EDITORIALE: TRA SBIGOTTITA TENEREZZA E LA FINE DEI «MERCI’»
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: TRA SBIGOTTITA TENEREZZA E LA FINE DEI «MERCI’»
Corriere Etrusco “numero 119” del 25 settembre 2015.
Come in tutti i fidanzamenti quello tra Piombino e la Cevital sta passando un momento di crisi. Questo a causa dei crono programmi saltati, e della mancanza di certezze che si spera siano almeno in parte sanate l’otto ottobre, data dell’incontro tra Cevital e Governo, per fare ordine sui progetti e gli investimenti a Piombino.
Vista la difficoltà nella scelta del tipo di acciaio che dovrà produrre il nuovo forno elettrico (e delle ulteriori difficoltà a farlo in padule, ndr.), specie in un mercato dell’acciaio così volatile, il sindacato al ministero premerà sullo smantellamento delle aree oramai in disuso (altoforno, acciaieria e cokeria) che potrebbero (ma anche qui il condizionale è d’obbligo, ndr.) dare un po’ di lavoro alle ditte locali dell’indotto, e far partire almeno il progetto degli impianti per l’agroalimentare promessi da Cevital.
Un gioco al ribasso sull’occupazione quindi, che si somma a quello, anch’esso al ribasso, della vicenda “cave”. Li ci lavorano circa 350 operai, che difficilmente potranno essere ricollocati in altre aziende, e che si sommano ai 1080 “ex Lucchini” e ad un numero imprecisato di posti persi nell’indotto e nel commercio.
Conti che di sicuro disturbano il manovratore, palesemente impegnato a combattere una guerra interna al PD al punto di scrivere sulla solita testata giornalistica che «Non serve una pacificazione, abbiamo già stravinto» riferita alla nuova corrente renziana “#Cambiaverso”, che potrebbe essere un pericolo per l’attuale gruppo dirigente, e per questo viene “bastonata” sin da subito. Perché solo un anno fa era esclusivamente il PD che voleva ancora tenere aperte le cave, contro tutto e tutti.
Questa improvvisa “svolta verde” è stata talmente ponderata dal partito al punto che la dirigenza non sapeva neanche cosa le varie cave del territorio attualmente producono, se perfino la Cna provinciale (rappresentata dalla mamma del segretario PD, ndr.) ha osservato che alcuni materiali scavati, come il microcristallino della cava di Monte Calvi, sono insostituibili per alcune industrie.
Cosa succederà ancora in Val di Cornia è di difficile valutazione. L’unica certezza si avrà avvicinandoci al Natale, quando in molti si accorgeranno che dovranno scegliere tra pagare le bollette o fare i regali.
Giuseppe Trinchini
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DIZIONARIO ETRUSCO:
ONU: L’Organizzazione delle Nazioni Unite in sigla ONU, spesso abbreviata in Nazioni Unite è una organizzazione intergovernativa a carattere internazionale.
Nata il 24 ottobre 1945 con l’entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite, vi aderiscono 193 stati del mondo su un totale di 205.
Dispone anche dell’intervento di contingenti militari, identificati con la locuzione caschi blu dal colore dell’elmetto indossato da tali truppe.
Gli scopi e i principi che l’organizzazione internazionale si è prefissata sono quelli di mantenere la pace e la sicurezza internazionale; promuovere la soluzione delle controversie e promuovere la cooperazione economica, sociale e il rispetto dei diritti umani e il disarmo.
L’articolo 7 istituisce sei organi principali indispensabili per il funzionamento e il governo dell’organizzazione.
Assemblea Generale formata dai rappresentanti di tutti gli Stati aderenti;
Il Consiglio di Sicurezza composto da 15 stati, di cui 5 sono i membri permanenti (Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina) e i 10 vengono eletti a rotazione.
Poi il Segretariato, il Consiglio Economico e Sociale, il Consiglio per i diritti umani e per concludere la Corte Internazionale di Giustizia, che è il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite.