CARO ACQUA: CONTINUA IL BOTTA E RISPOSTA SU ASA
Val di Cornia (LI) – Dopo gli interventi delle liste civiche sulla revisione del sistema tariffario dell’acqua, il sindaco di Piombino Giuliani e quello di Campiglia Soffritti, rispondono che quella «è una strumentale semplificazione della realtà, e che quella che in realtà è stata sottoposta all’attenzione della Conferenza territoriale è la nuova articolazione tariffaria, frutto di un lungo lavoro teso a dare più equità e più sostegno alle piccole utenze. Uno sforzo che ha trovato anche il sostegno di amministrazioni di altro colore politico come quella livornese, anche in sede di votazione».
I due sindaci hanno poi ribadito come questo voto sia andato nella direzione di intervenire sulle distorsioni verificatesi con il vecchio sistema tariffario «che aveva dei meccanismi perversi medianti i quali al gestore dovevano essere riconosciuti i volumi di acqua non fatturati rispetto alle stime di consumo con il risultato paradossale che, a fronte di minori consumi, si sarebbe dovuto comunque riconoscere al gestore l’importo di quei volumi non fatturati».
«L’Autorità Idrica – hanno concluso i due sindaci – sta considerando che, a fronte di minori volumi fatturati dal gestore corrispondano, almeno in parte, anche minori costi; di conseguenza, deve essere a nostro avviso riconosciuto al gestore un importo minore perché compensato dai minori costi di produzione».
A queste affermazioni rilanciano le liste civiche della Val di Cornia spiegando che gli stessi amministratori hanno confermato che le tariffe fino ad oggi sono state inique quando affermano “al gestore dovevano essere riconosciuti i volumi di acqua non fatturati rispetto alle stime di consumo”, le stesse tariffe che i nostri primi cittadini a targa PD hanno approvato e votato dal 2003 ad oggi in sede ATO.
«Ma soprattutto i nostri Sindaci – insistono le liste civiche della Val di Cornia – ci devono spiegare in modo chiaro perché negl’ultimi dieci anni le tariffe dell’acqua sono più che raddoppiate, mentre la crisi colpiva famiglie ed imprese, e perché nonostante il consumo di acqua sia diminuito, la bolletta ASA sia continuata a salire. Invitiamo – concludono – i nostri amministratori che sono così sicuri delle loro ragioni a spiegarcele in un’assemblea pubblica».
I Meetup di San Vincenzo, Sassetta e Suvereto ricordano invece che tutto questo «è anche contrario alla volontà popolare, che si è espressa in referendum il 12 e 13 giugno 2011, quando 27 milioni di italiani bocciarono sonoramente la Legge Ronchi Fitto, che imponeva la cessione delle quote delle municipalizzate ai mercati. Non bastasse questo, la Consulta nel 2012 ha dichiarato incostituzionale detta Legge».
«La qualità dell’acqua – conclude il comunicato – sta peggiorando di momento in momento (si vedano i dati ARPAT), in modo particolare nei mesi estivi ,quando c’è poco rispristino delle falde a causa delle scarse piogge, e tutti la devono pagare di più».
La popolazione è diventata chiaramente insofferente a questa situazione, e basta andare ad una riunione condominiale per accorgersene. Speriamo che i sindaci, di fronte ai diminuiti consumi, riescano a far fare diminuire ad ASA anche le fatture.
” Speriamo che i sindaci, di fronte ai diminuiti consumi, riescano a far fare diminuire ad ASA anche le fatture.” Eh, ma rischierebbero anche di diminuire gli stipendi per l’apparato partitocratico, (giammai). E quindi….
Noi tonti si paga…e loro ingrassano con le mazzette.
Chi è che ingrassa con le mazzette?