EDITORIALE: LA CROCIERA SIMBOLO DELLA (MANCATA) SVOLTA EPOCALE
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: LA CROCIERA SIMBOLO DELLA (MANCATA) SVOLTA EPOCALE
Corriere Etrusco “numero 116” del 4 settembre 2015.
Sabato 29 si teneva a Piombino presso la festa de L’Unità l’incontro con il presidente della regione Rossi e il consigliere Anselmi sul futuro infrastrutturale del territorio. Come buona parte dei piombinesi ho ringraziato per l’invito, ma poi mi sono indirizzato verso Venturina per la serata “HotTanta” con gli storici DJ amici di Gianni. Non ho potuto fare a meno però di leggere lunedì su una testata giornalistica le promesse “balneari” del nostro Presidente regionale, che prometteva per ottobre lo sbloccamento dei lavori della SS398, dando al territorio delle aspettative che sa perfettamente irrealizzabili. Dopo tutto sulle promesse ha basato più campagne elettorali, e farne una in più, o in meno, probabilmente non lo disturba.
Rossi però (forse) non sa che la SS398 non è una priorità per la Val di Cornia, ma ormai è una vera e propria EMERGENZA. Piombino nei fine settimana è perennemente isolata dal resto della regione per le file interminabili di vacanzieri che passano sull’unica strada di accesso.
Ma le infrastrutture non si fanno, purtroppo, “con la lingua”. E per realizzare una strada che arrivi fino al porto c’è prima da fare bonifiche e realizzare ponti. Ci vogliono anni, non mesi. Tra scartoffie burocratiche e lavori l’inaugurazione del primo lotto della strada, quello fino al Gagno, non avverrà prima dell’estate del 2018. Altri tre anni in cui l’emergenza, tra i lavori promessi da Cevital e l’aumento del traffico portuale, non potrà che raggiungere livelli stellari.
Ma forse questo popolo “in sonno” si merita questo ed altro… perché sembra che l’«orgoglio piombinese» renda ciechi, al punto da non vedere la realtà delle cose.
Perché così come la SS 398 poteva essere pronta già nel 2010, anche una nave delle dimensioni della “Saga Pearl II”, molto più piccola delle nostre navi per la Sardegna che tutte le estati partono da Piombino, poteva attraccare nel nostro porto già a partire dal 2003, quando si è costituita l’associazione “Crociere… ma non solo”. La banchina e la strada di accesso sono sempre le stesse di allora.
E allora, giunti ormai alla fine del 2015, chiedo alla politica un piccolo favore: smettete di annunciare le solite “svolte epocali” e dite la verità a questa città. E cioè che i prossimi tre anni saranno molto duri e che il tempo dei sogni è finito.
Giuseppe Trinchini
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Dizionario Etrusco:
LVMH: LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton S.A. abitualmente accorciata in LVMH, è una holding multinazionale specializzata in beni di lusso che ha sede a Parigi con circa 70.000 dipendenti (il 40% di questi lavora in Francia).
la LVMH si è sempre caratterizzata per la caratteristica di vendere i propri prodotti solo nei propri negozi (circa 2.400 in giro per il mondo) o in alcuni negozi ben determinati (per esempio i magazzini Harrods) mantenendo così il carattere elitario del marchio e il conseguente prezzo elevato. Dalla holding dipendono una sessantina di società ognuna delle quali gestisce alcuni marchi. Il gruppo LVMH è stato creato nel 1987 con la fusione di due società: Louis Vuitton, un’impresa specializzata negli accessori di moda, fondata nel 1854; e Moët Hennessy, un’impresa specializzata nei vini e alcolici creata nel 1971.
LVMH cerca oggi di ampliare la propria internazionalizzazione prendendo il controllo di grandi marchi italiani ed americani della moda. Questa strategia di internazionalizzazione accelerata si è tradotta nell’acquisizione recente di firme, principalmente straniere: nel corso degli anni 1999 e 2000 più di 25 marche sono passate sotto il controllo di LVMH.
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