmente pubblico è già stato di oltre il 50% e la cosa più grave è che questo è dovuto al disavanzo tra il piano economico-finanziario ipotizzato da Asa (circa 81 milioni di euro) e l’entrata presunta dalle bollette stimata sugli introiti 2014 (circa 77 milioni di euro).
Come dire cari concittadini avete consumato troppo poco e quindi dobbiamo aumentare le tariffe per incassare quanto preventivato. Dal primo luglio quindi le bollette aumenteranno di una media del 5.1% per le utenze domestiche, assai di più per quelle industriali.
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Riportiamo integralmente il commento del Sindaco Parodi sull’accaduto.
«Come Sindaco questa mattina ho partecipato a Livorno (sala consiliare) alla Conferenza Territoriale n.5 “Toscana Costa” dell’AIT (Autorità Idrica Toscana). All’ordine del giorno “proposta di nuova struttura dei corrispettivi per il gestore ASA spa per l’anno 2015”.
Ovvero la nuova modulazione delle bollette dell’acqua.
La proposta che ci é stata sottoposta prevede un aumento medio del 5% sulle bollette (con picchi massimi fino al 10% ) Questo aumento é giustificato per sopperire il disavanzo tra il PEF (piano Economico Finanziario) ipotizzato da ASA spa (circa 81 milioni di euro) e l’entrata presunta dalle bollette stimata sugli introiti 2014 (circa 77 milioni di euro).
Era la seconda conferenza a cui partecipavo, la prima circa 2 mesi ci fu illustrata la proposta questa mattina andava votata. Io la scorsa conferenza sollevai tutta una serie di perplessità e chiesi ad AIT ed ad ASA di portare una nuova modulazione che NON PREVEDESSE AUMENTI, con un PEF calcolato partendo dalle entrate 2014 (77 milioni) e per far ciò bastava ridurre qualche investimento NON INDISPENSABILE e contrarre i costi di gestione.
Così non é stato e quindi questa mattina io ho votato NO a questa proposta di aumento, (unico Sindaco a fare cio’).
Mi ha lasciato basito la posizione dell’assessore del Comune di Livorno (Giovanni Gordiani ’ex bancario fiorentino volato in Belgio per fare il consigliere giuridico alla direzione generale ambiente della Commissione europea, tessera del Pd in tasca fino al 2011) che ha votato SI senza sollevare troppe criticità…come feci la scorsa volta gli ho ricordato che una delle 5 stelle del suo “movimento” è l’ACQUA PUBBLICA… e quindi è inaccettabile questo meccanismo perverso di calcolo che viene usato che fa investimenti prevedendo un certo introito se poi i cittadini sono virtuosi e risparmiano acqua l’anno successivo visto il “gap” che si é venuto a creare tra uscite ed entrate si aumenta la bolletta…il messaggio é più risparmi più paghi!
Io non sarò mai complice di tutto questo».
Giuliano Parodi
Sindaco
Almeno uno si ribella.gli altri tutti ad obbedire ad asa che magari..poi da anche un regalino.vai grazie Giuliani aumenta pure tanto a piombino si vive nel benessere!! Mi raccomando ri dategli il voto anche alle prossime elezioni a questi figuri.
L’ acqua dei nostri rubinetti è gestita in maniera scellerata e fallimentare come i rifiuti. Asa e Asiu si assomigliano molto, soprattutto perchè producono debiti per milioni di euro che vengono poi ripagati dagli ingenui cittadini (che ora tanto ingenui non sono più).
E questo succede nel silenzio delle Amministrazioni Comunali della Val di Cornia, quelle targate PD, che neanche si presentano alla Conferenza dell’Autorità Idrica Territoriale ed accettano passivamente quanto deciso, tanto chi paga sono sempre gli stessi :i cittadini.
Per non parlare poi del referendum sul ritorno all’acqua pubblica, quando milioni di cittadini si sono espressi in un certo modo e nessuno ha rispettato l’esito.
La rimodulazione della bolletta dell’acqua, necessaria per sopperire al poco consumo di acqua del 2014 comporterà immancabilmente un ulteriore tributo a carico delle famiglie, come se non bastasse. Purtroppo quelli fatti dall’assessore livornese Gordiani sono conti senza l’oste perchè nessuna famiglia può vantare un consumo annuo di 30 metri cubi. Statisticamente una famiglia di 4 persone consuma dai 70 ai 100 metri cubi. La rimodulazione è stata fatta ad arte per colpire nella massima platea a disposizione di Asa, quella delle famiglie.
C’è da dire che il sistema tariffario di ASA che prevede soglie minime di consumo senza considerare la composizione familiare è un sistema incredibilmente antidemocratico che premia solamente chi vive solo e per questo difficilmente supera la soglia di 30, Per evitare questo tale soglia dovrebbe essere considerata a persona del nucleo familiare e non a contatore. Dispiace constatare che solamente il Sindaco Parodi sia stato coerente alle sue funzioni e abbia cercato di non fare approvare l’aumento delle tariffe e dispiace soprattutto leggere le dichiarazioni di Fabio Del Nista, Presidente di Asa, il quale “consiglia” a Parodi di rinunciare ai canoni che Asa deve ai cittadini di Suvereto. In genere se una società produce debiti vuol dire che gli amministratori hanno svolto male le loro funzioni e quindi sarebbe opportuno, prima di rilasciare simili dichiarazioni, di farsi un esame di coscienza e poi, magari, dimettersi.
Basterebbe davvero poco.domattina un 350/500 persone sotto casa degli amministratori asa e altrettanti sotto casa dei sindaci compiacenti…poi se ne discute.
Ma tanto figurati.. Popolo di pecore ammaestrate a dovere.
Dice Lucian Presenti: ” In genere se una società produce debiti vuol dire che gli amministratori hanno svolto male le loro funzioni e quindi sarebbe opportuno, prima di rilasciare simili dichiarazioni, di farsi un esame di coscienza e poi, magari, dimettersi.” Eh si, ogni tanto un regime potrebbe anche cadere.
Ah, trovato questo interessantissimo articolo su SenzaSoste.it quotidiano online livornese, leggere e far leggere, prego:
Anticipo uno stralcio:
“Perché a noi risulta che nel caso della gestione dell’acqua, dei rifiuti, dell’energia, ovvero di tutti i beni comuni, il profitto sia concretamente ottenibile solo ed esclusivamente da cinque possibili fattori:
a) la riduzione del costo del lavoro, attraverso la diminuzione dell’occupazione e la precarizzazione dei contratti;
b) la riduzione degli investimenti, come già sperimentato nell’ultimo decennio di gestioni attraverso SpA;
c) la riduzione della qualità del servizio, con meno manutenzioni, controlli etc.;
d) l’aumento delle tariffe, che infatti salgono esponenzialmente;
e) l’aumento dei consumi della risorsa.”
Link: http://www.senzasoste.it/ambiente/la-lobby-delle-utility