SOLIDARIETA’: LA REGIONE TAGLIA I CONTRIBUTI
Firenze – Lo avevamo già anticipato, ma adesso è ufficiale: la Regione Toscana, con Delibera pubblicata sul Bollettino regionale il 5 agosto, ha abrogato il contributo di integrazione al reddito per i lavoratori che aderiscono ai Contratti di Solidarietà.
Tale intervento garantiva ai lavoratori sospesi in Contratto di Solidarietà una integrazione pari a circa il 10% in aggiunta a quanto previsto dall’Inps con lo spirito di ridurre l’impatto economico a tutti coloro che si trovano in aziende in crisi, senza disperderne le professionalità.
Questo contributo vale mediamente una spesa settimanale per cinque persone, è piu alto degli 80 euro del bonus Renzi e per tutti i lavoratori coinvolti rappresenta un valido aiuto a contrastare la crisi.
“Nelle aziende metalmeccaniche della provincia Fiorentina – commenta la CGIL Toscana – lo strumento del Contratto di Solidarietà è stato ampiamente utilizzato spesso su richiesta della Fiom al fine di evitare i licenziamenti.
Durante la crisi che dal 2009 sta attraversando il settore, abbiamo sottoscritto un numero di accordi che, nel rapporto con il numero totale di cassa integrazione straordinaria, vede la provincia di Firenze avere il primato nazionale nell’utilizzo di tale strumento.
Senza i Contratti di Solidarietà oggi avremmo oltre mille disoccupati in più nel settore metalmeccanico fiorentino!
La Regione Toscana nel togliere questo prezioso strumento non si accorge (o fa finta di non accorgersi) che avrà valenza retroattiva visto che saranno bloccate le domande presentate dopo il 5 agosto ma dimentica che tali domande devono essere sottoscritte a seguito dell’autorizzazione da parte del Ministero del Lavoro del Contratto di Solidarietà che di norma avviene dopo 8-9 mesi; ciò vuol dire che saranno bloccati nei fatti gli accordi sottoscritti a partire dalla fine del 2014 e non da agosto 2015. Oltre al danno la beffa!
Chiediamo pertanto, alle aziende che hanno anticipato il contributo regionale, di non recuperare le somme anticipate e di avviare un confronto sindacale per risolvere il problema.
Nel giorno in cui il consiglio dei Ministri approva in via definitiva gli ultimi quattro decreti legislativi attuativi del Jobs Act, che oltre a consentire il controllo a distanza dei lavoratori, ridimensiona l’utilizzo della cassa integrazione, la Regione Toscana comunica l’abrogazione di un importante elelmento di sostegno. Ciò comporterà un ulteriore danno a chi già vive la crisi.
Se questo è il primo effetto che si ha nella “Toscana laboratorio del Jobs Act”, annunciata Presidente Rossi nel febbraio scorso – conclude la CGIL – allora partiamo con il piede sbagliato”.
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MISURE ANTICRISI: NUOVO INCONTRO IN COMUNE TRA SINDACO E SINDACATI
Piombino (LI) – Si è svolto in sala consiliare venerdì 4 settembre un nuovo incontro in Comune tra le organizzazioni sindacali, CGIL, CISL, UIL e UGL e l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Massimo Giuliani e dell’ass.re alle Politiche Sociali e all’Istruzione Margherita Di Giorgi. per affrontare il tema del contrasto alla crisi economica e sociale derivata dalla persistente crisi del lavoro.
Il sindaco, supportato dalla presenza del dirigente del settore Servizi alla Persona e del dirigente del settore finanziario, ha introdotto l’incontro rappresentando dettagliatamente due campi d’intervento su cui il Comune concentra la propria attenzione in tema di welfare e finanza locale :
- prestazioni sociali programmate ed erogate (abitare, famiglia, istruzione, assistenza sociale)
- tariffe e tributi comunali (TARI, TASI e addizionale IRPEF)
illustrate in stretta connessione con la vigente norma in tema di partecipazione e trasferimento dei finanziamenti dello Stato ai comuni.
Dal confronto dei dati in possesso dell’amministrazione comunale emerge la crescente difficoltà da parte dell’ente locale a sostenere un welfare territoriale a causa delle minori capacità di entrata degli ultimi anni. Prendendo come riferimento il 2010, ad esempio, i dati mostrano un azzeramento del trasferimento statale (nel 2010 questo ammontava invece a 7.8 milioni di euro), un trasferimento di risorse da parte del Comune verso lo Stato di 500mila euro e l’appropriazione da parte dello Stato del gettito dell’IMU dei capannoni produttivi che ha portato a una minore entrata per le casse comunali di 4.1 mil €.
In questo quadro, l’amministrazione comunale e i sindacati si sono accordati per trovare, con prossimi e programmati incontri, strategie condivise per :
- analizzare lo stato attuale del territorio
- definire i problemi aperti in funzione della conoscenza dei dati economici
- intervenire per prendere provvedimenti efficaci a sollevare le famiglie e i cittadini che in questo momento versano in gravi situazioni economiche.