EDITORIALE: TRA PEDAGGIO E “SFORZO” PER LA SS398
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: TRA PEDAGGIO E “SFORZO” PER LA SS398
Corriere Etrusco “numero 110” del 10 luglio 2015.
La SS398 è fuori dall’autostrada Tirrenica, ed è in cerca di finanziamenti regionali per poter far partire il Porto di Piombino, che però in questo momento non ci sono. Così si potrebbe riassumere la situazione attuale, dopo più di dieci anni di promesse non mantenute su questa sfortunata opera viaria.
E così, mentre sembra che la Tirrenica sarà “sbloccata” e inserita nella prossima Finanziaria del governo (o meglio così dice Enrico Rossi, ndr.) e che quindi, quando inizieranno i lavori, la pagheremo con le tasse, e quando finiranno con il pedaggio, il destino della SS.398, dopo più di cinque anni di annunci e “certezze” non sarà più legato a questa infrastruttura. E ora?
Per la parte da Montegemoli a Gagno c’è il progetto ma non ci sono i soldi. Lo svincolo del Gagno sarà realizzato dall’ Autorità portuale. Il commissario Guerrieri conferma che non c’è nessun progetto, indicando per il finanziamento dell’opera risorse locali garantite dalla regione Toscana attraverso la stipula di un mutuo da quest’ultima ripagato.
Ma i tempi ora che il porto è a buon punto sono davvero stretti, perché se la strada che costruirà l’autorità portuale spendendo 16 milioni permetterà di collegare provvisoriamente le aree industriali al Gagno anche senza la 398, diventerà difficile realizzare e rendere funzionali i lavori di prolungamento del molo Batteria e del terminal traghetti, che a questa strada sono legati a doppio filo.
Oltre alla domanda “Che senso ha avere un porto senza una strada che lo raggiunga?”, questa paradossale situazione pone anche altre domande di non poco conto.
Perché per anni si è dato per decise e fattibili opere ben lontane dalla copertura finanziaria? Perché non si è optato su una precisa e rigorosa scala di priorità nelle opere da finanziare?
Perché si è basata la programmazione su eventi eccezionali (Fanghi, Concordia, eccetera) anziché costruire percorsi fatti di tappe concrete e raggiungibili?
E per concludere, di chi è la responsabilità di tutto questo?
Giuseppe Trinchini
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Dei cittadini,la colpa é dei cittadini che votano sempre solo e comunque in una sola direzione.a piombino e val di Cornia voterebbero pd anche se l alternativa fosse Gesù sceso sulla terra. Questi cialtroni nulla facenti con lauree comprate non sanno gestire neppure un pollaio.ma tanto i voti alle elezioni li prendono sempre e comunque.
Solo quando gli algerini mostreranno il loro vero volto questa città capirà che è piombata in un buco nero. Nel frattempo fra una promessa di Anselmi, una della Velo, una di Rosalba, una di Manciulli, una di Fabiani e ammortizzatori sociali gettati a pioggia sulla comunità passerà ancora del tempo prima che tutti capiranno di quale fallimento politico-sociale-sindacale si tratta. Le opposizioni nel frattempo dovrebbero fare il loro mestiere sempre che ne siano capaci. Io non credo, ma ci spero sempre.