PIOMBINO: APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO
Piombino (LI) – Approvato questa mattina dal consiglio comunale il nuovo regolamento urbanistico del Comune di Piombino con i voti favorevoli di PD, Sinistra per Piombino, Ascolta Piombino, astenuti Movimento 5 Stelle e Forza Italia Ferrari sindaco, contrario Rifondazione comunista.
Il Regolamento edilizio costituisce la norma più significativa per definire le modalità e le prassi con le quali realizzare costruzioni e ristrutturazioni degli edifici, determinare le caratteristiche minime e massime degli edifici, stabilire le procedure burocratiche da seguire con i tempi associati. Si tratta senza dubbio di una norma molto vicina ai cittadini.
“Nel percorso di elaborazione di questo nuovo strumento – ha detto l’assessore all’urbanistica Martina Pietrelli – ci siamo adeguati ai parametri normativi fissati dalla Regione Toscana e allo stesso tempo abbiamo seguito un metodo di lavoro diverso, che ha portato al coinvolgimento di tecnici e professionisti con la campagna #iosemplifico In questo modo abbiamo favorito un confronto proficuo tra i tecnici comunali e le del territorio, cercando di recepire i bisogni in base ai principi ispiratori del regolamento stesso. Gli obiettivi che abbiamo cercato di perseguire, infatti, sono stati quelli della semplificazione normativa con l’eliminazione di molti elementi aggiuntivi e richiami di cui non c’era bisogno, e del riuso del patrimonio esistente”.
Il nuovo egolamento presenta novità importanti sul fronte del risparmio energetico con incentivi volumetrici dal punto di vista fiscale e della semplificazione delle procedure con l’obiettivo anche di aiutare a far ripartire un settore come quello dell’edilizia, tra i più colpiti dalla crisi economica. “Misure come il recupero dei sottotetti, la possibilità di realizzare ascensori nei condomini in deroga alle misure standard ma nel rispetto comunque dei parametri di sicurezza, e in generale l’abolizione delle rigidità che nel vecchio regolamento rendevano difficile trasformare il patrimonio edilizio esistente, servono esattamente a questo – ha spiegato l’assessore.”
Di non secondaria importanza il metodo di lavoro seguito. Dopo la chiusura della campagna di ascolto a fine ottobre, gli uffici hanno avviato la schedatura e analisi di merito dei contributi pervenuti. Il lavoro è proseguito poi con l’individuazione di tre aree tematiche e dei gruppi di lavoro composti da tecnici comunali e professionisti rappresenti degli ordini di agronomi, architetti, geometri, ingegneri, periti industriali della provincia di Livorno.
Questo ha portato alla stesura della prima bozza e al parallelo confronto con l’Asl. Un ulteriore passo è stato la richiesta di osservazioni alle associazioni di categoria per arrivare alla stesura del testo definitivo.
Molte le modifiche introdotte, che vanno nella direzione della semplificazione delle procedure per molti interventi minori. Per quanto riguarda l’area tematica requisiti dei locali, si parla di liberalizzazione delle installazioni dei manufatti per il godimento degli spazi esterni, con la possibilità di introdurre ad esempio nuovi arredi (tende, strutture impacchettabili) e l’eliminazione di limiti dimensionali. Viene introdotta inoltre la diversificazione dei requisiti degli immobili ad uso residenziale da quelli ad altre destinazioni d’uso. Per i locali residenziali è eliminato il vincolo dell’altezza minima per i soffitti inclinati, e della superficie massima per ripostigli e simili.
Vengono introdotte inoltre regole per favorire il recupero e i piccoli ampliamenti del patrimonio edilizio esistente a uso residenziale con possibilità di realizzare soppalchi con altezze libere, possibilità di deroga alle dimensioni dei vani scala per riuso dei sottotetti o per installazione di ascensori ecc. Per il patrimonio non residenziale è stato eliminato invece l’obbligo del servizio igienico nelle attività di somministrazione anche nei casi diversi dal subingresso, così come tale obbligo è eliminato anche per negozi senza dipendenti.
Sul tema della bioedilizia, nel regolamento si parla di estensione degli incentivi agli interventi sul patrimonio edilizio esistente attraverso ristrutturazione edilizia e interventi manutentivi e di restauro. Per gli interventi sul patrimonio esistente si introduce un premio con riduzione della leva fiscale. Viene introdotta la Commissione per l’edilizia sostenibile e il concetto di responsabilizzazione del Direttore dei lavori e delle ditte esecutrici durante i lavori.
Con il nuovo regolamento vengono inoltre disciplinate le insegne, targhe, bacheche e tende sulla pubblica via. Eliminato inoltre l’obbligo di sostituire gli infissi incongrui presenti nel centro storico nel caso di manutenzione straordinaria o restauro dell’intera facciata.
Il nuovo testo entrerà in vigore sin da subito, dopo il voto in consiglio. Alle istanze presentate prima si applica l’attuale regolamento edilizio, con facoltà comunque da parte degli interessati di poter presentare una nuova istanza.