PIOMBINO: ANCHE IL COMUNE DICE NO ALLA CHIUSURA DELLA MATERNITA’
Piombino (LI) – Punto nascita: in una dichiarazione congiunta del sindaco Giuliani e dell’assessore Di Giorgianche il Comune dichiara la sua contrarietà alla chiusura della maternità per le stesse motivazioni espresse dalle opposizioni nei giorni scorsi. Leggiamo integralmente il comunicato.
“In questo momento nulla è già deciso. Perciò non diamo niente per scontato. Tuttavia riteniamo che il punto nascita a Piombino c’è e debba rimanervi”. Nelle parole di sindaco e assessore si sottolinea che non si può ridurre tutta la questione ad una mera logica dei numeri.
“A nostro avviso il punto nascita deve restare a Piombino nonostante il numero di nascite previsto dal decreto Balduzzi non sia stato raggiunto, vista la particolare collocazione del nostro territorio che ha un potenziale bacino di utenza di 80mila persone”.
Così intervengono con una nota congiunta il sindaco Giuliani e l’assessore alle politiche sociali Di Giorgi circa l’ipotesi di spostamento del punto nascite di Piombino al presidio ospedaliero di Cecina visto il mancato raggiungimento delle 500 nascite annue previste dal decreto Balduzzi, che è stata oggetto di riflessione dell’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi.
“Ci sono vari elementi da tenere in considerazione nella riflessione che sicuramente farà il neoassessore Saccardi. Prima di tutto- proseguono – le distanze e i problemi logistici. Piombino dista 50 chilometri da Cecina e 70 da Grosseto; auspichiamo che la Regione tenga conto dell’unica strada di accesso a Piombino, un problema serio alla sicurezza delle donne in gravidanza. Non vogliamo – sottolineano Giuliani e Di Giorgi – che le partorienti piombinesi possano correre rischi di alcun genere per raggiungere punti nascite lontani dalla nostra città”.
“A Piombino si nasce in sicurezza, come evidenziano gli indicatori dei parti con cesareo e la mortalità, realizzando risultati equivalenti a quelli registrati nell’Area Vasta nord-Ovest”.
“Tra l’altro la riflessione non può prescindere nemmeno dalla recente apertura del servizio di parto indolore, avvenuta lo scorso aprile. Un servizio che, nelle parole degli stessi addetti ai lavori, qualifica lo stesso punto nascita rendendolo più funzionale alle esigenze delle donne e che è uno dei servizi tra i più avanzati nella Toscana”.
Quindi prima di prendere decisioni in merito alla riorganizzazione dei servizi si ribadisce la richiesta di una profonda riflessione a livello regionale e di un confronto con i territori che daranno vita al quadro di sinergie tra i presidi ospedalieri di Piombino e Cecina nel nuovo distretto socio sanitario :
“É necessario – proseguono – valutare bene quello che si deve fare nell’ottica di un’ottimale collocazione dei servizi. Non vogliamo che nessuna ipotesi di spostamento degli stessi sia quindi valutata finché non sarà chiaro il quadro di sinergie tra Piombino e Cecina. In tale cornice c’è infatti una rete ancora tutta da costruire e che si basa sulle enormi potenzialità di entrambi i presidi ospedalieri che da una loro collaborazione potrebbero assurgere a standard di efficienza migliori degli attuali”.
“Siamo tra le prime zone in Toscana – concludono Giuliani e Di Giorgi- ad aver scelto di rendere più efficiente il servizio socio-sanitario proprio in accordo con la filosofia della normativa regionale che chiede di potenziare i servizi dei presidi ospedalieri periferici”.