ATM: DIMISSIONI TORLAI, PARODI NON CI STA, GIULIANI REPLICA
Val di Cornia (LI) – Chiaramente il clima si sta surriscaldando, sia dentro le istituzioni, per il confronto tra i sindaci Giuliano Parodi e Massimo Giuliani, sia dentro il Partito Democratico come si può vedere dall’articolo sulla Parchi che segue questo. Come evolverà la situazione solo il tempo potrà dircelo.
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PARODI: DIMISSIONI DI TORLAI, IO NON CI STO
«Oggi si e’ compiuto un altro gesto oltraggioso nei confronti dei sindaci soci di una societa’ partecipata: ovvero l’imposizione, con decisione unilaterale da parte del sindaco di Piombino, a Carlo Torlai ex presidente ATM , attuale vice-presidente di Tiemme, di dare le dimissioni, per ragioni che a noi soci sfuggono, perche’ il sindaco Giuliani non ne ha mai dato comunicazione alcuna.
Poco piu’ di 2 mesi fa il sindaco di Piombino riuni’ i sindaci della Val di Cornia per comunicare la sua intenzione di rinnovare il cda di ATM, decisione che contestai perche’ non ne vedevo la necessita’ prima della sua naturale scadenza, nutrendo personalmente stima per la persona ed il lavoro svolto dal Dott. Carlo Torlai alla guida della societa’.
In quell’occasione, e poi successivamente nell’assemblea dei soci del 29 luglio 2015, Massimo Giuliani ribadi’ che avremmo rinnovato solamente il cda di ATM , ma che Torlai sarebbe rimasto nel cda di TIEMME sino all’aggiudicazione definitiva della procedura di gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale nell’Ambito Territoriale ottimale della Regione Toscana, avendo egli stesso seguito da vicino, ed in prima persona, tutto il complesso iter burocratico.
Nell’assemblea del 29 luglio fu nominato ed eletto, con l’astensione di Suvereto, il nuovo presidente di ATM, Marco Macchioni, che senza nessuna competenza specifica veniva messo a guidare l’azienda di trasporti locale, e Valerio Rossi consigliere, in palese violazione della Legge Madia.
“Resto basito” conclude il sindaco Giuliano Parodi “dalla leggerezza con cui il sindaco di Piombino e il suo partito stiano gestendo in maniera autonoma e autoreferenziale le decisioni sulle aziende partecipate che offrono servizi ai cittadini: violando leggi nazionali istituite dal loro Governo, e sostituendo a piacere senza un fondato motivo e dopo aver speso parole di apprezzamento e fiducia, presidenti e componenti dei cda. Un sistema di potere che deve essere palesato ed interrotto per il bene comune. Se per far posto a qualche amico dell’amico e garantire uno stipendio o un posto di lavoro a qualche fedelissimo si devono togliere persone competenti e sostituirle con altri, a discapito della qualita’ del servizio, credo sia un gesto di estrema gravita’.
Se negli anni passati questo sistema clientelare andava bene a tutti e si auto-riproduceva nel silenzio complice di istituzioni e cittadini, adesso io non ci sto, e come amministratore lo denuncio pubblicamente, aspettando risposte concrete e motivate dai diretti interessati”».
Giuliano Parodi
Sindaco
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GIULIANI: CON PARODI CI VUOLE PAZIENZA
Con Parodi ci vuole pazienza, la pazienza di adempiere anche ad una finzione pedagogica spiegandogli con calma quali sono le sue prerogative e la funzione dei partiti. Sulla funzione dei partiti basta leggere la Costituzione su cui noi sindaci abbiamo giurato, quindi intendo parlare solo delle sue prerogative. Il mestiere per cui i cittadini lo hanno votato e gli pagano l’indennità non è quello dello spettatore che ratifica o non ratifica. Parodi è il sindaco di un comune socio delle aziende di cui parla e ha il compito di rappresentare e tutelare gli interessi della sua comunità nelle aziende di cui i soci veri sono i cittadini residenti nei nostri comuni.
Per ora, a parte le continue lamentele quasi sempre sui giornali e quasi mai nelle riunioni istituzionali, da parte del sindaco di Suvereto non è pervenuto nessun contributo al lavoro che stiamo facendo come sindaci del territorio, volto sia al rinnovo dei consigli d’amministrazione sia (e questo credo sia la parte più importante del nostro lavoro di sindaci) nella definizione delle nuove linee strategiche attorno alle quali quelle aziende pubbliche si dovranno muovere. Nessun contributo e solo chiacchiere e strumentalizzazioni, che se sono comprensibili quando si fa opposizione sono del tutto inaccettabili quando si svolge una funzione di governo. Se Parodi non condivide le scelte che collegialmente tutti gli altri Sindaci prendono e non intende giocare un ruolo da spettatore perché non propone nomi alternativi?
Nel merito delle obiezioni ci tengo a precisare due aspetti. Tutti i consigli d’amministrazione delle nostre aziende erano scaduti sul finire delle precedenti legislature ma le passate amministrazioni a poco tempo dalla scadenza elettorale scelsero di non procedere ai rinnovi ma di prorogare i cda uscenti proprio per consentire alle nuove amministrazioni che sarebbero scaturita dal vagli elettorale di fare liberamente e autonomamente le scelte avrebbero ritenuto più giuste. Abbiamo passato qualche mese a studiare e a capire quale fosse lo stato di queste aziende e soprattutto quale ruolo avrebbero potuto giocare all’interno di uno scenario che la crisi e le novità degli ultimi mesi, come per esempio il piano industriale di Aferpi, avevano delineato. Tanto che semmai qualcuno potrebbe lamentarsi per il tempo che ci abbiamo impiegato, giustificato però dalla necessità di fare scelte precise, ponderate ed efficaci, altro che leggerezza. Non appena abbiamo creduto che vi fossero le condizioni abbiamo proceduto al rinnovo dei cda sempre coinvolgendo tutti i comuni soci.
Il profilo, il curriculum e lo spessore delle persone che abbiamo individuato sono sotto gli occhi di tutti. Sfido il collega Parodi a emularci, e a fare proposte di altrettanto valore e che riscuotano la condivisione di tutti i comuni. Parodi va esattamente nella direzione opposta, non fa proposte, offende o suoi colleghi e caccia la sua comunità in un inedito, per la storia di quel comune, e, mi permetto sommessamente di osservare, pericoloso isolamento. Parlando di Atm-Tiemme almeno che non si teorizzi la necessità di avere due amministratori distinti e pagati con i soldi dei cittadini per fare lo stesso mestiere era evidente che cambiato il presidente di ATM di li a poco avremmo cambiato anche il nostro rappresentane in Tiemme che ovviamente hanno sempre coinciso nella stessa persona, e l’unico termine che dovevamo rispettare era la scadenza per la presentazione delle offerte nella gara per l’affidamento del servizio nell’ambito ottimale regionale.
Insomma Parodi abbandoni i panni del capo dell’opposizioni e onori la fascia tricolore che indossa. Faccia nomi del calibro di Caramassi, uno dei più importanti manager del settore in Toscana. Dialoghi con gli altri comuni dei quali Suvereto, com’è noto, ha e avrà bisogno, essendo oltretutto un comune obbligato ad associare le funzioni con altri comuni pena il commissariamento. Faccia il Sindaco e si assuma le sue responsabilità. Ne trarrà giovamento la Val di Cornia e la stessa Suvereto.
Il Sindaco di Piombino
Massimo Giuliani
la differenza tra Parodi e gli altri sindaci? lui è libero e rappresenta i cittadini. Gli altri devono fare gli interessi del partito
Brava !! Una che l ha capito!!!!!
“la differenza tra Parodi e gli altri sindaci? lui è libero e rappresenta i cittadini. Gli altri devono fare gli interessi del partito”
Invece il Giuliani: “Dialoghi con gli altri comuni dei quali Suvereto, com’è noto, ha e avrà bisogno, essendo oltretutto un comune obbligato ad associare le funzioni con altri comuni pena il commissariamento.” Questo “pena il commissariamento” sa un tantino di minaccia e\o ricatto, o forse no ?
Ee ma sai…loro sono..”democratici’….a me fanno rivoltare…