NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 21 SETTEMBRE 2015

SAN VINCENZO: PARTE “UNA BASE SICURA”, PER CURARE LE PAURE DEL MONDO D’OGGI

Mercoledì 23 Settembre alle ore 17.30 l’Associazione “Noi Domani” presenterà il progetto cofinanziato dalla Regione Toscana “Una base sicura” presso la sala multimediale del Palazzo della cultura di San Vincenzo, Livorno.

“Una base sicura” è rivolto a coloro che avvertono la necessità di un confronto per contenere le ansie, le paure e sviluppare risorse rispetto all’essere genitori, coppia …
Sono previsti i seguenti percorsi gratuiti per la durata semestrale del progetto: gruppi di sostegno alla genitorialità, gruppi per genitori separati o in fase di separazione, counselling, sostegno psicologico/psicoterapia all’individuo, alla coppia o alla famiglia e mediazione familiare.

I percorsi saranno presentati e realizzati dalle professioniste dell’Associazione “Noi
Domani”: Dott.ssa Benedetta Bernardini, sociologa, mediatrice familiare, counsellor – Dott.ssa Cinzia Dominici, sociologa, mediatrice familiare, counsellor – Dott.ssa Paola Daddi, psicologa, psicoterapeuta, pedagogista, mediatrice familiare.

Per informazioni:
inviare una e-mail all’indirizzo: mediazionenoidomani@libero.it – referente del progetto Dott.ssa Cinzia Dominici 3286965322.

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ELBA: ANSELMI INCONTRA LE AMMINISTRAZIONI ELBANE

Elba (LI) – Tra i temi affrontati: trasporti e collegamenti, scuola, rischio idrogeologico, gestione dei rifiuti, erosione costiera, difesa della costa dai fenomeni erosivi e naturali.

“L’idea è quella di provare a costruire un patto condiviso sulle priorità per l’isola d’Elba sul quale convogliare i finanziamenti comunitari attivabili secondo una logica di territorio omogeneo e selezionando i progetti di maggiore rilevanza strategica. Ringrazio le amministrazioni per la larga e rappresentativa presenza

a una riunione che ho ritenuto utile per avviare un percorso. Mi auguro che in tempi brevi si focalizzino insieme obiettivi e strumenti che consentano all’Isola d’Elba nel suo complesso di difendere e di innalzare la qualità dei propri servizi, quella ambientale e le proprie dotazioni competitive per affrontare le sfide che l’attendono non solo nel settore turistico”.

Così Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd e presidente della commissione Sviluppo economico della Regione, al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina (lunedì 21 settembre) a Portoferraio con le amministrazioni elbane. Al confronto erano presenti Mario Ferrari (sindaco Portoferraio), Ruggero Barbetti (sindaco Capoliveri), Andrea Ciumei (sindaco Marciana Marina), Claudio De Santi (sindaco Rio nell’Elba), Luca Simoni (sindaco Porto Azzurro), Simone De Rosas (assessore Campo nell’Elba) e Sara Caracci (presidente consiglio comunale di Rio Marina). Assente il sindaco di Marciana Anna Bulgaresi, impegnata a Livorno nella giunta esecutiva provinciale dei sindaci sulla sanità .

“Si è trattato di un incontro preliminare di tipo istituzionale – ha spiegato Anselmi – che ho proposto ai sindaci come consigliere espressione del territorio con la volontà di avviare una relazione con le amministrazioni comunali dell’Elba per svolgere un servizio di collegamento con la Regione per tutto ciò per cui mi si potrà ritenere utile”.

Molte le questioni di merito e di metodo discusse: i temi relativi ai trasporti e ai collegamenti, rischio idrogeologico, gestione dei rifiuti e del loro trattamento, erosione costiera e quindi difesa della costa dai fenomeni erosivi e naturali. Affrontati inoltre le problematiche della scuola, dell’adeguamento dell’aeroporto di Campo come infrastruttura strategica dell’Elba, il canile comprensoriale, dei Sinkholes nella costa orientale, prospettive e futuro dell’isola di Pianosa, il PIT e il PAES, la strada 398 di accesso al porto di Piombino ritenuta fondamentale anche per l’accessibilità turistica e non all’Elba. Su tutti gli argomenti la discussione è stata ampia (sulla sanità ci si è limitati ad un quadro generale, in previsione di un ulteriore incontro espressamente dedicato e già fissato per il 2 ottobre quando Anselmi accompagnerà all’Elba l’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi).

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SCADE IL 24 SETTEMBRE IL BANDO PER IL SERVIZIO CIVILE

Il 24 settembre alle 14 scade il termine di presentazione per le domande alla selezione per lo svolgimento del Servizio civile regionale. Il comune di Piombino fa un promemoria sui suoi bandi.

Due sono i progetti collegati al bando per i quali il Comune di Piombino ha ottenuto i finanziamenti dalla Regione: il primo“Piazza pulita”, per recuperare aree pubbliche abbandonate e maltrattate da frequentazioni non rispettose dell’ambiente e del bene pubblico. Per questo progetto verranno scelti quattro volontari di cui uno svolgerà il servizio presso l’ufficio Relazioni con il Pubblico e tre presso il Centro Giovani F. De André. Il secondo progetto, “Ecco fatto. Botteghe della salute, progetto Uncem Toscana,” consiste nell’apertura di un servizio di pubblica utilità in una zona decentrata della città, in questo caso presso il Centro civico del quartiere di Riotorto. L’obiettivo è quello di fornire un servizio ai cittadini che vivono in zone decentrate facilitando l’accesso ai servizi per la salute, per l’integrazione socialie, al disabilità, il tempo libero, la cultura e altro.

Può essere presentata una sola domanda di partecipazione per un solo progetto di servizio Civile a scelta. In caso di presentazione di due o più domande, il giovane viene escluso dalla partecipazione a tutti i progetti previsti dal bando.

Le domande devono essere indirizzate, per il progetto Piazza pulita, al Comune di Piombino Ufficio Protocollo, mentre per il progetto Botteghe della salute a Uncem Toscana via Cavour n.15 Firenze 50129.

I volontari rimarranno in servizio per 12 mesi e percepiranno un assegno mensile di 433,80 euro. La selezione dei candidati verrà effettuata dal Comune che al termine compilerà le graduatorie relative ai progetti.

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LA FNS -CISL CONTRO I TAGLI DEL MISISTERO SUI POMPIERI

Riportiamo integralmente dalla FNS-CISL.

«Al peggio pare non esserci mai fine e così il Governo dopo la scellerata decisione di voler sopprimere il Corpo Forestale dello Stato, trasferendo competenze, mezzi e Personale in ambito militare (la scelta sulla quale pare non vogliono recedere è di portare tutto nell’Arma Carabinieri, in contro tendenza alla scelta di oltre 80 anni prima quando il dittatore Mussolini aveva “smilitarizzato” il CFS) ora lavora alla predisposizione del Decreto che riorganizza il Ministero dell’Interno e pone le basi per indebolire pesantemente il “sistema di Soccorso tecnico Urgente” che lo Stato assicura ai Cittadini tramite i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco.

Dentro il Decreto che è stato predisposto non solo si vogliono tagliare circa 23 Prefetture, ma agganciandosi a questa scelta verrebbe meno anche la presenza dei Comandi coincidenti con quegli stessi Uffici. Ne consegue che a Prato e Massa Carrara in Toscana – le due prefetture che il Governo intende sopprimere- anche gli attuali Comandi Vigili del Fuoco dovrebbero cessare la loro presenza così come oggi prevista e trasformarsi in Sedi collegate ad altre dove la cabina di comando (che nel caso di Strutture nelle quali il diretto coordinamento e operatività è essenziale per assicurare la massima efficacia ed efficienza) si sposterebbe in Comandi di altra provincia.

Non si comprende la scelta in Toscana su queste due realtà che basta poco per capire che hanno precisi parametri sul territorio da giustificare invece lo sviluppo in progress delle attuali Strutture e non la compressione e l’accorpamento ad altre più distanti.

Prato ad esempio è un’area assolutamente popolosa e con uno dei maggiori distretti di attività produttive della regione (basti pensare al recente piano “Prato Sicura” sul quale Stato e Regione Toscana avevano programmato ed investito molto).

Massa Carrara invece è la realtà che negli ultimi, forse più di tutti in Toscana, è stata colpita da eventi critici pesanti (dal terremoto in Lunigiana alle alluvioni) con un Territorio che richiede la presenza di Strutture di Soccorso complesse vista – per esempio – la prioritaria attività estrattiva del marmo.

La nostra Federazione, tramite la Segreteria Nazionale, ha ufficialmente comunicato ai vertici del Ministero dell’Interno e del Dipartimento Vigili del Fuoco che il Decreto di Riorganizzazione, così come prospettato, non si può accogliere e che su questo la FNS CISL è pronta a mobilitarsi con tutte le proprie forze per difendere un sistema di Soccorso Pubblico che attendeva investimenti e non riduzioni.

Altro che “l’Italia riparte”…. Se il Decreto resterà come nelle intenzioni del Governo a rimetterci, soprattutto, saranno i Cittadini».

Fonte: FNS-CISL

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CAVE: IL SINDACO DI CAMPIGLIA COMMENTA LE PAROLE DI FABIANI

Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal sindaco di Campiglia Rossana Soffritti.

«Valerio Fabiani come segretario del partito democratico, descrivendo l’idea del nostro modello di sviluppo ha ribadito un concetto che il Comune di Campiglia ha espresso negli strumenti urbanistici approvati dalla mia amministrazione e da quella precedente guidata da Silvia Velo proseguendo in un indirizzo che proviene dalle amministrazioni locali già a partire dall’inizio degli anni ’90.

Le attività estrattive devono avere un termine e diventare una presenza residuale e i piani di coltivazione approvati devono segnare uno spartiacque tra un passato in cui le attività estrattive rappresentavano un modello di sviluppo più novecentesco e un futuro in cui la difesa dell’ambiente sia un punto fermo e l’imprenditoria moderna sia basata sul riuso e riciclo dei materiali.

Non per altro i Sindaci hanno dato la loro linea al consiglio di amministrazione di Asiu, per andare verso una direzione che assicuri la guida pubblica alle politiche che riguarderanno il trattamento dei rifiuti anche speciali che esistono già sul nostro territorio e che saranno prodotti in futuro.

La scelta di Caramassi come presidente di ASIU non è certo stata un caso, perché oltre ad essere un grande esperto di rifiuti, condivide con noi la convinzione di dover andare con forza in questa direzione.

Questo potrà rappresentare anche una vera e innovativa opportunità di sviluppo in chiave sostenibile.

La scelta di come l’azienda pubblica aprirà alla partecipazione di soci privati, andrà fatta ovviamente secondo procedure previste dalla legge per individuare uno o più partner capaci di investire in termini economici e di capacità di apportare know how, che possano farci diventare un luogo in cui si applicano concretamente quei principi di riuso, che si trovano in tutti i piani pubblici e nelle leggi generali, ma che spesso fanno fatica ad essere messi in pratica.

Il futuro non è quello di continuare a consumare bensì, ogni volta che è possibile, sviluppare le tecnologie per il reimpiego dei materiali. La voce forte della politica di un territorio come il nostro, dice di non lasciare al libero mercato la scelta dell’utilizzo dei materiali da usare per determinati interventi, ma di imporre negli accordi, nelle autorizzazioni, nelle pianificazioni, l’obbligo dell’utilizzo laddove possibile di materiali riutilizzabili.

La ricerca e l’innovazione potranno attrarre risorse pubbliche che servano da catalizzatore di realtà imprenditoriali capaci di creare nuovi posti di lavoro, anche specializzati di cui questa parte di Toscana ha molto bisogno».

Rossana Soffritti

Scritto da il 21.9.2015. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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